Trasmissione che fa rumore? l’ABC della lubrificazione
Vi siete imbattuti anche voi in questo problema? Di certo non è piacevole partire da casa in bici e dopo qualche chilometro, solitamente alla prima salita, sentire la trasmissione che fa rumore, scricchiola spesso sotto sforzo. A me è capitato più di una volta negli ultimi due anni, per questo ho deciso di scrivere un articolo spiegando a 360 gradi il problema e dando una soluzione concreta.
PERCHÉ LA TRASMISSIONE FA RUMORE?
Chiariamo fin da subito che la trasmissione che scricchiola è segnale inequivocabile di mancanza di lubrificazione, o di componenti danneggiati dall’usura.
Sappiamo bene come il monocorona e le trasmissioni con molti pignoni abbiano portato ad un inesorabile aumento dell’usura. La catena lavora molto più angolata e deve subire anche l’ingaggio di denti differenziati sulla corona. Riassumendo senza entrare troppo nel dettaglio, facciamo notare come le super corone da 50 e più denti non facciano altro che incentivare questo processo di usura. Ma non disperiamo, le mountain bike monocorona sono più semplici, permettono un range di rapporti che accontenta pressoché tutti e sono più belle da vedere (anche l’estetica ha la sua importanza, siamo onesti).
Torniamo invece alla questione della lubrificazione della trasmissione, visto che è da imputare proprio ad essa la maggior responsabilità di rumoracci talvolta imbarazzanti. Una catena mal lubrificata non scorre a dovere tra gli ingranaggi e le maglie che la compongono generano attrito l’una con l’altra aumentando inoltre il consumo dei vari componenti. Ciò accade elevato alla potenza in ambito off road, dove fango e polvere prendono il sopravvento diventando abrasivi a contatto con i componenti della trasmissione.
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La riduzione del lubrificante è imputabile a varie situazioni, innanzitutto durante il lavaggio della mountain bike si usano normalmente detergenti che concorrono a sgrassare, incentivati dal passaggio della spugna o della spazzola. Ma non dimentichiamo che anche lo scorrere dei chilometri consuma il lubrificante applicato, riducendone mano a mano la quantità. Ultimo ma non meno importante è la qualità dell’olio che usiamo.
QUALI PRODOTTI USARE
I lubrificanti canonici sono prodotti a base di olio e sono progettati per uno scopo preciso. Applicandoli sulle superfici esterne, infatti, permettono alle parti meccaniche di scorrere senza problemi. In pratica, il lubrificante a base oleosa ha l’obiettivo di diminuire l’attrito tra metallo e metallo e quello creato in fase di rotazione, e non solo di sfregamento. Alcuni studi hanno calcolato che non pulire e poi lubrificare la catena dopo un’uscita con il maltempo può comportare una perdita di potenza stimata in 12 watt. Ma anche una semplice catena non lubrificata e impregnata di polvere, causa una dispersione di circa 5 watt. Si tratta di cifre piccole, ma non indifferenti, in uno sport in cui si cerca di guadagnare secondi ottimizzando ogni aspetto. Senza tener conto del rumoraccio che generano questi componenti metallici tra loro.
I lubrificanti hanno anche un altro scopo: applicandoli sulle parti metalliche della bici, è possibile creare una barriera protettiva. Questo equivale a garantire ai componenti un’ottima protezione contro gli agenti atmosferici come acqua, fango e polvere, scongiurando anche l’avvento della ruggine.
Innanzitutto è importante differenziare i lubrificanti in commercio. Ne esistono sommariamente di due tipologie, quelli secchi e quelli umidi.
Lubrificanti Secchi
I primi hanno una composizione che si caratterizza per la presenza di teflon e hanno un aspetto più asciutto dei secondi. Sono utili per la lubrificazione e la protezione della catena, la rendono infatti più scorrevole e la proteggono dalla polvere. Questi lubrificanti hanno anche dei difetti, in quanto tendono a evaporare velocemente. Questo significa che durano poco e, inoltre, hanno un grado di resistenza all’acqua molto basso. Sono consigliati in estate e nei percorsi asciutti, visto che hanno la caratteristica di lubrificare la catena senza attirare polvere e sporcizia ma soffrono l’acqua.
Lubrificanti Umidi
Al contrario, il lubrificante umido è molto viscoso, una proprietà data dall’additivo al silicone. Questa caratteristica lo rende molto più durevole, perché lo fa letteralmente aderire alla catena. Un lubrificante a bassa viscosità è quindi indicato per l’inverno ed in tutte le situazioni di fango o acqua. La sua formulazione densa gli permette, infatti, di rimanere all’interno della catena anche quando gli agenti esterni sono molto aggressivi. Non è invece consigliato nel periodo estivo perché attira la polvere in modo notevole.
COME LUBRIFICARE LA CATENA
Per applicare il lubrificante è necessario spruzzare o far gocciolare il prodotto, in base al tipo di dispenser, nella parte bassa della catena, quella immediatamente a contatto con pignoni e corona, facendo ruotare i pedali all’indietro per distribuire uniformemente il lubrificante.
Una volta fatto almeno un giro di pedali è necessario spalmare, con un dito o con un panno, il lubrificante in modo da distribuire bene le gocce di lubrificante che non sono ancora penetrate all’interno della catena. Allo stesso modo, con un foglio di carta assorbente è consigliato rimuovere i depositi in eccesso.
Dopodiché con lo stesso olio è utile lubrificare tutti i levaraggi della trasmissione: molla del deragliatore posteriore, assi di rotazione delle pulegge, snodo della gabbia del deragliatore posteriore, molla del deragliatore anteriore.
OGNI QUANTO LUBRIFICARE LA CATENA
In teoria sarebbe il caso di usare i lubrificanti prima di ogni uscita, per garantire il corretto scorrimento della catena e la sua protezione. Detto questo, è necessario lubrificare la catena soprattutto in certe circostanze. Per esempio quando piove, quando la bici è rimasta ferma per diverso tempo o dopo che è stata lavata. In ogni caso, se non possiamo permetterci di eseguire la pulizia dopo ogni uscita, dobbiamo imporre come limite massimo 200-250 km, tenendo conto che una catena in ottime condizioni genera uno scorrimento sempre silenzioso.
Link utili:
Shimano bike.shimano.com
Transition transitionbikes.it
Muc-Off muc-off.com
Testo e foto: Matteo Pedrech