In alta montagna con le ebike, sì ma con delle accortezze

Grazie ebike! Non finiremo mai di ringraziare lo strumento che finalmente permette di godere della natura, delle montagne e della spensieratezza di una giornata in sella anche a chi è meno allenato.

Indubbiamente le biciclette a pedalata assistita sono una delle novità dell’ultimo decennio che più di tutte ha cambiato il modo di intendere lo sport e l’attività motoria. Per questo motivo oggigiorno sono sempre più gli appassionati che si affidano a un ebike per trascorrere una giornata in montagna, magari proprio sulle nostre maestose Alpi, alla ricerca delle oasi di tranquillità che solamente le montagne sanno regalare.

EBIKE IN MONTAGNA

Dolomiti Paganella Bike è un comprensorio ideale da scoprire in ebike.

Ma non è sempre una passeggiata affrontare qualche migliaio di metri di dislivello in salita su sterrato, la salita, discesa ed eventuali inconvenienti potrebbero trasformare la spensierata gita domenicale in un incubo, mettendo in pericolo sé stessi e anche gli altri. Andiamo a vedere quindi come affrontare in sicurezza una giornata in montagna con l’ebike.

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Per guadagnarsi il pranzo in rifugio con tanto di vista panoramica a oltre 2000 metri di quota non è sufficiente caricare la batteria e iniziare a pedalare. Spesso l’improvvisata è il primo indizio che porta a conseguenze poco piacevoli, soprattutto se non si è allenati e magari nemmeno pratici. Sembra un ossimoro ma sebbene le ebike permettano a tutti di fare meno fatica, è comunque necessario allenarsi. L’allenamento è fondamentale e porta a conoscere sia la bicicletta che sé stessi.

I risultati, le vette, bisogna guadagnarli a step, iniziando con pochi km di strada e pochi metri di dislivello, aumentando sempre più con il passare dei mesi fino a raggiungere gli obbiettivi in totale sicurezza e tranquillità. Non è una banalità: è necessario macinare chilometri per fare esperienza per imparare a guidare e per affrontare le difficoltà a piccoli passi.

EBIKE IN MONTAGNA

Una buona tecnica di guida permette di risparmiare energia e scendere con maggior sicurezza.

L’allenamento e le molte uscite permettono inoltre di conoscere la bicicletta e il motore, permettono di imparare come gestire al meglio la carica della batteria in base al dislivello, ai chilometri e alle modalità di assistenza utilizzate.

Prima di accingersi nell’affrontare un’uscita molto lunga è quindi necessario pianificare l’itinerario, attraverso siti web specializzati o carte topografiche dettagliate. Per la pianificazione è molto utile saper leggere una cartina, le isoipse indicano molto bene quanto ripido sarà il sentiero ed è possibile valutare quali sentieri e strade percorrere, e anche eventuali alternative.

TrailForks è un ottimo sito dedicato alle cartografie per mountain bike.

I più tecnologici troveranno utilissimo l’uso di un navigatore cartografico o dello smartphone dotato di software di navigazione. Su questi dispositivi è possibile anche caricare tracce realizzate da altri e scaricabili da internet, ed essere quindi navigati fino alla destinazione. Utilizzando un ebike è utile conoscere se ci sono punti di ricarica lungo il viaggio, visto che sempre più strutture come malghe, rifugi e ristoranti offrono questo servizio, ma anche fontane per rifocillarsi e fare il pieno d’acqua o altri punti di interesse.

EBIKE IN MONTAGNA

Sono rari i rifugi che offrono il servizio di ricarica batterie. Alcuni comprensori, come Dolomiti Paganella Bike, li hanno segnalati per agevolare gli ebiker.

Non meno importante è contattare preventivamente il rifugio o il punto d’arrivo per assicurarsi di trovare aperto, sembra una sciocchezza ma gestire l’alimentazione e avere un punto d’appoggio a molti chilometri dalla partenza (e dall’arrivo) è di fondamentale importanza, soprattutto in luoghi nei quali i soccorsi potrebbero impiegarci molto ad arrivare.

Avete pianificato l’itinerario e siete pronti a partire, ma avete tutto il necessario nello zaino? Partiamo dai ricambi meccanici: camera d’aria, multitool, pompetta e lubrificante per la trasmissione non devono mai mancare, ma vi consigliamo di portare sempre con sé anche una pinza, un coltellino svizzero, delle fascette da elettricista e del nastro isolante. Sono tutti attrezzi che possono salvare la giornata, sperando di non doverli mai usare. Gli zaini tecnici permettono di archiviare tutto in maniera ordinata e stabile, ci sono addirittura modelli dotati dell’alloggio per una batteria di ricambio. Inoltre tra le cose che potrebbero servirvi ce n’è una di fondamentale importanza: un magnete di ricambio! Ebbene si, la maggior parte delle ebike adottano un magnete avvitato a un raggio per funzionare, ma se per qualche motivo doveste perderlo perdereste anche l’aiuto del motore.

Fondamentale è la gestione dell’abbigliamento, partendo dal presupposto che spesso in montagna le condizioni meteo cambiano improvvisamente e trovarsi sotto a un temporale è molto pericoloso. Innanzitutto l’abbigliamento deve essere possibilmente tecnico così da occupare poco volume ed essere molto performante, inoltre i tessuti sintetici trattengono molto meno il sudore e l’umidità. La soluzione ottimale nel periodo estivo potrebbe essere di usare una canottiera traforata e sopra una t-shirt, pantaloncini corti e calzini leggeri, anch’essi sportivi. Se il tour prevede il passaggio in zone con un sottobosco molto fitto si possono utilizzare dei pantaloni lunghi, sempre estivi, per evitare di essere feriti dai rovi o punti dalle ortiche.

È fondamentale avere un antivento o un antipioggia. Meglio ancora se ad alta visibilità come la giacca FOX Ranger 2.5L Water che abbiamo testato a novembre.

Nello zaino bisogna sempre avere una maglia intima di ricambio, una giacca maniche lunghe da mezza stagione e un antivento (o k-way), quest’ultimo utilissimo non solo in caso di brusco calo di temperature ma anche per la ripartenza dopo pranzo, in discesa con la muscolatura fredda…e la pancia piena! Da non dimenticare poi le protezioni, dando per scontato che il casco va indossato anche in salita, gomitiere e ginocchiere si possono stivare nello zaino, per poi essere indossate quando si scende.

EBIKE IN MONTAGNA

Evitate il consumo di alcolici durante le escursioni: disidratano e sconcentrano, diventando fonte di pericolo.

È proprio la via del ritorno una delle principali situazioni di pericolo, quando l’adrenalina e la concentrazione calano, quando si è coscienti che “il più è stato fatto” e magari si ha appena concluso il pranzo. Bisogna mantenere la lucidità e cercare di non abbuffarsi troppo per permettere al corpo di essere ancora performante e affrontare la discesa in sicurezza. Con le protezioni indossate è necessario percorrere qualche chilometro prima di scaldare nuovamente la muscolatura e riprendere la concentrazione, inoltre è necessario fermarsi prima di avere le dita troppo stanche da non riuscire a frenare in sicurezza.

Casco, occhiali, guanti lunghi, abbigliamento anti strappo, gomitiere e ginocchiere.

Non meno importante la buona gestione della batteria non deve escludere gli ultimi chilometri del ritorno solo perché si presume siano tutti in discesa, il consiglio che diamo è quello di iniziare il rientro con almeno il 20% di carica residua così da poter gestire eventuali varianti di percorso impreviste.

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Le ebike permettono a tutti di godere delle meraviglie che fino a pochi anni fa erano riservate ai più allenati, ma allo stesso momento è necessario affrontare le escursioni con attenzione e professionalità per non mettere in pericolo sé stessi e nemmeno gli altri.

Testo: Matteo Pedrech
Foto: Archivio Mtbtech, Flyer, Dolomiti Bike Paganella

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