Sellaronda: il giro dei quattro passi
Racconto di Thomas Soppera
Ieri abbiamo deciso di affrontare uno dei giri che dovevamo assolutamente fare, un classico in inverno e un must in estate: il Sellaronda (giro dei 4 passi).
L’orario di partenza è fissato per le 7.
Ci troviamo, carichiamo le nostre E-Bike in auto e ci dirigiamo verso Arabba, precisamente alla partenza della cabinovia Porta Vescovo. In pochi minuti passiamo da 1600 mt di altitudine ai 2478 dove ci dovrebbe aspettare una vista sublime sul ghiaccio della Marmolada. Non abbiamo questa fortuna perché purtroppo al momento piove parecchio e una fitta nebbia cela la vista.
Comunque sia, fiduciosi che il cielo si possa aprire regalandoci spazi di sole, iniziamo la nostra discesa verso il Pont de Vauz, lungo una forestale dove molliamo i freni e scendiamo molto velocemente. Giunti così sulla strada del Passo Pordoi imbocchiamo un trail molto divertente che ci porta alla cabinovia che ci condurrà in cima al Passo Pordoi .
Una volta al passo si comincia finalmente a pedalare affrontando la salita verso il rifugio Fredarola, più conosciuto come il punto di partenza del sentiero del Viel del Pan, consigliassimo da fare a piedi ma non in bicicletta perché vietato.
Proseguiamo in direzione di Canazei dove comincia il divertimento grazie alla presenza di numerosi trail che giusto 2 settimane fà hanno ospitato l’EWS di Enduro. Noi prendiamo subito il DOUBLE U, trail molto veloce e ricco di salti e sponde, divertimento assicurato! Scattiamo qualche foto e tiriamo un’ attimo il fiato per poi proseguire veloci lungo l’ INFINITY TRAIL, più tecnico del precedente visto la presenza di radici e sassi. Verso la fine deviamo sul nuovo trail ANIMAL HOUSE, fatto interamente a mano. Dopo un rilancio abbastanza tosto, superato senza troppi problemi grazie alle nostre E-Bike, percorriamo un bel tratto tecnico in discesa e nel giro di poco arriviamo nel centro storico di Canazei passando davanti alla casa più caratteristica e fotografata del posto.
Raggiungiamo poi la funivia del COL RODELLA seguendo la pista ciclabile che costeggia il torrente Avisio. La gente che ci guarda sorridendo, siamo letteralmente ricoperti di fango.
Salendo con la funivia intravediamo la cresta del Col Rodella e appena scesi la vista si apre tutto attorno a noi in un panorama davvero mozzafiato, di fronte a noi lo sguardo si posa sull’imponente mole del Sassolungo.
Il panorama dal Col Rodella regala degli scatti fotografici impagabili sulle Torri del Sella, il Sass Pordoi con il Piz Boè, il Gran Vernel, la Marmolada, il Colac e la Crepa Neigra.
Da lì proseguiamo verso il trail ICARUS in stile flow moderno che ci porta nei pressi del Rifugio Salei. Attraversiamo la “Città dei Sassi” che si estende ai piedi del Sassolungo. Caratterizzata da sassi di varie dimensioni che si possono scalare o sormontare, è attraversata da una strada bianca dove sono state opportunamente realizzate due corsie, una per sole bici e una per i pedoni in modo da non creare nessun tipo di intralcio.
Pedalando molto tranquillamente in questo meraviglioso anfiteatro di rocce che ci circonda intravediamo davanti a noi un altro dei numerosi trail dedicati alla mtb.
Come avete ormai capito da Arabba in poi sono stati creati un’infinità di sentieri dedicati alle MTB ed eBike, per tutti i gusti e livelli tanto da riuscire a soddisfare anche il biker più esigente.
Ci lanciamo a capofitto lungo il trail PARAVIS! Fantastica linea in terra battuta con sponde, curve a S e salti che invitano a mollare i freni della bici. Visto l’ottimo grip che il terreno assicura e tra una curva e l’altra arriviamo alla seggiovia Gran Paradiso. Struttura modernissima con un sistema per portare le bici in quota davvero unico e innovativo, merita di essere visto e provato.
Visto l’orario decidiamo di andare verso Selva di Val Gardena ma prima diamo una lavata alle nostre E-Bike in uno dei numerosi punti attrezzati con tutto quello che serve, dalla pompa dell’acqua a quella dell’aria compressa, vari multitool e la possibilità di acquistare in loco camere d’aria, deragliatori e numerosi pezzi di ricambio, insomma come detto in precedenza un PARADISO per chi come noi è appassionato di bici.
Arrivati a Selva ci fermiamo per una meritata pausa ristoro in tipico stile altoaltesino: zuppa di gulasch, tagliatelle al capriolo e canederli e “dulcis in fundo” una bella fetta di strudel con crema alla vaniglia e gelato che ci dà la giusta carica per affrontare il resto di questo fantastico giro.
Saliamo verso il passo Gardena con la cabinovia Dantercepies. Il passo Gardena si trova nel cuore delle Dolomiti, incastonato tra imponenti massicci: a sud si trova il Sella, a ovest il Sassolungo, a nord il gruppo del Cir, (situato nel Parco Naturale Puez-Odle). Nelle vicinanze del valico sorgono diversi corsi d’acqua, tra cui il Rio Frea, che alimenta il Rio Gardena.
Appena scesi dalla cabinovia intravediamo delle rampe in legno e diventiamo come bambini al luna park. Thomas apre le danze per primo e poi tutti dietro in un sali e scendi per più di 30 minuti che ci farà divertire come matti e scattare delle foto con lo sfondo dello Sciliar. Nel frattempo anche un gruppo di tedeschi ci raggiunge e tutti a saltare!! Con loro c’è la guida di MTB e noto snowboarder Simon Gruber, restiamo ipnotizzati nel vederlo saltare.
Si sa che in giornate in cui ci si diverte il tempo scorre in fretta e visto che il nostro giro non è finito partiamo in direzione Corvara lungo il Trail Frara, ricco di passaggi tecnici con sassi e radici che metteranno alla prova la nostra tecnica di guida , (ricordiamo che qui i sentieri sono ben tabellati e ci sono i così detti “TRAIL TOLERANCE” dove si possono trovare escursionisti a piedi, raccomandiamo quindi di moderare la velocità e dare sempre la precedenza).
Arriviamo a Corvara pronti ad affrontare l’ultima fatica: l’altopiano del Pralongià che raggiungiamo grazie alla cabinovia Col Alto e ad un’ultima seggiovia. Il Pralongià, chiamato anche l’Anfiteatro delle Dolomiti, vanta una superba vista sulle vette circostanti come il gruppo del Fanes con il Piz Cunturines, il gruppo del Puez con lo splendido Sassongher che spicca sopra il paese di Corvara e l’imponente ghiaccio della Marmolada .
Con molta calma cominciamo a pedalare perdendoci con lo sguardo sugli infiniti prati in fiore che ci circondano, lungo una strada in terra battuta che sembra disegnata con il pennello di un pittore. Scattiamo un’infinità di foto e visto che ormai è tardo pomeriggio siamo solo noi, non troviamo nessuno lungo la nostra strada e ci sentiamo quasi privilegiati di poter avere questo paradiso tutto per noi, il silenzio è rotto solo dallo scorrere delle ruote delle nostre E-bike.
Arriviamo nei pressi del Rifugio Pralongià che in questa stagione è soggetto a interventi di ristrutturazione, ma comunque aperto al pubblico quindi obbligo una sosta.
Scendiamo quindi lungo la strada forestale e troviamo l’accesso a quello che sarà l’ultimo Bike Trail della nostra fantastica giornata: il FLE TRAIL. Ricco di curve paraboliche e con un lungo NORTHSHORE (passerella in legno ) che ci permette di attraversare agevolmente una zona paludosa. Il trail termina presso il rifugio Marmotta, dove seguendo le indicazioni del SELLARONDA MTB proseguiamo lungo uno splendido sentiero nel bosco che permetterà di giungere velocemente nei pressi del Passo Campolongo dove scenderemo verso Arabba lungo il sentiero che costeggia la strada regionale arrivando alle nostre auto. Ci sarebbe stata la possibilità di salire con la seggiovia verso il rifugio Bec de Roces per goderse ancora di un bellissimo trail che prende proprio il nome dalle guglie di roccia sovrastanti il rifugio. Ma ormai la seggiovia era chiusa e di salirci in bici visto la stanchezza che ormai si faceva sentire non se ne parlava.
Questo è uno di quei giri da fare almeno una volta nella vita. Consigliamo di programmarlo con attenzione visto i km che si andranno a percorrere onde evitare di non riuscire a concluderlo. Richiede anche una buona preparazione tecnica e fisica, il tempo medio di percorrenza è dalle 5 alle 9 ore, gli impianti aprono alle 8:30 e chiudono alle 17:15 -17:30. Consigliamo di consultare sempre il sito Dolomiti SuperSki dove potete trovare tutti gli orari precisi dei vari impianti che dovrete prendere. Quest’anno la tessera Dolomiti SuperSummer (equivalente al giornaliero Superski invernale) costa 47 euro e comprende naturalmente il trasporto bici. Per godere appieno di questo tour se siete dubbiosi, indecisi, non perfettamente preparati consigliamo di non rinunciare a priori ma di appoggiarvi a una guida mtb che vi potrà accompagnare nel migliore dei modo regalandovi un’esperienza unica.