La CANNONDALE JEKYLL di Mirco Vendemmia
Appena concluso il weekend dell’Enduro World Series nel Finalese, una festa per l’enduro italiano e internazionale. Abbiamo assistito ad uno spettacolo incredibile che ha visto primeggiare Jack Moir e Morgane Charre, ma alle loro calcagna l’italiano Mirco Vendemmia del team Fastlight-Abetone, giunto al traguardo al tredicesimo posto.
E proprio L’atleta romagnolo ci ha raccontato i dettagli della sua nuova CANNONDALE JEKYLL da gara, la mountain bike che lo sta accompagnando in questa stagione di successi. Ma non è una Jekyll di serie, sono moltissimi i dettagli che la rendono una fuori-serie.
Andiamo a vederla da vicino.
IL TELAIO:
L’endurona americana CANNONDALE JEKYLL in questa versione 2022 cambia totalmente connotati rispetto ai modelli precedenti. Telaio completamente rinnovato, in carbonio, sistema ammortizzante rivoluzionato sia rispetto al precedente monocross sia in termini più assoluti, visto che ora prevede un pivot principale molto alto e dotato di puleggia. L’ammortizzatore che gestisce una corsa di ben 165mm è affondato e nascosto all’interno della tubazione diagonale vicino al movimento centrale, per mantenere il baricentro basso. Per chi se la fosse persa, ve l’avevamo presentata qualche mese fa a questo link: www.mtbtech.it/news/2021/06/new-cannondale-jekyll-2022-ammortizzatore-nascosto-4-link-high-pivot/
FORCELLA E AMMORTIZZATORE:
Mirco utilizza una forcella Rock Shox Lyric -completamente di serie- da 180mm di escursione e offset da 51mm, mentre al posteriore l’ammortizzatore FOX Float X2 dotato di trattamento Kashima gestisce i 165mm di corsa.
La posizione dell’ammortizzatore è molto particolare in quanto affogato all’interno del telaio, nella parte bassa. Una posizione assolutamente inusuale ma che permette di avere il baricentro molto basso.
La puleggia isola la sospensione dal movimento centrale e dalla pedalata, evitando il pedal kickback tipico delle sospensioni a schemi tradizionali.
CERCHI E GOMME:
Coppia di ruote molto particolari per Mirco Vendemmia, utilizza infatti delle DRC con canale da 27mm al posteriore e 28mm all’anteriore. Le ruote utilizzate da Mirco, entrambe da 29 pollici, sono in fase di sviluppo e non ancora commercializzate. Il brand brianzolo ha qualcosa di nuovo in canna e non poteva scegliere miglior terreno per mettere alla prova i nuovi prodotti!
I copertoni utilizzati all’EWS in terra Finalese sono delle Maxxis DHR da 2.4 al posteriore e Maxxis Assegai da 2.5 all’anteriore. Solamente dietro utilizza l’inserto Cushcore. La pressione di gonfiaggio? 1.7 al posteriore e 1.4 all’anteriore.
GRUPPO:
Mirco si affida al gruppo SRAM X0, compresa la guarnitura con pedivelle in carbonio e corona da 34 denti. I pedali sono gli Shimano XT “Trail”. Molto interessante la gabbia del cambio, prodotta da FastLight, adotta dei pignoni molto grandi per migliorare la fluidità della trasmissione.
Per rendere più silenziosa la bicicletta sono state montate delle protezioni STFU sul fodero inferiore, che guidano la catena ed evitano che colpisca il telaio. È installato anche un guidacatena superiore marchiato DHSIGN, tra il rinvio alto e la corona.
FRENI:
L’impianto frenante è di casa SRAM, i freni sono CODE RSC, i più discesistici del brand americano, dotati di pinze a 4 pistoncini che aggrediscono dischi da 203mm di diametro.
COCKPIT:
Il manubrio Truvativ in carbonio ha una larghezza mediamente ridotta, 750mm, rise 20mm. È fissato ad un attacco Benozzi da 50mm di lunghezza e idoneo per manubri da 31.8 di diametro. Il reggisella è di serie, come anche la sella Fabric.
Testo: Matteo Pedrech
Foto: Carlo De Santis