Trans Madeira Day 2 – Il sacco nero porta fortuna?
Piove, fa freddo, ho un sacco nero tagliato addosso che mi levo solo prima di partire dalle prove speciali ma sono riuscito a fare ancora meglio: ho vinto una speciale e ho concluso in seconda posizione assoluta di giornata!
Per la prima parte della giornata siamo rimasti nella zona di Poiso, con partenza a Montado Pereiro sempre sopra i 1000 m di altitudine, per poi scendere verso nord fino a Porto da Cruz attraverso ben 5 prove speciali, arrivando poi alla meritata pausa vicino alla spiaggia. La prima PS delle cinque è molto difficile, fisica da guidare (è anche la più lunga di giornata), mentre le altre lasciano spazio a qualche boccata d’ossigeno…se non fosse che sono da affrontare sempre a manetta!
Poi si risale nuovamente fino ai 1500 m di altitudine e si prosegue verso la capitale, Funchal, attraverso due prove speciali che iniziano sull’alpeggio e scendono verso boschi di eucalipto. Dalla giungla tecnica ai sentieri veloci e aperti nel pomeriggio, oggi bisogna guidare con attenzione non lasciando nulla al caso.
DAY 2
Beh che dire, oggi c’è veramente tanta discesa e ben due trasferimenti in bike shuttle, che poi sono dei pullman e dei camion. 🤣
Mi aspettavo più pedalato ma devo dire che è stata una fortuna perché le prime 3 ore di gara e le prime 3 speciali sono state sotto l’acqua, non un temporale ma quella pioggia fina costante che bagna anche le ossa ma fa bene alle piante!
Qui la natura è spettacolare, è davvero un posto bellissimo, meglio che in foto secondo me. E poi costa relativamente poco la vita qui: un caffè 80 centesimi una cena di carne 15€.
Bike Camping
Ma noi siamo qui per correre e in realtà nessuno va al ristorante. Quando non si va in bici si resta nel camping organizzato dallo staff della Trans Madeira che conta più di 30 persone, le stesse che hanno organizzato anche l’EWS qui a Madeira. Tutto è ben collaudato, il cibo è buono e ne danno tanto (per fortuna) ma bisogna sapersi adattare. Dormire in tenda la prima notte è stata dura (guardate la mia faccia alle 6:30 quando suona la sveglia) ma mi sto abituando!
Non ci sono lavatrici e non c’è l’acqua calda, o almeno io non l’ho ancora trovata… Forse quando arrivo è già finita? Si stringono i denti ma è bello così.
Io sono un po’ più in difficoltà senza i miei vestiti, sono costretto a lavare ogni volta le cose che mi hanno prestato.
Tornando al fango, le prime tre prove erano nella zona di Montado do Pereiro, 1200mt, erano fangose ma con un terreno tipico alpino che teneva abbastanza.
Ps 4 e ps 5 scendevano verso Porto du Cruz, un paesino sull’oceano molto carino di cui non ho visto nulla se non il cibo alla food zone. Questi trail erano veramente tecnici, ha smesso di piovere e le rocce dopo 140 passaggi dei rider davanti a me erano diventate sapone… I tempi tra me e Tiago Freitas sono stati molto ravvicinati, anche l’inglese Ash Mullane, forse abituato a questo tipo di viscido, si è infilato nelle prime posizioni ma è stato soprattutto il tedesco Marvin Kaufmann ad avere la meglio riuscendo a recuperare il gap che aveva dal portoghese ieri e passando in testa.
High lights of the day
Prima speciale vinta in sella alla “mia” Orbea! La Stage 6 di giornata l’ho vinta con 10 secondi di vantaggio su Tiago Freitas scavalcandolo nella classifica di giornata e finendo secondo dietro solo al tedesco.
…e ancora secondo in Stage 7, l’ultima speciale tutta sponde e salti in mezzo agli eucalipti. Davvero spettacolare se non fosse che la terra rossa (la stessa del toboga della 24h) appena bagnata diventa sapone, è stato un cinema rimanere in piedi ma ha funzionato!
Della mia valigia? ancora nessuna notizia… 😅
Non voglio pensarci, sono molto preoccupato ma devo concentrarmi al Day 3 che prevede l’attraversata da nord a sud dell’isola e un portage di quasi 2 ore. Bisogna stare concentrati!
Link alle classifiche: trans-madeira.com/results
Testo: Giacomo Dodino @jack_dodino
Foto: Trans Madeira e Giacomo Dodino