Transition TR11
Ecco la nuova arrivata di casa Transition Bikes: TR11 rinnovata. Il DNA della nuova TR11 prende ispirazione dal Bike Park, dalla velocità delle gare di DH e dai molteplici successi in campo Freeride!
La nuova Transition TR11 prevede un telaio in alluminio e una configurazione “mullet” che rende la TR11 stabile e sicura grazie alla ruota anteriore da 29”, senza rinunciare alla flickability sui salti o nelle curve strette tipiche della ruota posteriore da 27.5”. 4 sono le taglie disponibili, dalla S alla XL, tutte proporzionate per avere il miglior bilanciamento in base alla statura del pilota.
Rispetto ai modelli precedenti la nuova TR11 è pluri-regolabile per meglio adattarla ai trai da affrontare. In primis la serie sterzo da 56mm è regolabile, ma anche la lunghezza dei foderi attraverso le due posizioni del perno ruota posteriore, 440/445, nelle taglie S e M, e 445/450mm per le L e XL, per soddisfare le esigenze dei rider che desiderano una guida più stabile o una più giocosa. La battuta posteriore è da 148mm boost, la cassetta pignoni prevede 7 rapporti mentre il movimento centrale è un BB DH 83mm.
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Il passaggio cavi è stato migliorato ed ora l’ingresso è anteriore per mantenere più ordinati i cavi e per permettere l’utilizzo della leva del freno in qualsiasi lato del manubrio. Sempre adiacente alla serie sterzo ora ci sono i bumper in gomma integrati al telaio, per proteggere dai fine corsa dello sterzo.
Il nuovo ammortizzatore ad aria Fox Float X è in grado di assorbire i colpi più duri e allo stesso tempo offrire facilità di regolazione in base alle vostre esigenze, in qualsiasi momento.
Transition TR11 è una mountain bike bilanciata per avere performance ma al prezzo corretto, Il team di sviluppo Transition ha dotato la TR11 di un montaggio pronto all’uso, apprezzabile sia dall’amatore che dall’agonista. Non è mandato un occhio di riguardo al peso, visto che in taglia M la bici completa tocca quota 17.1Kg, un ottimo risultato.
GEOMETRIE:
MONTAGGIO:
Ulteriori informazioni su: transitionbikes.it
Testo: Matteo Pedrech
Foto: Transition Bikes