Nova Eroica Prosecco Hills, un evento da vivere pettinati e ad alta frequenza di emozioni

E vi spiego subito perché uso il termine “pettinati”.
Qualche tempo fa mentre il mio meccanico mi sistemava per bene la gravel in preparazione alla stagione ‘22, tra una fetta di salame e un buon bicchiere di vino bevuto nel disordine della sua officina dal sapor di lubrificanti e dal sound sempre ON di ottima musica, si parlava di progetti ed eventi futuri nel calendario gravel e randonnee ai quali dare un occhio o capire se valesse la pena dedicarci forze e spirito nel parteciparvi.

Emerse così il nome della Nova Eroica Prosecco Hills al quale lui stesso partecipò all’edizione zero l’anno scorso per testare le tracce ed avere un assaggio di quello che poi avrebbe “battezzato” un evento “pettinato”. Non ci siamo mai chiariti sull’esplicito significato perché volevo viverlo in prima persona e dare un’interpretazione a quel termine così apparentemente e curiosamente fuori luogo e che esula dal vocabolario del ciclista.

La Nova Eroica Prosecco Hills è un evento di quelli che ti fanno capire quanta passione e devozione ci sia da parte degli organizzatori, tanto che al solo ingresso alla tenuta Borgoluce, dove siamo stati ospitati, si viene catapultati in un fumetto dai connotati moderni ma con una fotografia dallo stile e cura nei dettagli dove pensi che niente sia stato lasciato al caso… vi erano truck street food dalle forme vintage o in stile americano con lo staff vestito a tutto punto e con le piastre sempre calde e cibi per ogni gusto. Presente una vasta area expo a mettere in mostra bici e accessori sempre più tecnici per il mondo gravel, l’area caffè a profumare una bellissima location all’interno della struttura principale e un enorme porticato dove sedersi e ascoltare con un calice di vino e qualche spuncetto tipico musica swing e rockabilly suonata dal vivo. Ecco a cosa si riferisce Pippo con “pettinati”… forse…

Per l’occasione ho avuto il piacere di pedalare per la prima volta una bici endurance con geometrie del telaio reattive ma allo stesso tempo non stancanti per la schiena con la caratteristica di fornire comfort su lunghe distanze e terreni irregolari. Canyon, infatti, mi ha messo a disposizione, per partecipare alla Nova Eroica Prosecco Hills, la Endurance CF Slx 9 con cambio elettronico Sram eTap. Una soluzione tecnica perfetta per la peculiarità del percorso con molto asfalto ma anche strade bianche molto scorrevoli. Sono stato piacevolmente colpito dal design del telaio in carbonio, dalla sua ottima scorrevolezza e dalla praticità e precisione del cambio elettronico (bel gioiello di tecnologia che sta approdando rapidamente anche su bici gravel di un certo livello).

Inizialmente ero un po’ scettico per la geometria e la velleità del telaio endurance ma alla seconda salita e una volta adattatomi alla guida ho percepito un gran feeling, pur trovando la bici un po’ nervosetta e molto reattiva in discesa, effetto dovuto anche alla sezione dello pneumatico da 32mm.
La griglia di partenza è chilometrica, vista l’alta partecipazione (1200 iscritti) e nessuna fretta.
Si parte e si sfila alla volta di strade bianche e colline tra le nostre vigne di prosecco e paesi del trevigiano. Quello che mi colpisce ogni volta che partecipo ad eventi del genere è la diversità della mole fisica dei partecipanti. Chi con fisici atletici dai chiari connotati pronto race e chi con muscoli molto rilassati e qualche chilo extra che mi fa subito pensare:

Ah ecco, c’è anche chi la prende con filosofia e si diverte in puro stile terzo tempo come il mondo del rugby ci insegna per bene!“.

Poi mi soffermo sulle divise e l’abbigliamento tecnico e davvero apprezzo certe combinazioni di colori e sorrido nel leggere frasi celebri di chiara derivazione goliardica… e penso che tutto questo sia un buon traino per il movimento gravel perché abbraccia davvero tutti.

Lungo il percorso incontro chi ha il mio stesso passo e così ci si scambia qualche battuta e ci si stimola a pedalare. Nel rendersi conto in quali posti meravigliosi ci si trova si apprezza sempre il momento in cui la traccia ci porta a scoprire scorci paesaggistici davvero unici. Scattare delle foto per cercare di immortalare un momento o un angolo particolare fa sì che il bagaglio emotivo sia un bel peso da portarsi appresso.

Le rampe che si susseguono fanno salire in poco tempo i metri di dislivello sulle gambe ma la gamba tiene e i miei “amici” crampi sembrano essere ancora lontani… sarà stato il prosecco bevuto all’affollato ristoro? Do più il merito al secondo bicchiere accompagnato da un dolcetto e buona musica suonata da una piccola band di paese sotto il porticato della piazza in quel di Valdobbiadene.

Il giro volge rapidamente al termine anche per evitare di prendere un acquazzone che gira minaccioso sulle nostre teste, si tiene un passo sostenuto e una volta arrivati sul traguardo lo staff dell’organizzazione mi fa i complimenti e un’addetta mi mette una medaglia al collo. Provo una piccola soddisfazione, anche senza guardare i dati sul mio Bryton perché finire un giro così ad alta frequenza di emozioni lascia un bel ricordo di vissuto.

Dopo essermi cambiato mi porto in area food dove mi aspetta un enorme e succulento spiedo e un buon calice di rosso. Si chiacchiera, si tirano un po’ le somme a caldo e si sorride perché è andata bene, senza contrattempi, rotture o gambe cotte.
Tra le note musicali della band live come colonna sonora, noto gruppi di riders seduti a cerchio nel prato, che tra grandi sorrisi si raccontano storie e chissà quale ennesimo aneddoto. Faccio un altro giro a salutare amici e colleghi e mi dirigo a casa.

Un evento così regala molto pur facendo una misurata fatica. Lo trovo un giusto compromesso che stimola e fa venir voglia di rifarlo, ma anche di cercare altre occasioni similari per portare sulla propria pelle almeno lo stesso passionale piacere.

Alla prossima!

Testo: Andrea Brunato
Foto: Nova Eroica Prosecco Hills

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