TEST scarpe Shimano RX8

Siamo nel bel mezzo della crescita del gravel, questa nuova tendenza che ormai da qualche anno si fa sempre più spazio sia tra gli amanti dell’offroad che tra gli stradisti in cerca di alternative. Per venire incontro alle molte richieste degli appassionati, in questo periodo abbiamo provato le calzature Shimano dedicate a questa nuova interpretazione: le RX8. Senza voler spoilerare troppo, vi preannunciamo che queste scarpe Shimano RX8 potrebbero essere le calzature ideali per molti ciclisti e non solo per il gravel. Ma iniziamo ad analizzarle per conoscerle meglio.

Per raccontarvele meglio le abbiamo provate utilizzando biciclette di vario genere

scarpe Shimano RX8

COME SONO FATTE:

Le scarpe Shimano RX8 sono state concepite amalgamando tra di loro le qualità delle calzature dedicate alla strada con quelle del cross country. Il progetto risale a due anni fa, ma oggetto di questa prova sono le RX8 in colorazione Argento, ovviamente versione 2022.

scarpe Shimano RX8

Partendo dalle scarpe da strada Elite la struttura della tomaia consiste in un pezzo unico che avvolge completamente il piede, realizzata in morbida pelle sintetica. Questo design riduce la sovrapposizione, garantendo una calzata più aderente e comoda. In combinazione con il sistema di allacciatura BOA IP1 a doppia microregolazione, il piede usufruirà di una calzata comoda per una sensazione di maggiore solidità, sia quando si pedale sia quando si cammina. La chiusura BOA è affiancata da un velcro per mantenere solidale la parte anteriore del piede. Questa combinazione consente alla scarpa di adattarsi a una più ampia gamma di forme del piede. A tal proposito Shimano ha previsto anche una versione a pianta larga, che però non prendiamo in considerazione in questa prova.

scarpe Shimano RX8

Tornando alla tomaia ecco che troviamo delle prese d’aria attentamente posizionate su pressoché tutta la superficie, molto apprezzate durante le calde giornate estive. Inoltre il puntale è rinforzato come siamo abituati a trovare sulle scarpe declinate all’offroad.

Alla base della scarpa c’è la suola, rigida e leggera, realizzata in composito di carbonio che contribuisce al raggiungimento di una rigidità nominale estremamente elevata di 10 (su 12). Il tutto per garantire una sensazione di trasferimento diretto della potenza a ogni pedalata.

Il battistrada è realizzato in materiale antiscivolo di alta qualità, è progettato per una calzata sicura in qualsiasi momento, sia durante una pausa al bar a metà giro, sia per superare una sezione a piedi lungo un tratto tecnicamente delicato. Le RX8 sono compatibili con tacchette SPD e, rispetto alle scarpe da XC, presentano una profondità ridotta tra puntale e tallone per una migliore mobilità quando si cammina, per merito anche dell’ampia area di contatto con il suolo.

scarpe Shimano RX8

Il pad giallo permette alla soletta di aderire all’arco plantare. In alternativa, compreso nella confezione, c’è quello rosso di differente spessore.

La soletta anatomica è realizzata in materiale sintetico con fori di ventilazione in punta. A metà della stessa è presente un pad che rialza la parte centrale del piede creando aderenza anche nell’arco plantare. Proprio per ottimizzare questa situazione, nella confezione sono presenti pad di due misure, intercambiabili, per adattare meglio le solette ai piedi del ciclista.

IL TEST:

Le Shimano RX8 che ci sono arrivate in test sono numero 43, le abbiamo provate utilizzando quasi esclusivamente pedali Shimano M8100, ossia gli XT, essendo tra i preferiti dalla maggior parte dei bikers, in ambito XC e gravel. Il peso della singola scarpa è di 305 grammi in taglia 43, senza clip.

Appena calzate si percepisce una comodità sopra la media. Innanzitutto la calzata è veramente avvolgente, per merito della tomaia realizzata in un pezzo unico, e la parte interna prevede una fascia elastica che la mantiene avvolta al piede proprio come una calza.

scarpe Shimano RX8

La chiusura BOA si conferma ancora una volta tra le più valide. Il rotore IP1 singolo comanda ben due rinvii, con esso è possibile stringere o allentare la chiusura di 1 millimetro ogni click rispettivamente ruotando in uno o l’altro senso, mentre sollevando il rotore si allenta completamente. Per farvi capire la precisione delle chiusure BOA, i due rotori sono speculari l’uno all’altro in modo che, a scarpe indossate, la rotazione nello stesso verso equivalga alla medesima reazione. Sempre rimanendo in tema chiusura, la fibbia anteriore una volta chiusa mantiene saldo il piede e non ci è mai capitato di dover aggiustarla durante la corsa.

scarpe Shimano RX8

Il test è stato svolto sia con una mountain bike da cross country, la nuova SCOTT Spark RC sia su una Cannondale Topstone da gravel. A fine articolo i link per conoscere questi due modelli.

In ambito gravel queste scarpe sono eccezionali, per merito della rigidità di indice 10 (su una scala di 12) la spinta sui pedali è sempre reattiva e ben ottimizzata. La sensibilità che si ha in fase di pedalata è tra le più alte che abbiamo mai constatato, come ci si aspetta da una calzatura di altissima gamma. Le performance che donano in pedalata le rendono uno strumento ideale per le gare di questa disciplina, nelle quali le ore in sella a macinare i pedali sono parecchie. Smontati dalla bicicletta è possibile fare qualche passo senza troppi problemi grazie al battistrada discretamente esposto, rispetto alla tacchetta metallica. Certo non bisogna aspettarsi chissà cosa dà delle scarpe così rigide e con suola in carbonio, riescono ad affrontare poco più che il tragitto per una pausa cicchetto e birretta.

scarpe Shimano RX8

Usandole in sella alla SCOTT Spark RC abbiamo apprezzato altresì la rigidità complessiva della scarpa e la comodità della tomaia che avvolge il piede come una calza. Anche dopo molto chilometri il piede rimane sempre attivo, la circolazione non è mai compromessa da troppa compressione e in qualsiasi caso la regolazione del sistema BOA è semplice, intuitiva e ottimizzata anche per un utilizzo durante la corsa. Abbiamo notato la mancanza dei due tacchetti in punta rimovibili, utili per affrontare a piedi tratti ripidi -onestamente, più frequenti nel ciclocross- ma allo stesso tempo dobbiamo ammettere che non sono scarpe nate per questa disciplina. Per questo motivo ci sentiamo di consigliarle per un utilizzo cross country marathon o amatoriale, piuttosto che agonistico. Per gli amanti delle gare di cross country, Shimano ha prodotti specifici a catalogo.

scarpe Shimano RX8

In termini di ventilazione ne siamo rimasti positivamente sorpresi: la distribuzione omogenea dei fori di areazione permette all’aria di raggiungere i piedi e di mantenerli freschi anche nelle giornate più calde. Anche l’intersuola forata aiuta i piedi a mantenersi freschi, migliorando così la qualità generale del prodotto.

CONCLUSIONI:

Assolutamente ideali per il gravel (anche agonistico), ma la destinazione d’uso di queste scarpe Shimano RX8 arriva a toccare anche il mondo cross country, abbracciando le richieste degli amatori e -in questo caso- di chi non ha velleità agonistiche, ma cerca in un paio di scarpe qualità essenziali come la leggerezza, la ventilazione e la funzionalità. Le performance saranno apprezzate da tutti i bikers, essendo entrambe discipline nelle quali è importante scaricare ogni watt erogato, trovando in queste RX8 il giusto equilibrio tra rigidità della suola e comodità della calzata, anche in quei pochi passi da fare ai ristori o a fine pedalata in compagnia degli amici. Il prezzo di listino lo riteniamo ottimo, più basso rispetto a molte soluzioni presenti nel mercato.

MISURE E COLORI DISPONIBILI
Donna: 36-44 senza mezze misure, Blu marino
Uomo: 36-50 senza mezze misure e 38-48 in versione larga, Nero – Argento – Bronzo

Prezzo di listino: 229,99 €

 

Cosa non ci è piaciuto:

Cosa ci è piaciuto:
Performance e comodità di alto livello;
Chiusura BOA;
Prezzo competitivo.

 
Link al sito SHIMANO: bike.shimano.com
Link al sito BOA: www.boafit.com

Link al test della SCOTT Spark: CLICCA QUI
Link alla presentazione della CANNONDALE Topstone: CLICCA QUI

Testo: Matteo Pedrech
Foto: Silvia Rech e Matteo Pedrech

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