Primo contatto con la Scott Genius eRide 910

Anche quest’anno non potevamo farci sfuggire l’appuntamento con l’Italian Bike Test, abbiamo sfruttato la tappa del centro Italia a Formello (RM) dove conosciamo molto bene i percorsi e li riteniamo perfetti per svolgere un primo contatto con qualche novità del 2020.

Questa volta dopo aver visionato i vari brand presenti all’evento abbiamo deciso di concentrarci su questa novità, ovvero la nuova SCOTT Genius eRide 910, una 29 pollici con la possibilità di montare le 27,5 plus, 150 millimetri di escursione sia all’anteriore che al posteriore, ma soprattutto motorizzata con il nuovissimo motore Bosch Performance CX.

Entriamo più nel dettaglio scoprendo le caratteristiche principali di questa nuova e-bike:

  • Telaio completamente in lega di alluminio Genius eRIDE con una batteria integrata da 625Wh.
  • Forcella FOX 36 150 mm Rhythm AirGrip 3.
  • Ammortizzatore posteriore FOX NUDE T EVOL Trunnion con 3 modalita: Lockout, Traction Control, e Descend con un interasse di 185x55mm.
  • Motore Bosch performance CX
  • Batteria da 625Wh con la possibilità di montare una seconda batteria da 500Wh per arrivare a 1115Wh.
  • Deragliatore Sram Eagle Gx 12v con manettino Sram NX Eagle 12v.
  • Ruote Syncros X-30S / 32H / 30mm / Sleeve Joint Tubeless ready 29 pollici.
  • Freni Shimano BR-MT520 4 Piston Disc203mm CL rotor F&RF: SM-RT64 / R: RT-EM600.
  • Sistema SCOTT TwinLoc Suspension System con 3 modalità, front and rear / integ. Gripclamp.

La giornata era ottima e le condizioni del terreno erano eccellenti. Appena arrivati allo stand la nostra SCOTT Genius eRide taglia L (io sono alto 1,80) era pronta, giusto il tempo di regolare il sag anteriore e posteriore, le pressioni delle ruote e sono partito, senza tralasciare le piccole regolazioni come la distanza tra manopola e leve dei freni.
 

 
Via si parte! Prima di entrare nel bosco in cui si trovavano i percorsi per il test ho dovuto affrontare circa 3 km di asfalto in leggera salita; quale occasione migliore per provare subito il sistema TwinLoc in modalità Lockout?
Fin da subito è risultato veramente efficiente, perché grazie al suo unico comando possiamo bloccare sia la sospensione posteriore che quella anteriore direttamente dal manubrio, le sospensioni si bloccano notevolmente escludendo praticamente del tutto la sensazione di “bobbing”. In questa occasione abbiamo provato anche le prime due modalità di assistenza del nuovo Bosch Performance CX: Eco e Tour.
 

 
Avendo provato diverse volte il vecchio motore abbiamo notato subito dei grandi cambiamenti, soprattutto in fase di spinta: è veramente notevole la progressione della potenza erogata, ovviamente tra le due modalità la potenza varia, ma l’erogazione e la sensibilità del motore restano sempre uguali.
 

 
Concluso questo tratto entro all’interno della “macchia” dove mi trovo ad affrontare le prime salite con tratti anche tecnici per via del loro terreno smosso, equi inizia il divertimento: passo in modalità EMTB e con il sistema Twinloc settato in Traction Control. È impressionante come il nuovo motore sia veramente progressivo e potente. Come avevamo già notato anche nelle prime due modalità l’aspetto più interessante è la sensibilità che ha nel capire quanta forza viene usata sui pedali prima di erogare la potenza. Infatti su molti tratti smossi è veramente notevole come la ruota non perda mai di trazione e rimanga attaccata al terreno senza farci perdere grip.
 

 
Questa sensazione è dovuta a diversi fattori, non solo al motore, in questo caso infatti parlerei anche del carro lungo 465 millimetri che ha il primo tratto di corsa molto sensibile capace di assorbire i piccoli urti, del piantone sella che in posizione Low misura 74,8 gradi ed un whellbase di 1.258,4 millimetri che ci permette di essere molto centrati sulla eMtb.
 
Una piccola parentesi la dedico anche alla modalità Turbo che ho utilizzato veramente poco ma mi è bastato per capire che anch’essa è stata riadattata rendendola “sfruttabile” in diverse occasioni e non solo in presenza di grossi ostacoli.
 
Arrivato in cima passo alla discesa: ho provato la SCOTT Genius eRide 910 in diversi percorsi, da quello flow a quello più scassato ed il risultato mi ha soddisfatto appieno.
Con 150 millimetri al posteriore e all’anteriore è un’eMTB molto piantata a terra soprattutto sullo scassato, l’angolo sterzo da 65 gradi in modalità Low e la ruota da 29 pollici creano il giusto mix che aiuta molto nel superare gli ostacoli ma soprattutto nel prendere velocità. Purtroppo nei tratti più trialistici i suoi 24kg scarsi si sentono e bisogna essere molto “attivi” nel guidarla ma a mio parere bastano poche uscite per trovare il giusto feeling.
 

 
Passando alle sessioni flow invece ho notato una buona maneggevolezza nei cambi di direzione, sebbene sia necessaria una guida attiva per mantenere la velocità: va curato l’ingresso in curva e bisogna abituarsi a caricare l’anteriore altrimenti si perde molto in reattività, ovviamente stiamo parlando di una eBike da 23,35 kg (dichiarati da Scott) quindi tali aspetti vanno messi in conto.
 

 
Questi sono gli aspetti che più mi hanno colpito. Ovviamente ho avuto modo di testarla per poco ma una prova più approfondita sarebbe molto interessante soprattutto per capire altri aspetti, come la durata della batteria ed il Twinloc (che ci ha veramente sorpreso) che cambia l’assetto e variale geometrie, inoltre la possibilità di montare anche le ruote da 27,5 pollici.
 

 
Scott, con la Genius eRide ha realizzato un ottimo prodotto con diversi aspetti molto interessanti e altamente tecnici, apprezzabili appieno da chi ha già una certa esperienza in ambito eMTB. Speriamo quindi di avere modo di realizzare un test più approfondito in futuro per scoprire meglio questa nuova generazione di eBike di casa Scott, veramente molto interessante.
 
 
Testo e Foto: Carlo De Santis
 
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