Test casco TroyLee Design Stage

Nelle nostre mani anche oggi ci troviamo ad avere il piacere di testare un prodotto di alta fascia con doti, qualità e caratteristiche al top mirate a soddisfare le sempre più esigenti e raffinate richieste di mercato. Parliamo del casco da enduro STAGE della californiana Troy Lee Design. Ma facciamo una piccola premessa per conoscere questa realtà che per oltre 30 anni ha personalizzato i caschi dei piloti più veloci al mondo, in tutto il mondo.

Da qualche anno grazie ad una buona espansione aziendale la TLD è diventata una realtà impegnata nella realizzazione di una linea completa di caschi, abbigliamento e protezioni di alta gamma per motociclismo e ciclismo fuoristrada. Le grafiche di Troy Lee Design sono da sempre particolarmente curate negli accostamenti cromatici con l’uso di vernici e colori, trattamenti opachi e lucidi che rendono particolari e graficamente molto accattivanti tutti i loro caschi. E mentre questa ricerca nel design e l’attenta qualità progettuale e costruttiva si uniscono, si ottiene un prodotto esclusivo e di indubbia qualità non solo visiva ma di ricca sostanza e contenuti tecnici.

COM’È FATTO

La calotta esterna del TROYLEE STAGE è in POLYLITE (materiale composito in resina) con rinforzo in fibra. La struttura interna è invece in DUAL DENSITY EPS (materiale stampato) per l’assorbimento dell’energia in caso di impatti ad alta e a bassa velocità.
Ad aerare la nostra testa ci sono ben 11 prese frontali e 14 uscite di scarico con canalizzazione interna del flusso d’aria per massimizzare il passaggio e il dissipamento del calore.


 
Ad assicurare il casco troviamo il sempre più utilizzato sistema a fibbia magnetica FIDLOCK, rapidissimo e intuitivo,
col quale basta avvicinare le due estremità perché queste si aggancino saldamente. Tanto rapido nell’aggancio, quanto sicuro e comunque agevole nello sgancio, che avviene invece facendo scorrere lateralmente le estremità.
Nel casco in prova troviamo il sistema di protezione MIPS atto a ridurre le forze rotazionali al cranio nel caso di particolari tipologie di impatto.
 

 

 
A rendere confortevole la calzata troviamo all’interno guanciali e fodera X-static in materiale morbido al tatto con ioni d’argento che assicurano una protezione dagli odori e una rapida asciugatura dell’umidità. Il casco include due fodere e guanciali di diverso spessore per una vestibilità adeguata al proprio volto.
La visiera, dallo stile molto aggressivo, si può regolare alzandola o abbassandola di 40mm.
690 sono i grammi di questo gioiello.
 

IL TEST


 
Ho testato questo casco per alcuni mesi tra inverno e primavera e devo ammettere che l’ho trovato molto aerato, rimanendo soddisfatto di tale qualità anche durante l’inizio di questa stagione estiva, in cui ho goduto delle sue peculiarità tecniche durante le calde uscite allmountain/enduro per le quali il casco è stato concepito.
 

 
Lo Stage è concepito appunto per essere indossato, oltre che in discesa, anche in salita, e tenendo conto che in quest’ultima in particolare si suda, un’abbondante aerazione e una veloce dissipazione del calore sono senz’altro fondamentali.
Per la discesa invece la sicurezza è affidata, oltre che al sistema MIPS, alla calotta e alla mentoniera (non asportabile) che proteggono completamente anche la nuca e la mandibola.
 

 
Il suo peso molto basso aiuta la nostra testa a sopportarlo egregiamente nei lunghi trasferimenti e nelle sollecitazioni discesistiche, senza rimpiangere il peso di un casco open face classico, in quanto la calzata è minimalista grazie alla conformazione delle superfici di contatto tra le imbottiture e la testa.
 

 
Se parliamo di comfort di certo lo Stage non è ai livelli di un casco full face da downhill in cui solitamente troviamo imbottiture più ampie e più consistenti, ma i materiali delle imbottiture sono di qualità e garantiscono comunque un buon comfort generale.
Essendo ampia, la parte frontale può ospitare agevolmente una maschera, che una volta indossata non crea alcun problema di oscillazioni o di aggiustamenti. Molti caschi e maschere non sono così compatibili fra loro, per forme, vestibilità o ingombri e può capitare che una volta indossati entrambi qualcosa non vada più bene, come ad esempio la maschera che aderisce troppo o troppo poco al viso, o che si debba aggiustare la posizione del casco perché la parte superiore della maschera si appoggia alla parte superiore frontale del casco oppure non vi è abbastanza spazio per tenerla sollevata al di sotto del frontino, o ancora che l’elastico scivoli dalla parte posteriore del casco… Insomma tutte variabili che fanno la differenza a fine test e ovviamente decretano se un prodotto soddisfa o meno le nostre esigenze.
 

 
Molto apprezzato è il fatto che nella confezione ci siano in dotazione guanciali e cuscinetti di diverso spessore per una migliore vestibilità. La loro rimozione e applicazione è molto rapida e intuitiva grazie a delle semplici clip. E semplici sono pure le fasi di smontaggio degli interni per il loro lavaggio e/o sostituzione.
 

CONCLUSIONI


 
Lo Stage si colloca sicuramente nella top 10 dei prodotti dal punto di vista della sicurezza e qualità dei materiali che soddisfano appieno le esigenze mirate dei rider, enduristi in primis.
Non si può negare il fatto che Troy Lee Design non lasci nulla al caso, e già solo avendo in mano e usando i loro prodotti si può da subito capire a cosa ci riferiamo. Avere nel proprio ‘guardaroba’ certi oggetti di questo spessore qualitativo a me personalmente rende felice perché mi aiuta a dare ancora più senso alle mie uscite che pretendo siano sicure e cucite attorno a me.
 
Prezzo di listino: 329.99€
 
 
Cosa non ci è piaciuto:
Prezzo importante
Cosa ci è piaciuto:
Grafiche stupende
Qualità dei materiali molto elevata
Buon comfort, anche nelle giornate molto calde

 
Link al sito Troy Lee Design: www.troyleedesigns.com
Link al sito dell’importatore Athena: www.athena.eu
 
 
Testo e Foto: Andrea Brunato
 
Seguici, metti MI PIACE alla pagina Facebook MTBTECH.IT –> facebook.com/mtbtech.it

Share