Sono appena terminati i due giorni che, con nostro immenso piacere, ci hanno coinvolti nel primo SnowFatBike Festival organizzato a Merano da Maurizio Deflorian, in arte “Nonnocarb”.
Sono stati due giorni all’insegna del divertimento in FAT bike, sugli splendidi percorsi innevati a puntino di Merano 2000, come ci aveva promesso Maurizio, mettendo anche a disposizione la possibilità di noleggiare le fat bike, servizio che è stato garantito da Mad Fat http://www.madfat.it/ e Venice Bike Tour http://www.venicebiketour.com/.
Escursione in notturna: Sabato 24 Gennaio 2015
La notturna di sabato ha visto la partecipazione di 21 ‘fat-bikers’, veri temerari che non hanno avuto paura di sfidare le rigide temperature che abbiamo poi trovato in quota. Partiti alle 16:30 dal piazzale della funivia di Merano 2000, ci siamo arrampicati subito su un tratto di salita che costeggiava la pista di discesa, il che ha anche contribuito a far diventare il freddo un lontano ricordo.
Siamo usciti dal tratto che attraversa il bosco giusto in tempo per goderci un meraviglioso tramonto, e tutto questo ci ha fatto apprezzare quanto sia bello pedalare su queste bici che, con un po’ di preparazione fisica, ti portano ovunque.
Ci siamo addentrati poi in un single track in mezzo al bosco, battuto da sci alpinisti e ciaspolatori, proprio al sopraggiungere del buio e qui sono entrati in gioco i faretti, che l’hanno illuminato a giorno. Il sentiero, non molto difficile per la parte tecnica, ha messo a dura prova le doti di equilibrio di ciascuno di noi nel momento in cui la larghezza della traccia si è ridotta a circa 40-50 cm, di cui 10 o più occupati dalle nostre ruotone, con la neve fresca ai lati che, in caso di perdite di equilibrio ci faceva sprofondare fino al ginocchio.
Rientrati poi sulla pista, siamo saliti fino al rifugio Meranerhutte godendoci il candido serpentone di neve illuminata dai tutti quei bikers coi loro faretti. Dopo esserci rifocillati con una bella bevanda calda, ci siamo preparati, adeguando la pressione delle gomme, ad una goduriosa e libidinosa discesa anche su qualche tratto di pista non ancora battuto dai gatti delle nevi, dispiaciuti solo dal fatto che la bellezza della discesa stessa, unita alla grossa dose di divertimento che ne è conseguito, l’abbia quasi fatta sembrare decisamente troppo breve.
Cena più che meritata poi al rientro all’hotel Falzeben dove abbiamo gustato una loro squisita grigliata mista. È stata non solo l’occasione per scambiarci pareri e piacevoli commenti, ma anche per incontrare di persona tante persone finora conosciute soltanto virtualmente in Rete.
Seconda escursione: Domenica 25 Gennaio 2015, ritrovo ore 09:00
Appuntamento per le nove di domenica per rifare lo stesso percorso, ma ampliato sia nella sua lunghezza che nel numero di partecipanti, vista l’aggiunta di altri amici che ci hanno raggiunto in giornata. Siamo infatti partiti in 35 col termometro che indicava -6°, ma nulla ci preoccupava, ben sapendo cosa ci aspettasse in quest’altra meravigliosa giornata soleggiata ma purtroppo molto ventosa, in particolar modo in quota dove il vento, soffiando con raffiche che arrivavano a 40 km/h e col termometro che segnava i -8°, faceva sì che la temperatura percepita si aggirasse intorno ai 19° sotto lo zero, secondo le tabelle wind chill.
Il pranzo, allo stesso rifugio del giorno prima, e poi una scarpinata con bici a mano fino alla biforcazione per il Sentiero Europeo perché, nonostante le nostre ruote ciccione, era davvero troppa la neve portata dal vento ma la fatica è stata ampiamente ripagata dall’impressionante sensazione di essere al Polo Nord, in mezzo ad una bufera di neve, ma in pieno sole!!
Qui, un piccolo gruppo guidato da Giovanni Jacobazzi ha proseguito con un portage per fare un Fatfreeride da spettacolo.
Per finire, ci siamo poi buttati giù per l’ultima libidinosa, ma purtroppo brevissima, discesa.
Possiamo fare una considerazione su queste due giornate che va oltre lo spirito del puro biker, perché ci ha portato a creare un connubio tra sciatori su pista, ciaspolatori e sci alpinisti dove tutti sono stati molto rispettosi degli altri, correndo quasi fianco a fianco forse anche grazie allo stupore suscitato da queste ruote grasse, anche perché questa è la filosofia delle FAT. Questo è quello che oltretutto ci insegnerebbe il Codice NORBA (faremo un servizio a breve sul codice NORBA).
Ricordiamo che il percorso è aperto a chiunque lo volesse fare in piena tranquillità, cercando appunto di essere rispettosi degli altri.
Ancora un sentitissimo grazie a Maurizio Deflorian – Nonnocarb che ci ha permesso di fare tutto questo in piacevole compagnia e ci auguriamo che ci possano essere moltissimi altri momenti come questo appena passato.
Foto di Domenico Vidale
Testo di Domenico Vidale