Martino Fruet, ancora una volta tricolore con la Lapierre GLP2
“Il vecio” della mountain bike italiana. Viene simpaticamente categorizzato così il buon Martino Fruet, professionista della mountain bike italiana che nel weekend scorso ha vinto l’ennesima maglia tricolore in sella alla Lapierre GLP2.
Martino Fruet, classe ‘77, è ad oggi uno dei “pro” attivi da più tempo nel panorama della mountain bike nazionale. Non se ne contano molti altri con oltre 20 anni di agonismo e ancora capaci di brillare contro ragazzi 20-25 anni più giovani. È la storia del trentino Fruet, che già a fine anni ‘90 si metteva in mostra nelle gare internazionali di Cross Country. Negli anni a seguire ha avuto importanti risultati anche nel ciclocross, pur rimanendo un cross countrista puro, vincendo numerose gare nazionali e piazzandosi spesso sul podio di competizioni internazionali.
Negli ultimi anni si è dedicato anche alle discipline gravity esibendosi a qualche gara di enduro, dimostrando di essere un atleta completo, dotato di una tecnica di guida formidabile e di importanti anni di esperienza agonistica alle spalle. Venerdì ha raggiunto l’ennesimo risultato in una disciplina che piano piano sta riscuotendo un interesse sempre maggiore da parte degli appassionati: l’e-bike.
Si è corso in Val di Casies il Campionato Italiano XC E-Bike, la competizione dedicata alle mountain bike a pedalata assistita che premia gli italiani più veloci in un percorso ricco di discese ma anche di salite, nel classico stile del Cross Country. Un percorso pieno zeppo di radici, tecnico al punto giusto e con qualche zona lavorata in stile bike park, con curve spondate e gobbe da pompare per mantenere alta la velocità.
Martino ha avuto filo da torcere nel tenere a bada i diretti avversari Mirko Tabacchi e Marco Pavan. Per Mirko è stata la prima esperienza di gara in e-bike ma il suo talento l’ha portato a voltare per primo alla prima curva, innescando immediatamente bagarre con il trentino Fruet e Pavan.
Si è poi scrollato di dosso gli avversari, sfruttando le sue doti da discesista, riuscendo a percorrere gli ultimi cinque giri (su sei) in solitaria e tagliando il traguardo con abbondante distacco. Per chi se lo stesse chiedendo: sì, anche con le e-bike si fatica molto. Martino Fruet ha chiuso la gara con oltre 170 battiti di media.
La mountain bike utilizzata da Martino Fruet è una Lapierre, brand che lo accompagna da ormai diverse stagioni. GLP2 è infatti il modello della casa di Digione che più si addice alle competizioni, caratterizzato da un telaio in carbonio molto leggero con 160mm di escursione e una power unit Bosch. I più attenti avranno notato il particolare posizionamento della batteria, centrale e bassa, per abbassare il baricentro quanto più possibile. La batteria è da 500 Wh per limare il peso e gli ingombri, mentre il motore Bosch Performance Line CX è stato aggiornato all’ultima versione software.
L’allestimento scelto da Martino prevede una trasmissione Shimano, nel dettaglio Martino ha vinto con un cambio DEORE, installato poche ore prima del via a causa di un guasto che ha messo fuori uso il suo fido XTR. La cassetta è invece SLX, una soluzione che garantisce molta più resistenza (necessaria con le potenze in atto) a discapito di qualche grammo in più di peso. Freni anch’essi Shimano, serie XT, con 4 pistoncini per ogni pinza che azzannano dischi da 203mm di diametro.
In tema ruote si allarga sempre la polemica tra chi è pro 27.5 e chi preferisce le 29er. In questo caso la scelta mullet, ossia 29 all’anteriore e 27.5 al posteriore, si è rivelata vincente, in grado di unire le qualità di entrambi i formati. I cerchi in alluminio DRC Shred montano copertoni Maxxis Assegai con inserti Soulciccia e…le pressioni? 1.25 all’anteriore e 1.35 al posteriore!!!
Sebbene sia stata una competizione Cross Country, Martino ha valutato -correttamente- che la miglior bicicletta da usare fosse un enduro, visto come le alte velocità generano difficoltà portando il livello della gara ad essere molto più simile a quello enduristico che a quello puramente Cross Country. La sua Lapierre con sospensioni Ohlins da 170mm all’anteriore e 160 al posteriore ha fatto segnare comunque un peso record di soli 21 Kg pronto gara.
Se ricordate anche noi abbiamo provato una Lapierre GLP2, la cui recensione potete leggere a questo link clicca qui. Ad oggi la GLP2, sviluppata dal francese Nicolas Vouilloz, è ritenuta l’e-bike più vincente al mondo, ma rimane comunque un progetto con qualche anno sulle spalle…chissà se a Digione stanno lavorando a una nuova GLP…3!
Testo: Matteo Pedrech
Foto: Michele Mondini – Internazionali D’Italia Series