L’ANCILLOTTI SCARAB EVO29 di Sophie Riva, per il Trofeo delle Nazioni
Sophie Riva al Trofeo delle Nazioni correrà con l’Ancillotti SCARAB EVO 29 Blue Horse
The Blue Horse, il cavallo blu l’ha chiamata Tomaso Ancillotti, titolare dell’omonima azienda specializzata da decenni nella realizzazione di mountain bike super performanti declinate alle discipline gravity. È la mountain bike da enduro Ancillotti Scarab EVO 29 con la quale l’atleta aostana Sophie Riva correrà l’EWS a Finale Ligure questo weekend.
Le Ancillotti sono mtb realizzate a mano da Tomaso Ancillotti, completamente personalizzabili anche nelle geometrie e non solo nel montaggio. Il telaio della Scarab Evo è in alluminio e il cinematismo è il super collaudato (e pluri-regolabile) Pull-Shok, con l’ammortizzatore annegato vicino al movimento centrale. L’esperienza dell’artigiano toscano gli garantisce di realizzare vere e proprie opere d’arte molto leggere, anche senza l’utilizzo della fibra di carbonio.
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Sophie Riva utilizza forcella e freni Formula, il tridente Sophie-Ancillotti-Formula è rodato da parecchi anni e i frutti si vedono.
Osservando bene il telaio si notano dei fazzoletti di rinforzo all’altezza della serie sterzo, sia tra la tubazione superiore e quella diagonale, sia lungo la parte bassa della serie sterzo. Questi riporti d’alluminio hanno la funzione di incrementare notevolmente la rigidità e quindi la precisione di guida.
Sebbene molto compatto, il telaio permette l’alloggio di un portaborraccia.
La Scarab Evo 29, come si intuisce dal nome, utilizza ruote da 29 pollici. Il montaggio scelto da Sophie prevede cerchi DRC e copertoni Maxxis. Probabilmente in gara userà la coppia Assegai-DHR II, rispettivamente all’anteriore e al posteriore, ma la scelta sarà determinata dalle condizioni dei sentieri.
All’interno dei copertoni è presente l’inserto Barzotto.
Abbiamo parlato di fazzoletti di rinforzo, ed ecco che ne troviamo un altro vicino al movimento centrale, un altro punto nevralgico dei telai.
Qui possiamo ben vedere anche il guidacatena minimalista marchiato OChain e il sistema, sempre OChain, che evita il pedal-kickback, lasciando quindi svincolata la ruota posteriore e l’ammortizzatore dall’influenza del tiro catena.
Il cockpit è formato da un manubrio e manopole Renthal, mentre il reggisella telescopico è Yep Components.
Testo: Matteo Pedrech
Foto: Alex Luise