Blevins e Frei nella storia: il primo Short Track Mondiale regala spettacolo in Val di Sole
Con un ultimo giro da cardiopalma, l’americano e l’elvetica si sono aggiudicati le prime maglie iridate nella storia di questa disciplina. Francia sugli scudi nel Cross Country Junior: medaglie d’oro per Boichis e Burquier. La Junior Sara Cortinovis fa felice l’Italia: è bronzo in Val di Sole.
C’è un motivo se lo Short Track ha impiegato appena quattro stagioni per conquistare il cuore degli appassionati e agli UCI Mountain Bike World Championships in Val di Sole, per la prima volta, la sua ribalta iridata: impossibile resistere a una gara di appena 20 minuti, vissuta tutta a pedale affondato, e capace di prendere ogni pronostico e buttarlo nel cestino.
Quella di Giovedì 26 Agosto in Val di Sole è stata la prima volta dello Short Track nel programma dei mondiali, e certamente non sarà l’ultima. Troppo grande la ribalta offerta dagli atleti sui 950 metri dell’anello disegnato da Grandi Eventi Val di Sole, costellato di passaggi tecnici, gobbe e ripidi saliscendi, per poterlo archiviare come un esperimento ben riuscito, troppo importanti le prove offerte da Christopher Blevins (USA) e Sina Frei (Svizzera) per scrivere il proprio nome per primi su un albo d’oro nuovo di zecca. Non capita tutti i giorni.
La mattinata dedicata al Cross Country per le categorie Juniores aveva regalato nuovi sorrisi alla Francia, che a quello del Team Relay ha raggiunto i due ori di Adrien Boichis e Line Burquier, e anche la prima bella soddisfazione ai colori italiani. Il merito è della bergamasca Sara Cortinovis, classe 2003, che ha coronato una stagione ad altissimi livelli con un bronzo iridato che avrebbe potuto trasformarsi in un argento, appena qualche centimetro più in là.
IL CAPOLAVORO DEL MUSICISTA: BLEVINS VINCE DAVANTI AD AVANCINI
Chi frequenta l’ambiente della Mountain Bike conosce Christopher Blevins come un simpatico ragazzone americano di 23 anni di Durango, Colorado, con un bel carattere e una grande passione oltre alla mountain bike. La sua musica, infatti, non si limita ad allietare i ritiri del Team Trinity Racing, ma è disponibile su Spotify per chiunque abbia voglia di ascoltarla.
Il suo capolavoro, però, Blevins lo ha tirato fuori in Val di Sole, trovando il ritmo perfetto nell’ultimo giro e infilandosi nello spazio di una corda di chitarra nell’ultima curva per lanciarsi nello sprint che gli ha regalato il Campionato del Mondo, il primo per gli Stati Uniti nella MTB nella categoria Elite dal successo di John Tomac nel 1991, 20 anni fa, sempre in Italia, a il Ciocco.
“Sono un po’ sorpreso ma è stata una corsa incredibile, ha detto Blevins. – “Sono cresciuto gareggiando in competizioni brevi. Non avevo idea di quante chance avessi, ma sono rimasto tranquillo e aspettato il finale. Volevamo questa medaglia da molto tempo. Sono arrivato a questo Mondiale con il desiderio di renderlo unico e divertente”.
Blevins si è lasciato alle spalle Henrique Avancini (Brasile), argento, il sorprendente tedesco Maximilian Brandl, bronzo, e tutti i pronostici della vigilia, che pure lasciavano spazio agli esiti più diversi.
Uno dei papabili era proprio il brasiliano Avancini, sulla carta adattissimo alle prove sulla breve distanza, ma reduce da un periodo poco brillante sul piano sportivo e personale. L’argento di Daolasa non può soddisfarlo, ma la dimostrazione di forza dello short track ci ha restituito un probabile protagonista anche per il Cross Country di Sabato.
Dopo i primi tre giri a ranghi pressoché compatti, il ceco Ondrej Cink ha operato il primo vero cambio di passo nella quarta giornata, disintegrando il plotone al comando e lasciando sei atleti in lotta per il titolo: lo stesso Cink, Avancini, Hatherly (Sudafrica), Brandl, Blevins ed il lettone Blums.
Nel penultimo giro, un attacco di Brandl nel tratto più duro del percorso sembrava aver risolto la contesa: difficile ricucire i sette secondi di vantaggio sugli inseguitori al penultimo passaggio sul traguardo.
È stato proprio l’orgoglio di Avancini, invece, a riportare il brasiliano e Blevins sul tedesco, riaprendo i giochi fra sorpassi e controsorpassi fino agli ultimi metri. Dove Blevins, unico fra i primi ad aver scelto una bici hard-tail, ha trovato quel qualcosa in più proprio sulla retta conclusiva. Quarta piazza per Cink, nono e decimo i primi due azzurri, Gioele Bertolini e Daniele Braidot. 14° Nadir Colledani, 18° Gerhard Kerschbaumer.
SINA FREI LA SPUNTA AL FOTOFINISH SU EVIE RICHARDS
Se possibile, la gara di Short Track femminile ha offerto uno spettacolo ancora maggiore: tutte le protagoniste più attese hanno risposto presente nei momenti che contano e per avere la meglio serviva un numero d’alta scuola.
Proprio quello che è riuscito a Sina Frei, la svizzera argento olimpico poche settimane fa, che oggi è riuscita a mettersi al collo la medaglia più preziosa. Al termine di una vera e propria gara ad eliminazione, alla quale erano sfuggite le sole Frei, Jolanda Neff e Linda Indergand (Svizzera), Evie Richards (Gran Bretagna) e Rebecca McConnell (Australia), la 24enne del cantone di Zurigo ha indovinato l’attacco vincente nell’ultima tornata, infilandosi in un angolo stretto prima del tratto più impegnativo del tracciato.
“All’inizio della gara sono rimasta un po’ inattesa – ha detto Sina Frei. – Nell’ultimo giro ho rotto gli indugi anche se non ero sicura di farcela. Sono stata molto felice di vincere la volata con Evi (Richards)”.
Frei ha sfruttato le sue doti di scalatrice per aprire un piccolo ma importante gap, mentre alle sue spalle una generosissima Evie Richards (“ho speso troppo nei primi giri, come al solito,” ammetterà in conferenza stampa) si lanciava in un inseguimento a perdifiato fino al riaggancio avvenuto proprio all’ultima curva. La britannica ha tentato di uscire dalla svizzera lanciata in volata, ma la sua rimonta si è fermata a pochi centimetri dalla medaglia d’oro. Medaglia di bronzo per Pauline Ferrand-Prevot, la cui accelerazione nel penultimo giro non è riuscita a creare distanza fra sé e le rivali.
Nona la prima delle italiane, Greta Seiwald. Dodicesima Eva Lechner, autrice in precedenza di un avvio in testa. Una caduta ha invece costretto al ritiro Chiara Teocchi.
XCO UOMINI JR: BOICHIS VINCE DA PADRONE
Era il grande favorito della vigilia e non ha disatteso le attese: Adrien Boichis ha conquistato il Campionato del Mondo di Cross Country, categoria Uomini Junior, con una condotta di gara all’attacco. Il giovane transalpino si è lasciato alle spalle il colombiano Camilo Gomez e lo svizzero figlio d’arte Nils Aebersold.
Boichis ha rotto gli indugi nella prima metà di gara dimostrando un’evidente superiorità. In grande spolvero anche nel Team Relay di ieri, il campioncino transalpino ha conquistato la quinta affermazione sul suolo italiano in un 2021 ricco di soddisfazioni.
Oltrepassata metà gara, Boichis ha controllato la coppia formata da Gomez e Aebersold, che nulla hanno potuto, seppur autori di una prova molto consistente conclusa rispettivamente a 1’13” e a 1’21” dal vincitore.
“Non era mia intenzione andare all’attacco nei primi giri, volevo essere paziente e aspettare l’ultimo giro. Però mi sentivo bene e dopo una partenza difficoltosa sono andato all’attacco riuscendo a guadagnare giro dopo giro,” ha dichiarato il francese, già campione nello short track con la squadra francese.
Quarto posto per il Campione Europeo, l’ucraino Oleksandr Hudyma (1’43”), davanti all’americano Brayden Johnson (2’14”). Azzurri mai in lotta per le prime posizioni: il migliore, Yannick Parisi, si è classificato undicesimo. Ventiduesimo Filippo Agostinacchio, trentesimo Matteo Siffredi, trentottesimo Marco Betteo.
XCO DONNE JR: CORTINOVIS DI BRONZO. ORO E ARGENTO FRANCIA
La prima gara di giornata, quella di cross country per la categoria Donne Junior, ha regalato una nuova gioia alla Francia e la prima soddisfazione all’Italia.
Dopo la prestazione opaca offerta nella staffetta a squadre di mercoledì, la bergamasca Sara Cortinovis ha saputo riscattarsi alla grande, centrando una bella medaglia di bronzo dopo aver lottato testa a testa con le fortissime rivali francesi fino agli ultimissimi metri. Per l’Italia è la prima medaglia ai Mondiali di Val di Sole 2021.
Line Burquier ha aggiunto un’altra medaglia d’oro a quella vinta ai recenti Campionati Europei di Novi Sad e a quella conquistata mercoledì nel Team Relay con la sua Francia: è lei la nuova Campionessa del Mondo della categoria Donne Junior. Alle sue spalle, la connazionale Olivia Onesti (+0.05), mentre dietro a Cortinovis (+0.06) ha chiuso al quarto posto l’altra transalpina Tatiana Tournut (+1.10).
Sin dalle prime pedalate, lo spartito della gara è apparso chiaro, con le atlete francesi in caccia del metallo più prezioso, e la sola Sara Cortinovis a interrompere questo monologo. L’azzurra si è battuta contro lo squadrone transalpino, rispondendo puntuale a tutte le accelerazioni delle rivali e provando a sua volta a contrattaccare nei tratti in salita, quelli più adatti alle sue caratteristiche di scalatrice.
“Sono felicissima – ha detto Sara Cortinovis. – Ho provato a vincere, sfruttando i tratti in salita ma purtroppo perdevo qualcosa in discesa rispetto alle francesi. In volata, probabilmente avrei potuto fare qualcosa in più mettendoci un po’ di mestiere, ma sono ugualmente contenta”.
La partenza bruciante di Tatiana Tournut non ha sorpreso le altre favorite, che si sono riportate rapidamente a ruota della transalpina. Nel corso del secondo giro è stata Olivia Onesti a prendere il comando delle operazioni, assieme a Line Burquier – risalita a grande andatura dopo una caduta in feed zone – e a una brillantissima Cortinovis.
Nel terzo e ultimo giro, l’azzurra ha provato a fare la differenza nei tratti più impegnativi, ma la Francia ha fatto valere la superiorità numerica (2 contro 1) conquistando oro e argento, quest’ultimo giocato proprio negli ultimi metri che hanno relegato la Cortinovis al terzo gradino.
Per Sara Cortinovis, bergamasca di Albino, classe 2003, il bronzo iridato è il coronamento di una stagione eccellente, che l’ha vista raccogliere numerosi successi in campo nazionale ed internazionale. Dopo il podio sfumato nel Team Relay di ieri, dalle Donne Junior è arrivato un segnale di speranza per il presente ed il futuro, con altre due azzurre a concludere nella top-10: Noemi Plankensteiner ottava e Sophie Auer nona.
VENERDÌ E-MTB, FOUR-CROSS E QUALIFICHE DOWNHILL
Un’altra giornata intensa attende la Val di Sole domani, venerdì, con altri quattro titoli da assegnare.
Nel pomeriggio, saranno assegnate per la terza volta le maglie iridate della categoria e-MTB, femminile (ore 15.00) e maschile (16.45). In serata, alle 20.45, si rinnova invece l’ormai tradizionale appuntamento con lo spettacolo dei Mondiali di Four-Cross.
La mattinata sarà invece dedicata al Downhill, che oggi ha visto le prime discese di allenamento sulla mitica Black Snake. Domani si farà sul serie, con le qualifiche che ammetteranno i migliori atleti alle attesissime finali di Domenica 29 Agosto.
IL PROGRAMMA IRIDATO
Mercoledì 25 agosto
• 12.30 – Team Relay – Vincitrice: Francia
Giovedì 26 agosto
• 11.30 – Cross Country Donne JR – Vincitrice: Lina Burquier (FRA)
• 13.30 – Cross Country Uomini JR – Vincitore: Adrien Boichis (FRA)
• 17.00 – Short Track Donne – Vincitrice: Sina Frei (SUI)
• 17.45 – Short Track Uomini – Vincitore: Christopher Blevins (USA)
Venerdì 27 agosto
• 15.00 – E-MTB Donne
• 16.45 – E-MTB Uomini
• 20.45 – Four Cross (Donne e Uomini)
Sabato 28 agosto
• 09.00 – Cross Country Donne U23
• 10.45 – Cross Country Uomini U23
• 13.00 – Cross Country Donne Elite
• 15.45 – Cross Country Uomini Elite
Domenica 29 agosto
• 09.25 – Downhill Uomini e Donne JR
• 12.50 – Downhill Donne Elite
• 14.10 – Downhill Uomini Elite
IL MEDAGLIERE
1. Francia (3 oro, 1 argento, 1 bronzo)
2. Stati Uniti (1 oro, 1 argento)
3. Svizzera (1 oro, 1 bronzo)
4. Colombia (1 argento)
4. Brasile (1 argento)
6. Germania (2 bronzo)
7. Italia (1 bronzo)
7. Gran Bretagna (1 bronzo)
-COMUNICATO STAMPA-