Da qualche anno a questa parte, un buon numero di turisti italiani è solito frequentare le coste e le isole della Croazia. Paradiso per gli amanti del mare, con un po’ di curiosità e voglia di esplorare può diventare teatro di affascinanti pedalate in mountain bike.
Spesso capita di vedere bikers che, alla vista delle alture ricoperte dalla macchia mediterranea o dei single track che corrono nelle pinete lungo il mare, si rammaricano di non aver con loro la propria bici, front o full che sia.
Una delle mete più vicine è Lussino, un isola ubicata nella parte meridionale dell’arcipelago del Quarnero ben collegata alla costa da una linea di traghetti di frequente passaggio.
L’isola è percorsa da un’unica strada carrozzabile che l’attraversa in tutta la sua lunghezza, con alcune brevi deviazioni laterali che conducono al mare.
Principali centri dell’isola sono i paesi di Lussinpiccolo e Lussingrande che, a dispetto del nome, sono l’abitato, rispettivamente, più grande e più piccolo.
I due centri sono molto vicini fra loro e collegati anche tramite una comoda pista ciclo pedonale che corre in una pineta sul lungomare.
Proprio a Lussingrande si trova la sede di King Adventures Losinj Sports www.losinj-sports.com dove si trova David, esperto conoscitore dei trail dell’isola, che oltre al noleggio di biciclette offre preziosi consigli sugli itinerari da seguire, proponendosi anche come bike tour operator.
Le escursioni che si possono fare spaziano dalla salita alla cima del Televrin in pieno all-mountain style alla discesa a rotta di collo della Dh Napoleon passando per le pedalate familiari sulla ciclabile che collega i due Lussino.
Il Televrin è la cima più alta (quota 588 m. slm.) del monte Osorsica.
E’ la prima montagna dell’isola ad aver attirato l’attenzione dei turisti, primi fra tutti i membri della famiglia reale asburgica alla fine del 1800.
La cima si può raggiungere partendo da Nerezine, piccolo centro sulla costa orientale, o da Osor, primo paese dell’isola.
Preferibilmente è meglio percorrere i 10 chilometri di salita che separano dalla vetta partendo da quest’ultimo, imboccando la strada sterrata che prende avvio dal campeggio.
L’asfalto lascia subito spazio allo sterrato tipico delle carrarecce croate: terra battuta con molti sassi; un terreno tutt’altro che compatto che potremmo definire alla maniera anglofona “dirt”.
La traccia sale larga e con pendenza moderata lungo il fianco della montagna fino al rifugio Osorsica (quota 300 mslm) da cui si può iniziare ad apprezzare il panorama sottostante che spazia sulla vicina isola di Cherso e sulle coste della terraferma.
La sterrata, che scorre sotto la dorsale est del Televrina, termina dopo qualche chilometro (30 minuti circa) in uno spiazzo dal quale è visibile la chiesa di S. Nicola (quota 557 mslm) che necessita di un ulteriore sforzo per essere raggiunta. Infatti la carrareccia si trasforma in sentiero che, per la sua conformazione, costringe a del “portage”. Bici in spalla e via, 5 minuti di discesa a tratti pedalabile e 10 di salita, in sella solo per chi dotato di doti trialistiche, e si giunge sul punto panoramico più bello delle isole del Quarnero.
Da qui è possibile vedere tutta l’isola di Lussino e nelle giornate migliori, in lontananza, si riescono a scorgere le coste di Marche e Romagna dalla parte opposta dell’Adriatico.
In realtà, se lo scopo dell’escursione è raggiungere il punto altimetrico più alto dell’isola, allora lo sforzo non è ancora concluso. Per giungere alla cima prefissata, quella del Televrina, occorre tornare alla sterrata percorsa poco prima e seguire le indicazioni per la cima dipinte sui sassi a bordo sentiero.
In poco più di 25 minuti di cammino (la percentuale di ciclabilità è molto bassa) si tocca quota 588m.
La discesa dalla cima dura circa 45 minuti, alternando tratti a piedi e tratti in bicicletta. Occorre prestare attenzione nei punti più esposti attrezzati con cavi metallici. Appena il rifugio Osorsica torna ad essere visibile la ciclabilità è totale e in meno di 20 minuti si torna al livello del mare, anche se una sosta in rifugio per una buona birra locale è d’obbligo.
Anche la zona più turistica dell’isola, quella di Lussingrande e Lussinpiccolo, presenta interessanti possibilità di escursione in bicicletta, pur se meno impegnative dal punto di vista altimetrico ma non del divertimento.
Tutto ruota attorno alla dorsale che parte da Lussinpiccolo e termina a Mrtvaska coincidendo con il termine dell’isola. Si trovano varie cime collegate da una strada di asfalto da cui partono verso il mare numerosi single track.
Punto panoramico più interessante dell’altura è sicuramente la vecchia chiesetta della cima Sv. Ivan da cui si può apprezzare il fascino particolare di Lussingrande.
La salita può avvenire da più strade. Chi ama pedalare tranquillamente su asfalto sceglie la strada che dal paese di Lussinpiccolo sale seguendo le indicazioni per il monte Calvarja. Per i più avventurosi invece, l’uscita comincia dal piccolo porto di Lussingrande e continua lungo i vicoli che portano al limitare del paese dove, dalla chiesetta di Sv. Nikola, la strada diventa un sentiero.
Come spesso succede su questi terreni molto rotti e sassosi, siamo noi a trasportare la bici e non lei che porta noi. Ma bastano poche decine di minuti di cammino immersi in una splendida pineta per arrivare sulla sommità della collina. Da questo punto possiamo scegliere varie discese.
La più turistica e tranquilla conduce alla spiaggia sabbiosa di Cikat;
Si deve prima scendere lungo la strada asfaltata che porta a Lussingrande passando per Calvarja, proseguire per un comodo sentiero che porta alla baia di Cuanguski e poi percorrere la ciclabile sul lungomare.
Chi volesse invece cimentarsi in qualcosa di più adrenalinico, c’è la possibilità di provare il tracciato da downhill delle edizioni 2013 e 2014 del Campionato Nazionale croato, il Dh Napoleon Trail.
Questa traccia, che prende avvio dalla collina di Sv. Ivan e continua su quella di Calvarja, corre all’inizio a lato della strada su un veloce sentiero di ghiaia e terreno roccioso. In breve ci si butta verso Lussinpiccolo; la pendenza aumenta, il fondo diventa prevalentemente roccioso, scalinato e con sezioni ricche di sassi mossi, terrapieni e compressioni.
Gli amanti dei salti ne troveranno sia di naturali sia di artificiali lungo questo sentiero che dopo 1,7 chilometri circa, percorrendo anche un tratto urbano, termina nel porto del paese. Buona parte del percorso corre nel bosco Podjavori, ex residenza invernale degli Asburgo, che per la presenza di numerosi sentieri meno impegnativi, ben si presta a pedalate più tranquille.
Esiste un’altra alternativa per scendere dalla collina di Calvarja fino al mare, ed è tramite un sentiero che racchiude in se svariate caratteristiche.
Tratti rocciosi in pendenza, qualche curva tecnica,
dei bei rettilinei da rilanciare su un morbido fondo di aghi di pino, e anche qualche breve salita.
Concludere con una sequenza di piccoli drop è la ciliegina sulla torta che offre questo trail.
La presenza di questi sentieri, e di molti altri ancora da scoprire, può essere un piacevole diversivo alle splendide spiagge per tutti quei biker che decidono di passare qualche periodo in Croazia.
Testo e foto di Massimiliano Misdaris (ASD Maglia Nera – asdmaglianera@gmail.com)