Lapierre Zesty AM CF 7.9 2023
Il brand francese torna a sorprendere. Tra le novità 2023 più interessanti in ambito all mountain c’è sicuramente la nuova Zesty, la Mtb polivalente per eccellenza della gamma Lapierre: 150 mm di escursione anteriore e posteriore e ruote da 29″ che permettono di fare pressoché tutto accontentando sia l’escursionista che vuole guadagnarsi un rifugio in tranquillità per poi scendere in sicurezza a valle e sia chi ha un approccio più race-oriented e magari vuole fare il tempo in discesa. Sicuramente, una delle bici più apprezzate di LaPierre, basata sullo stesso telaio in carbonio dell’enduro Spicy.
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Com’è fatta la Lapierre Zesty AM
Il modello in oggetto, prima della top di gamma 8.9, viene proposto a un prezzo al pubblico 4.899 euro IVA inclusa, che considerato il montaggio di alto livello è decisamente interessante. Partendo dal telaio della Lapierre Zesty interamente in carbonio. Nella lavorazione Lapierre utilizza 4 tipi di fibra di carbonio, dal più flessibile al più rigido. In questo modo, utilizzando diverse fibre, gli ingegneri possono conferire più resistenza o rigidità nelle zone sottoposte a maggiori sollecitazioni come ad esempio i foderi del carro o lo snodo sterzo.
Sul fronte geometria il modello 2023 si è compattato, conformandosi ai moderni dettami della mtb: nonostante la ruotone da 29 i foderi orizzontali sono estremamente corti, permettendo un retrotreno più compatto e dinamico nei cambi di direzione. Rispetto al modello 2022 l’angolo sella si è ristretto, riducendo di mezzo grado l’inclinazione che ora è di 74,5° unito a un orizzonte virtuale di 636 mm in taglia L, che garantisce una posizione confortevole in salita e, con un reach di 465 mm, una posizione centrata ed equilibrata in discesa. Anche l’angolo di sterzo si è ridotto a 65° (dai 66 del precedente modello), un valore che con ruote da 29″ pollici permette una posizione di guida sicura anche sul ripido e garantisce comunque una buona manovrabilità in curva.
Il montaggio della Zesty AM CF 7.9 2023
La nuova proposta AM in allestimento 7.9 è montata Fox, con l’ammortizzatore Fox Float DPS Performance Float e la nuova forcella Fox Performance 36 Float. Il contatto a terra è assicurato dai copertoni Maxxis, davanti un ASSEGAI 3C MaxxTerra 2.50 e dietro il Minion DHR Wide Trail da 2.4. Di casa Lapierre è il reggisella da 130mm (in taglia M-L) JD dropper “Rad travel adjust” con diametro 31,6mm e la sella Lapierre Crmo by Velo.
Il manubrio è un Lapierre in alluminio 6061DB, larghezza di 760mm e diametro 31,8 mm con rise differenziato per taglia (di 30 mm in taglia L/XL). L’attacco manubrio è un Lapierre Full CNC in alluminio, 0°, L: 40mm (S), 45mm (M), 50mm (L/XL). Le manopole sono Lapierre “Fit” grips a lunghezza differenziata.
La trasmissione è SDRAM SX Eagle, 12 velocità con pacco pignoni 11-50 e guarnitura Gx Lunar Eagle con corona anteriore 32T con pedivelle di lunghezze differenziate a seconda delle taglie, con dimensione 170 mm in taglia L/XL.
Le taglie disponibili sono S, M, L, XL ed il peso dichiarato è di 14 chilogrammi con camere d’aria e senza pedali. Nell’attesa di poterne testare una, possiamo dire che si tratta di una bici molto curata e che promette prestazioni di tutto rispetto, proposta d un prezzo di listino al pubblico davvero interessante.
Lapierre: filosofia costruttiva da leader
Lapierre, leader nelle vendite delle MTB nel mercato francese, è un brand che da sempre investe molto nella ricerca, con un occhio di riguardo all’affidabilità e alla sicurezza dei suoi mezzi. A Digione i controlli qualità sono effettuati in maniera scrupolosa e le bici di alta gamma sono assemblate manualmente: ciascun operatore, a lavoro terminato, firma un documento che verrà allegato ad ogni bici. D’altronde Lapierre definisce le sue MTB a prova di Pro, grazie alla certificazione “sul campo” della qualità dei telai di alta gamma grazie ai corridori del Team FDJ, ai piloti del Lapierre Gravity Republic e da Nicolas Vouilloz, dieci volte campione del mondo di downhill.
Per ulteriori informazioni potete andare a visitare il sito www.lapierrebikes.com.
Testo: Marco Trabucchi
Foto: Lapierre
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