Visita a Flyer, azienda produttrice di ebike dal 1995
Vi siete mai chiesti come sono nate le ebike? Sicuramente sì, ma non è facilissimo da immaginare finché non si vedono dal vivo gli step dello sviluppo che c’è stato.
Noi abbiamo avuto la possibilità di andare direttamente nella sede svizzera del brand FLYER, azienda che per prima ha creduto nello sviluppo di biciclette elettriche iniziando lo sviluppo…nel 1995!
Assieme al distributore italiano Tribe Distribution siamo stati a Huttwil, nel cuore della Svizzera, un paesino per lo più di allevatori e agricoltori, in territorio collinare, panoramico, con le Alpi che fanno da cornice, un clima sereno, preciso e ordinato, proprio come ci si immagina debba essere in Svizzera.
La nascita di Flyer
Era il 1993 quando, per facilitare il collinare tragitto casa-lavoro, Philip Kohlbrenner creò la Bufalo Rosso, la prima ebike in assoluto. Progetto rudimentale rispetto alle odierne ebike, era infatti caratterizzata da un normalissimo telaio in acciaio con l’aggiunta di un motore di un tergicristalli e una batteria a 12V da auto fissata nel triangolo principale del telaio stesso.
La gente iniziò ad interessarsi a questo tipo di progetto ed ebbe così inizio la storia di FLYER.
Si susseguirono diverse evoluzioni della ebike Flyer, la FLYER CLASSIC prodotta dal ’95 al ’99, la FLYER F-Serie introdotta nel 2000 che diede il via alla collaborazione tra Flyer e Panasonic, ma è con il modello successivo, la FLYER C-Serie, che l’azienda svizzera riuscì a sfondare il mercato.
Presentata nel 2003, la C-Serie era un’ebike comoda, senza tubo orizzontale e dalle linee più eleganti. Ne seguì una vendita caratterizzata da grandi numeri e rivolta ad un vasto pubblico, soprattutto di ultracinquantenni.
Oggigiorno l’evoluzione ha portato a design e a soluzioni tecniche molto avanzate, permettendo la costruzione di ebike di alta gamma coperte da ben 10 anni di garanzia sul telaio.
A Huttwil è presente uno showroom dove chiunque può vedere e provare i vari modelli di ebike, sia urban che mountain bike, oltre ad avere un supporto per tutte le domande e le informazioni del caso. La filosofia di Flyer è proprio quella di far provare le bici prima di procedere all’acquisto. Per venire in contro al mercato italiano, il distributore Tribe Distribution adotta lo stesso modus operandi proponendo le biciclette Flyer in test durante i maggiori eventi di settore italiani.
La produzione
Sebbene ci siano 3 filiali, in Belgio, Germania ed Austria, tutta la produzione delle ebike Flyer si sviluppa nel headquarter di Huttwil attraverso processi di montaggio manuali per garantire la massima qualità del prodotto. Vengono montate circa 300 biciclette al giorno, per un totale di circa 50000 unità annuali, per essere vendute esclusivamente tramite negozianti in tutta Europa.
I test al banco vengono effettuati direttamente in azienda, sono presenti dei banchi prova dove i modelli vengono stressati e provati per garantire la resistenza e studiarne l’usura, con il costante obiettivo di evolvere e migliorare il prodotto.
La produzione si sviluppa in moderni processi di assemblaggio nella sede centrale di Huttwil dove sono presenti due catene di montaggio di diverse tipologie. La prima isola produttiva è una catena con 21 biciclette che rimangono stazionarie e circa una decina di operatori che installano i componenti fino a bici completa. La seconda isola, più moderna, è di tipo “a flusso” ed è caratterizzata da una rotaia alla quale sono fissate le biciclette attraverso dei bracci dotati di ruote, quindi gli operatori una volta installato il componente spingono avanti la bicicletta alla postazione successiva, dove un altro operatore prosegue il montaggio e così fino alla fine. Nell’ultima stazione un tecnico verifica la centralina attraverso un computer, e la programma.
Il mercato Flyer si sviluppa per lo più nel nord Europa essendo un vero e proprio esempio di antonomasia, diventando cioè il nome con cui gli utilizzatori identificano le biciclette a pedalata assistita. Basti pensare che il 98% delle ebike esportate in Olanda sono urban mentre solo il rimanente 2% sono mountain bike. La situazione in Italia vede il trend di Flyer in forte aumento, sebbene la richiesta sia completamente diversa rispetto al resto d’Europa, con circa l’80% di mountain bike e solamente il 20% di urban e trekking.
Una curiosità molto particolare? Il tetto della sede Flyer è formato da una distesa di pannelli solari atti a caricare le batterie nuove che poi andranno montate sulle biciclette. Un gesto eco-friendly che descrive ancora meglio la filosofia della svizzera Flyer.
Mountainbike Flyer
Il motivo del successo di Flyer? L’abbiamo chiesto direttamente a Christian Muller, CSO di Flyer, il quale ci ha chiaramente spiegato che la forza è l’assecondare le richieste dei clienti, offrendo prodotti dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, garanzie estese (10 anni sui telai e dai 3 ai 5 anni su motori e display), soluzioni innovative e una vasta gamma di montaggi.
L’offerta Flyer per quanto riguarda le mountain bike comprende sia front che fullsuspended, motorizzate Bosch e dotate di telaio in alluminio.
Una caratteristica importantissima, e quasi inedita, è la forma del telaio con la tubazione diagonale chiusa che permette un incremento di rigidità avvertibile durante la guida in termini di performance e precisione di guida.
Parlando delle motorizzazioni vi abbiamo citato il marchio Bosch, l’attuale più famoso produttore di soluzioni per ebike, una scelta che Flyer ha fatto allestendo tutte le attuali mountain bike con questo motore. Prossimamente sarà a disposizione anche una nuova motorizzazione Panasonic, che abbiamo visto montata su una Uproc4, ma sarà disponibile in Italia non prima del prossimo autunno.
Curiosi di conoscere da vicino le mountain bike Flyer? Rimanete sintonizzati su MTBTECH!
Sito Flyer: www.flyer-bikes.com
Sito distributore italiano: www.tribedistribution.com
Testo, foto e video: Matteo Pedrech
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