Immersi nel cibo, nell’amicizia e nella ghiaia della NOVA EROICA 2021
La nostra amata Toscana è una favolosa terra che, per la sua inestimabile ricchezza storica e culturale, è in grado di arricchire ogni colore su cui il nostro sguardo si appoggia. Difficilmente si rimane indifferenti ai sapori e ai profumi che si possono sentire lungo le strade. Terra di ospitalità, di miti e di tradizioni radicate da millenni.
Terra che anche quest’anno ha ospitato la quinta edizione della Nova Eroica: un evento ciclistico all-road in puro stile Eroica (eroica.cc), un’esperienza che attraversa le famose classiche Strade Bianche in sella a bici da corsa moderne, ciclocross o gravel. Denominatore comune: pedalare in compagnia o sfidarsi sui numerosi tratti misti gravel o asfaltati nella magica cornice della terra toscana.
Arrivato a Buonconvento ho iniziato davvero a respirare l’atmosfera dell’evento, sembrava quasi di essere catapultati in una realtà destinata a fare storia ed io ero lì, attore di tutto questo favoloso set ciclistico. Vedere il paese completamente catalizzato dall’evento con i vari stand dedicati e un numero considerevole di addetti ai lavori che si prodigavano con il necessario perché tutto fosse svolto al meglio, mi ha fatto capire l’entità di ciò che sarei andato a compiere il giorno successivo.
Nei bar delle piazzette si aggregano gruppi di ciclisti e di cicliste di tutte le età e nazionalità dal fisico atletico o con qualche bel chilo in più con le proprie bici appoggiate ovunque, vestiti con abbigliamento dai colori vintage o stravaganti, qualche bella panza che mette a dura prova la zip della maglia e baffo stiloso, la birra o una bella bottiglia di vino rosso sul tavolino di legno ad assaporare taglieri di salumi e formaggi locali, molti sorrisi e sguardi di curiosità. Mi piace questo mood…
La sera in albergo non si sente altro che parlare di bici e di imprese misto tra l’epico e il goliardico che ti fa pensare come la bicicletta viene davvero vissuta e interpretata in maniera personale e che qualsiasi sia l’esperienza che una persona affronta fa parte della propria storia di vita vissuta e da vivere.
Dopo cena qualche grappa per smorzare un po’ di tensione, un ultimo controllo alle bici, uno sguardo al cielo pensando alle variabili del meteo e a letto presto… domani si pedala.
In griglia di partenza più di 1400 partecipanti di tutte le nazioni, bici da strada, ciclocross, gravel con le più svariate componentistiche ed estrosità. Le nuvole sono blu e cariche di acqua. Piove ma quasi nessuno indossa antipioggia. Colori e facce a non finire, ognuno con la sua impresa da compiere chiamata Nova Eroica.
Si parte! Il serpentone si porta al km zero come nelle competizioni titolate e via a pedalare lungo i 130 km di strade bianche sassose alternate a quelle asfaltate per collegamenti, dalle lunghe salite, che in una giornata di sole toscano di metà luglio sarebbero state l’inferno, a quelle dissestate in discesa dove la polvere e la poca aderenza avrebbero fatto selezione. La pioggia scesa costante ma mai fastidiosa ha reso possibile un’andatura piacevole e impaccato il terreno senza renderci la vita troppo difficile… si pedala… i km scorrono tra scorci fantastici, dai prati dorati alle verdi vigne ai campi di girasoli.
Attraversare i vecchi borghi sempre più disabitati guardandosi attorno e fermandosi alla fontana del paese o ai ristori fa sentire ancora di più il ”peso” e aggiunge ”valore” all’esperienza. Davanti a noi i pro dall’anima race sfilano velocemente e noi dallo spirito più pacato diamo voce a chiacchiere da scorribande e riempiamo lo stomaco di bontà locali…Pronti, via si riparte…
Non si bada più di tanto al tempo che scorre, sembra di essere in una bolla temporale perfetta dove il tempo è relativo e dove i pori della pelle sono intrisi di sudore e allo stesso tempo mi trasmettono sensazioni, emozioni e brividi.
I chilometri passano a volte molto lentamente, il dislivello sale inesorabilmente e si cerca uno sguardo all’orizzonte che facilmente appaghi, a suon di paesaggi e colori, lo sforzo di gambe e fiato sempre più corto. Il traguardo si avvicina, ancora 30km, le salite diventano pesanti e le discese sterrate costringono a restare concentrati seppur stanchi per evitare spiacevoli e rovinose scivolate.
Lungo la strada è facile scambiare battute con altri rider, un “Tutto bene come va?” oppure ironizzare su una stupidaggine dovuta alla fatica è normale. Facile incrociare sguardi e scambiarsi qualche considerazione sul percorso o su un problema tecnico.
Il notare qualche ginocchio grattato e sanguinante o la gente alle prese con guasti meccanici lungo il percorso mi fa pensare che il solco che lascerà la giornata sarà ben diverso per ognuno di noi.
Sono ormai all’ultimo chilometro in centro paese e la stanchezza passa per un attimo in secondo piano una volta varcato il gonfiabile dell’arrivo. Mi fermo, faccio un bel sospiro e un sorriso stanco ma pieno di valore. È andata bene e senza rotture o incidenti, da ora tutto in completo relax. Un bel piatto di pasta, molta acqua, un paio di bicchieri di vino e caffè, doccia rinfrescante, carico la bici infangata e si fa ritorno a casa con le immagini che mi scorrono inesorabilmente per tutto il viaggio e una giornata che tramonta.
Nei giorni successivi cerco di raccontare e trasmettere quello che ho vissuto, accompagnando il tutto dalle foto scattate lungo il percorso… impresa dura perché un po’ geloso del mio vissuto ma è pur sempre anche questo un modo per rivivere molti…attimi Eroici!
Testo e foto: Andrea Brunato