European Meeting IMBA Val di Sole 22
Riformulare la mtb è stato l’ambizioso slogan che padroneggiava in tutta la Val di Sole che nel weekend dal 2 al 4 giugno ha ospitato il meeting europeo di IMBA (international mountain bike association).
IMBA, per chi non lo sapesse, è un’associazione no profit che ha come obiettivo assicurare e sviluppare un accesso sostenibile ai sentieri per i biker integrando la mountain bike con il territorio e le comunità. IMBA nasce negli Stati Uniti nel 1988 e diventa rapidamente un punto di riferimento per il dialogo fra la comunità ciclistica del fuoristrada e gli altri utilizzatori dei sentieri, educando i biker a minimizzare il proprio impatto sull’ambiente, organizzando il mantenimento dei sentieri da parte di volontari e facendo da tramite con gli enti locali e patrocinando lo sviluppo di nuovi progetti. In tutto il mondo questa associazione trova spazio con collaboratori ed enti preposti tutti con lo stesso denominatore comune e statuto.
Non ultimo, IMBA nel suo folto programma associativo si impegna a formare nuovi trail builders (coloro che fisicamente costruiscono e mantengono i percorsi mtb principalmente nei bike park) sia associando volontari che impiegando veri e propri professionisti che, con affinate capacità tecniche e utilizzando materiali e strumenti a basso impatto ambientale, creano percorsi divertenti e di diversi gradi di difficoltà sempre rispettando il territorio a 360 gradi. Altra mission di IMBA è quella di favorire e promuovere le due ruote con l’intento di sviluppare il settore creando opportunità economiche anche nelle zone meno abitate per generare lavoro e inclusione di categorie e persone svantaggiate.
Vista l’ascesa della mtb che sta rivoluzionando molteplici realtà come il settore turistico e quello agonistico a livello globale congiuntamente al trend innescato dalla pandemia, possiamo affermare che stiamo tutti vivendo un presente di crescita del movimento con un gran numero di nuovi utenti e si spera futuri appassionati che necessita di un confronto che vada a sostenere, costruire e bilanciare un futuro sostenibile.
Nelle giornate di meeting erano presenti relatori e testimonials di livello internazionale come: l’ex campionessa mondiale di Dh Manon Carpenter, il presidente di IMBA Europe Thomas Larsen Schmidt e i leader di Dolomiti Paganella Fabio Sacco e di Trentino Val di sole Luca d’Angelo, che si sono espressi per dare molta forza a iniziative per la mtb ed il ciclismo in generale con il reale intento di agire a largo raggio su tutto il territorio creando e sviluppando al meglio sinergie tra enti locali e strutture ricettive per dare vita e seguito alla crescita esponenziale di questo tanto acclamato movimento del ciclismo.
Nello specifico le aree trentine interessate si prodigheranno ancor più nello sviluppo di trail facili per famiglie e giovani appassionati e nell’organizzare eventi di interesse nazionale ed internazionale per il settore agonistico come la downhill, il cross country e il ciclocross, tutte discipline di forte interesse mediatico e capaci di tenere milioni di appassionati incollati alla TV o assiepati lungo i percorsi di gara con un ovvio ritorno economico per tutte le strutture ricettive del territorio.
Alla termine dei tre giorni di meeting tra tavole rotonde dove si sono discusse e messe a confronto tematiche inerenti ai punti chiave della missione di IMBA e dopo aver fatto attività didattiche all’aperto analizzando e toccando con mano alcuni trail della Val di Sole, una cosa è certa: è il momento di fare un passo se non un salto in avanti per dare un seguito e sfruttare, nel senso buono della parola, questo momento di luce, laddove moltissime aree d’Italia ma non solo, ancora si trovano in un limbo dove la percezione del potenziale è palpabile ma la realtà dei fatti e lo scontro diretto con enti, istituzioni e comunità molto spesso “cozzano” sprecando opportunità lavorative e socio economiche davvero considerevoli.
Ricordiamoci inoltre, anche se lo menziono solo qui in fondo, che stiamo parlando e trattando di un argomento che genera sì soldi per carità… ma che il ciclismo e la passione per le due ruote rimane pur sempre uno sport che genera benessere psicofisico a tutte le età, che sta pian piano entrando nelle scuole dei nostri ragazzi, e si sta lentamente insediando in alcune città, seppure con notevoli barriere urbanistiche, e la mentalità della gente sta lentamente evolvendo.
E su quest’ultimo punto il meeting ha evidenziato come l’ascesa della mtb nella massa stia avendo anche dei risvolti un po’ meno felici per la reale mancanza di cultura generale della bici. Ecco che mi ricollego alla prima frase slogan “riformulare la mtb” che nel senso ampio del termine include anche l’educare e rendere consapevoli e responsabili tutti coloro che utilizzano le due ruote.
Vietato mollare la corda (o il manubrio) ora che siamo nella giusta direzione!
Testo: Andrea Brunato
Foto: Val di Sole