Stefano Migliorini: dalla Coppa del mondo DH alle Thok!


 
Una storia avvincente quella del fondatore delle Thok, le e-mtb tutte made in Italy che stanno facendo parlare il mondo. Ducati ha scelto di collaborare con Thok per realizzare la sua prima mountain a pedalata assistita, la MIG RR. Ma come nasce Thok? Qual è il background? E ancora, quali sono i trend e il futuro della bici a pedalata assistitita?
Ecco cosa ne pensa Miglio…
 

Tutto iniziò con Topolino…


Mi sono avvicinato al mondo della bicicletta quando ero molto piccolo per imitare mio fratello che correva in moto. Negli anni ’80 ho conosciuto la BMX, grazie al film di Spielberg E.T. ed ho cominciato a correre in bici. Così, a 13 anni, ho vinto il 1° trofeo BMX di Topolino.
La passione è proseguita e nel 1987, a 18 anni, vincevo il mondiale di BMX a Bordeaux. Il passaggio alla MTB è avvenuto dopo il servizio militare.
 

 
Grazie ai risultati ottenuti, sono entrato nel Team GT International (ero il primo italiano a correre per un team americano!). Con loro, nel 1993, ho concluso la Coppa del Mondo al 3’ posto, dopo essere stato in testa per parte della stagione. Da quel momento ho girato il mondo e gareggiato nei più prestigiosi eventi del circuito DH internazionale: Coppe del Mondo, Campionati Europei, Campionati Mondiali con risultati sempre molto buoni.
A 28 anni, dopo essermi sposato ed essere diventato padre, ho abbandonato il mondo race ed ho cominciato a lavorare nel settore bike. Ho iniziato in 3T poi KONA, MET, Dainese, POC, Marzocchi… Con queste aziende, leader nel settore, mi sono formato ed ho proseguito la carriera lavorativa fino ad approdare alla mia THOK.
Posso dire che oggi la mia passione per la bike è uguale a quella di 30 anni fa, quando giravo il mondo correndo in Coppa!
 

 
L’idea di dar vita ad un’azienda di mtb elettriche è nata dall’amicizia che mi lega a Livio Suppo (ex Team Principal Honda). È stato lui il primo a farmi provare una E-MTB! Fino ad allora, io ero un fondamentalista delle bici muscolari! Con la prima raidata su una EMTB mi si è aperto un mondo e, spinto proprio da Livio, è nata l’idea di creare una bici mia: l’esperienza l’avevo, l’età anche, avevo il supporto di Livio, dei miei due soci Astegiano e Bernocco di TCN Group e della mia famiglia. Mi sono lanciato con entusiasmo e determinazione sul progetto e, ben prima delle previsioni, è nata la THOK in versione MIG.
 

Perchè una e-mtb?

Perché dà la possibilità a chiunque, al marito con la moglie, al padre col figlio, a chi non ha abbastanza tempo da dedicare agli allenamenti o a chi non ha più voglia di allenarsi quotidianamente, di prendere una bicicletta ed andare a farsi una pedalata, scegliendo la distanza da percorrere, quanto faticare e con chi condividere il proprio tempo. Il tutto in serenità e divertendosi.
Ho provato sulla mia pelle l’utilizzo della MTB senza il corretto allenamento: è sofferenza pura. Con le E-MTB tutti possono partire alla scoperta del territorio in cui vivono, tutti possono raggiungere mete che solo con un mezzo a motore, auto o moto, potrebbero raggiungere. Questa bici, però, non inquina, è silenziosa e ti dà la possibilità di fare attività.
Parlare di E-Bike significa parlare di sport, scoperta e rispetto per la natura.
 

 
La prima THOK bike è stata sviluppata da me con il supporto sul campo di TONI BOU (24 volte Campione del mondo). Ci è sembrato giusto, dunque, che la prima Mig fosse in suo onore. L’ha firmata lui.
Toni è un Campione unico nel suo genere e si è prestato a questo compito con professionalità e passione.
 

Estetica e geometria

Volevamo che la bici fosse diversa, aggressiva ma armoniosa, e volevamo che fosse un progetto italiano, che rappresentasse l’ ”Italian style” nel mondo. Per questa ragione, per il design ci siamo avvalsi della collaborazione con la DRUDI DESIGN PERFORMANCE di Aldo Drudi, il famosissimo designer dei caschi dei piloti della Moto GP (Valentino Rossi primo fra tutti), l’eccellenza italiana nel design sportivo riconosciuta in tutto il mondo.
Invece, quanto a geometrie, la THOK nasce dalla mia esperienza come biker.
 

 
È la bici che avrei sempre voluto avere.
Nella mia mente erano chiari quali dovessero essere i punti salienti: stabilità e maneggevolezza.
La MIG doveva essere una bike facile, doveva mettere tutti a proprio agio. E così è stato.
Per la stabilità dovevamo assicurarci un baricentro basso, ottenuto grazie alla batteria posizionata sotto il down tube. Carro corto e giusto angolo di sterzo, invece, per la maneggevolezza e la prestanza. Immediata, quindi, la scelta del motore Shimano E8000, nato appositamente per le E-MTB, più compatto, più leggero e più piccolo. L’unico che ha reso possibile, per il suo ingombro ridotto, sviluppare la geometria della THOK che tanto piace a coloro che la provano.

Il TPS (Thok Progressive System) rende la sospensione posteriore molto progressiva e di aiuto in tutte le condizioni più difficili, in ascesa e in discesa.
La THOK è veramente il frutto della mia esperienza come pro rider, in tutto e per tutto, ma il Thoker (così chiamiamo i possessori di THOK) può essere davvero chiunque: sia chi si affaccia al mondo delle due ruote per la prima volta, sia chi ha esperienza precedente con mezzi muscolari.
Nel primo caso, la THOK dà la possibilità di avvicinarsi a questo bellissimo sport che porta al contatto con la natura chi non avrebbe mai pensato di poterlo fare, magari per non essere adeguatamente preparato/a; nel secondo caso, permette di affrontare pendenze, situazioni, ostacoli impensabili per un mezzo muscolare, oltretutto divertendosi.
 

Non c’è model year…

Ho sempre pensato che il discorso del “model year” avesse poco senso.
Molto spesso le aziende cambiano solo il colore delle biciclette di anno in anno, non sempre fanno dei veri e propri cambi tecnici. La THOK va bene così com’è.
Modificare piccole cose ogni anno sarebbe come prendere in giro i nostri clienti, svilire il loro investimento. Avrebbero un mezzo vecchio già dopo pochi mesi dall’acquisto, magari per piccole sfumature a parità di modello. Di fatto il “model year” deprezza molto la bici. Con la MIG non c’è “quella più nuova o quella più vecchia”. C’è la Mig, declinata nelle sue tre versioni.
 

 

Online e presso i Thok Points

La nostra strategia commerciale è innovativa ed attuale, ed io ci credo molto avendo avuto, in passato, un mio negozio di bici.
L’utente finale si avvale del web per l’acquisto delle bikes (cosa che assicura prezzo competitivo fisso e uguale per tutti, senza incappare in sconti pazzi che qualche grosso punto vendita applica condizionando negativamente le vendite di un marchio in tutto il mercato, a scapito anche dei negozi più piccoli).
Può poi scegliere se ricevere la bike a casa o presso un negozio. I Thok Points ed i Thok Rental Centers sono negozi e centri, partners di THOK, disseminati sul territorio e specializzati nell’assistenza. Supportano il marchio facendo provare al cliente finale la bicicletta e avvicinandolo al mondo THOK.
La nostra rete di TP e TRC è in continua evoluzione, e noi siamo alla continua ricerca di nuove collaborazioni in tutta Europa. Questo tipo di politica commerciale assicura al negoziante un bassissimo investimento iniziale, senza lotte col mercato sui prezzi, il vantaggio di non dover gestire magazzino e avere sempre a disposizione qualsiasi bici richiesta dal cliente finale, colore, modello e taglia, con tempi di consegna brevissimi. Per informazioni più precise invitiamo gli interessati a contattarci direttamente in sede: parliamo italiano, francese, inglese e tedesco 😉

Tanti Tricks con la Thok!

La Thok è divertente. Come dicevo prima, per chi ha dimestichezza con la bicicletta, questo è un mezzo davvero super! L’assistenza del motore permette di affrontare scalinate in salita, pedalate sulla neve, raddoppiare, se non triplicare, le distanze… Tutte cose difficilissime da realizzare con le muscolari. MERCEDES BENZ mi ha scelto come testimonial per il loro XTEAM, e mi sono divertito a fare qualche trick … (Link sulll’immagine sotto per vedere il video).
La E-MTB è divertimento assicurato. Io credo che rappresenti il futuro, così come le E-ROAD. Anche i puristi prima o poi si convertiranno. Sono stato un biker professionista. Ero un purista. Adesso sono qui. Se si prova una E -MTB, le prospettive cambiano.
A tutti gli scettici il mio consiglio è di andare e provare una E-Bike prima di giudicare…. (Possibilmente una THOK! 😉

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