Trans Madeira Day 3 – Water tunnels e portage
Questo è stato il giorno di gara più “adventure”, l’attraversata dell’isola da Sud a Nord, più precisamente da Funchal (campo base 2) a Sao Vincente, attraversando letteralmente il monte Pico de Serrandinho 1500m slm con dei tunnel scavati a mano per trasportare l’acqua da un versante all’altro dell’isola.
DAY 3
Questa è la tappa che definiscono come la più caratteristica e dalla quale è nata l’idea stessa della Trans Madeira.
In effetti la gara era di solo 4 prove speciali, due al mattino dopo la lunga risalita in pullman sino al Pico du Areiro 1880 metri di quota e due al pomeriggio (quasi sera).
Nel mezzo un mix di esplorazione, panico, avventura, panorami mozzafiato, dolore, fame e potrei andare avanti.
Si perché ultimata la seconda prova, tra l’altro chiusa in seconda posizione, è iniziato un trasferimento infinito di quasi 4 ore che a tratti è sembrato un calvario.
Un salita di 1400mt di dislivello in cui solo i primi 200 circa erano pedalabili poi è diventato tutto a spinta fino al protage finale con tratti di roccia abbastanza esposti.
La mia è stata una risalita lenta e dolorosa con le scarpe da XC che mi hanno imprestato (con una suola non proprio morbida) ma nel cammino ho visto e superato gente che davvero pensavo non ce l’avrebbe fatta. Poi per fortuna hanno comunicato al breefing delle 21:00 che tutti erano arrivati. Vivi.
Dopo ore a spingere, finalmente il tanto sognato ristoro. Non restano che le ultime due prove speciali di giornata con un terreno spettacolare molto British con sponde e compressioni fino a raggiungere Sao Vincente.
Nel complesso oggi c’erano solo 20 minuti di prove cronometrate ma molto combattute, in cui termino 5° di giornata perdendo qualche secondo prezioso per la battaglia per il podio. Ora sono 4° a 10 secondi dallo svizzero, ma tutto può ancora succedere in questi due giorni rimanenti! Chissà la mia bici nel frattempo dove sarà… 🤔
Il Giudizio di Tappa
Mi aspettavo il portage in questa gara ma non così tanto… Comunque è stata un’avventura in mezzo a panorami mozzafiato, sembrava di essere dentro all’ambientazione di Jurassic Park. Anche il percorso di attraversamento dei tunnel tutto in bici seguendo un canale alto più di un metro dove dovevi stare attento a non caderci dentro, e poi al buio con le luci (io no ovviamente) è stato tutto molto extreme …ma la risalita a spinta non la rifarei!
Link alle classifiche: trans-madeira.com/results
Testo: Giacomo Dodino @jack_dodino
Foto: Trans Madeira