Stoneman, un giro veramente Epico

Racconto di David Soppera

Sveglia puntata alle 5, il tempo di un’abbondante colazione, di caricare le bici in macchina e via in direzione di Padola in Comelico.

Alle 8:30 stiamo già pedalando in direzione del Passo di Monte Croce lungo una strada forestale che ci farà guadagnare i primi 500 metri circa di dislivello, con strappi abbastanza duri ma che ci fanno scaldare le gambe per bene. Arrivati al passo incomincia la nostra discesa verso Sesto Pusteria. Inizialmente su strada asfaltata, ma dopo poco giriamo verso un bel single track dove finalmente lasciamo correre le nostre bici, attraversando anche dei corsi d’acqua in un sali e scendi che velocemente ci fa arrivare nel paese di Moso, dove si trova lo Stoneman point che rappresenta l’inizio di un’avventura e prova fisica per molti bikers di tutto il mondo.

Ideato da Roland Stauder, ex biker professionista che ha gareggiato per 21 anni in MTB, questo tracciato si presenta come “un’indimenticabile avventura sulle Dolomiti…”. La sfida consistite nel percorre un tracciato preciso, raggiungendo dei checkpoint dove si timbra un braccialetto che viene dato al momento dell’iscrizione. Vi invitiamo a dare un’occhiata al sito di questa splendida avventura in cui potete trovare tutti i dettagli in modo più approfondito: www.stoneman.it

Dopo aver scattato qualche foto continuiamo la nostra pedalata lungo la ciclabile verso Sesto e San Candido costeggiando il rio Sesto, le cui acque sono all’inizio di un lungo viaggio che sfociando nella Drava dopo 749 km si mescoleranno a quelle del Danubio e sfociare definitivamente nel Mar Nero. Il nostro viaggio un pò più corto ma altrettanto avventuroso continua verso Versciaco dove grazie alla piccola cabinovia guadagniamo circa 900 metri di dislivello positivo ma a caro prezzo visto che il biglietto costa 17 euro, a cui si vanno ad aggiungere altri 6 euro di trasporto bici, cosa che ci lascia un pò perplessi considerando anche che è necessario smontare la ruota anteriore per poter caricare la bici, ma vabbè speriamo in un miglioramento in futuro. In breve siamo poco sotto il Monte Elmo.

Da qui il panorama è pazzesco intravediamo Sesto dall’alto e abbiamo già un colpo d’occhio su una parte di strada che dovremo percorrere. Da qui sembra eterna!

Iniziamo a pedalare su strada bianca verso il rifugio Gallo Cedrone / Hahnspiel Hütte che sorge a quota 2200 metri. Proseguiamo sempre con le nostre ebike su via che si fa un poco più ardita verso il Sillianer Hütte seguendo le orme dei camminatori impegnati nella Traversata Carnica. Il rifugio sorge per pochi metri in territorio austriaco, è molto bello e caratteristico, contornato da un bellissimo panorama, lì ad accoglierci troviamo delle ragazze, tutte di Sillian, che ci mostrano anche dove caricare le ebike. Mentre aspettiamo, ci fanno assaggiare delle specialità tipiche, come canederli, gulashsuppe e uova con patate e speck veramente speciali, alla fine decidiamo anche di farci una foto assieme visto la spiccata simpatia!

Bici cariche e si riparte verso l’infinito e oltre! Il tracciato segue la linea di confine fra Italia e Austria lungo la linea dei piccoli picchetti bianchi. Incontriamo a quota 2490 due incantevoli laghetti alpini nel tratto che aggira il monte Arnese / Hornischegg sul versante austriaco e prosegue verso la cima di Pontegrotta / Hollbrucker Spitze. In questo tratto un caratteristico passaggio sotto ad una roccia sporgente che sembra essere stata messa lì di proposito fa proprio da galleria al sentiero! Dopo un pò di sano portage, il trail prosegue nel tratto più complicato dell’intera traversata. Qui inizia il bello, oppure il complicato, dipende dai punti di vista.

Il cosiddetto Demut passage aggira il versante sud ovest della montagna, in una sorta di cengia a mezzacosta, l’attenzione è altissima perché è vietato sbagliare. La soddisfazione è immensa dopo aver superato questo punto chiave, infatti abbiamo l’adrenalina a mille! Raggiungiamo fra le prime nebbie e un vento che inizia a soffiare abbastanza forte, la sella di Nemes. Proseguiamo scendendo verso il monte Rosso / Roteck spitze, ben presto si abbandona il sentiero principale seguendo i bollini verdi fluo dello Stoneman; per fortuna ci sono loro ad indicarci la strada vista la fitta nebbia che ci circonda. Proseguiamo una lunghissima traversata che aggira una conca prativa, da dove in basso scorgiamo una piccola struttura che scopriremo dopo sia la Hirtenhütte. La nebbia si infittisce e con la pioggia giunge a farci visita, una visita molo sgradita, ancor di più con qualche tuono in lontananza, infatti un po’ preoccupati acceleriamo la pedalata!

Finalmente arriviamo al passo Silvella tiriamo un respiro di sollievo perché il maltempo sembra attenuarsi nonostante non ci sia concesso di gustare il panorama. Un ultimo sforzo nello spingere le bici sul tratto sconnesso ai piedi del Col Quaternà, qui avevamo in programma di salire fino in vetta lasciando le bici e proseguendo a piedi (bike & hike) ma il tutto è rimandato alla prossima occasione; perché ci sarà una prossima occasione!

Incrociamo anche le tabelle della Pedalonga, famosissima gara marathon che si svolge in Comelico, tutti gli anni, per il 2021 è in programma proprio domenica prossima (1 agosto 2021) e quindi tutto è ben curato e tabellato. La discesa da qui lungo l’infinita Costa della Spina è un qualcosa di indescrivibile sia per i panorami ma anche per la velocità con cui scendiamo, visto che il terreno permette di mollare totalmente i freni e raggiungere anche i 60 km/h così, in breve ci ritroviamo sotto la chiesa di San Leonardo, proprio sul balcone panoramico più bello del Comelico sopra il paese di Casamazzagno. Stanchissimi ma felicissimi di aver portato a termine questa traversata ricca di soddisfazioni, perché, è andato tutto bene. Quello che abbiamo vissuto fra paesaggi mozzafiato, l’adrenalina del Demunt passage, mettiamoci anche anche la pioggia e il vento, il freddo, la nebbia…tutto ciò ha reso questo giro EPICO!

Quest’avventura perché di questo si tratta, è consigliata a chi veramente ha molto allenamento e un’ ottima padronanza della propria bici su tutti i terreni, non è per tutti

Vuoi sapere come partecipare? Leggi il regolamento a questo link: www.mtbtech.it/2022/08/racconta-le-tue-vacanze-in-mtb-e-vinci-premi

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