Se mettiamo assieme: una pista da mondiale DH, un artigiano italiano produttore di bici, un produttore di ammortizzatori con esperienza derivante dalle F1, WRC, MX ecc, ed un meccanico…tutti assieme a disposizione del pubblico?
Sono stati fortunati coloro che hanno partecipato al BIKE TEST organizzato da DIRTY TRAILS in collaborazione con PEDRONI CYCLES, EXT SHOX, ALPE DEL NEVEGAL e noi di MTBTECH, due giorni per provare le bici Pedroni Lupo e Lion con ammortizzatori Extreme Racing Shox Arma e Storia. Non solo grandi marchi presenti, ma anche campioni di downhill, era presente infatti anche Simone Medici, il giovanissimo atleta che ha fatto parlare di sé per le vittorie nei vari campionati italiani e per i piazzamenti nel campionato europeo e mondiale di DH, molto disponibile a dare suggerimenti sui mezzi tecnici da provare.
Per chi non conosce gli ammortizzatori EXT, vi rimando all’articolo di presentazione a questo link www.mtbtech.it/ext-shox-con-dave-garland-e-franco-fratton
La zona tecnica è stata disposta alla partenza della seggiovia, la famosa pista del NEVEGAL è stata teatro di numerose gare di downhill a livello nazionale ed internazionale negli anni scorsi.
I modelli di bici a disposizione, Lupo e Lion, sono rispettivamente i mezzi da enduro e downhill dell’italianissima Pedroni Cycle, azienda Emiliana capitanata da Michele Pedroni, ormai presente dal lontano 1998 e che si sta sviluppando sempre più in queste discipline conquistando anche posizioni importanti a livello nazionale e internazionale grazie a Simone Medici e ad altri atleti.
RIDING SESSION
Massimiliano di DIRTY TRAILS e Michele di PEDRONI hanno “settato” le bici in base ai riders e poi giù lungo la famosa pietraia del Nevegal e nei sottobosco umidi dalla pioggia caduta i giorni precedenti.
Simone Medici
E abbiamo rubato alcune foto al leone di Simone…!
Curiosi di vedere in un nostro test questi prodotti…? rimante sintonizzati 🙂
Link utili:
DIRTY TRAILS www.facebook.com/pages/Dirty-Trails
PEDRONI CYCLES pedronicycles.com
EXT SHOX extremeshox.com
Testo e foto di Matteo Pedrech
Riders Marco e Giacomo Lodolo