La CHIMERA di Fil Palmer è diventata realtà!

Quasi tre anni di duro lavoro sono occorsi a Fil Palmer per arrivare finalmente alla meta e presentarci oggi la sua ebike Chimera.

Il progetto era sicuramente ambizioso, lo si era capito fin da subito guardando i video pubblicati da Fil Palmer sul canale YouTube di Ebike Italia, il gruppo Facebook di riferimento per il movimento ebike italiano.

chimera fil palmer

Fil Palmer, ideatore della Chimera.

Sarebbe stata una bici su misura, in base alle sue personali esigenze, ma con soluzioni decisamente accattivanti. Una sospensione High Pivot (che per ora sembra non essere ancora nei progetti di nessuna azienda ebike, per quanto invece le tradizionali adottino sempre più questo sistema), geometria moderna, non solo “long and slack”, ma anche tubo sella verticale e carro cortissimo, motore nuovo e prestazionale e dulcis in fundo: il cambio interno al telaio.

chimera fil palmer

Non passa di certo inosservata.

Possiamo dire che tutti i punti sono stati rispettati, la bici nella sua livrea specchiata con accostamenti continui di carbonio a vista, strizza l’occhio al passato (tanto caro al suo realizzatore), prima fra tutti la mitica Honda RN-01, ma attinge a piene mani dai concetti di geometria moderna.

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Lo sterzo è apertissimo e occhio che la forcella Bright montata all’anteriore è quasi priva di sag statico, il che implica che apparentemente sia più corta di una forcella tradizionale della stessa corsa, “rubando” da ferma anche un paio di gradi allo sterzo.

Interessante la soluzione di setup del tubo sella, con piastre di rinforzo in carbonio (che Fil ci ha confidato essere asolate, per poter permettere comunque l’eventuale regolazione), e ovviamente il cuore del progetto, ovvero un mozzo posteriore Enviolo Nuvinci n380 a variazioni continua, senza marce, montato appena sopra al motore per mantenere i pesi più bassi e centrali possibile.

La particolare conformazione del supporto sella.

chimera fil palmer

La particolarità del carro a fulcro alto.

La particolarità della trasmissione con due catene implica che questo mozzo continui a ruotare all’interno del telaio anche quando non si pedala, infatti Fil ha fatto realizzare un mozzo posteriore senza ruota libera. In fondo ci sono due ruote libere sul lato opposto, una del Nuvinci e una sulle pedivelle del kit Bikee Bike Lightest Motor che ha scelto come power unit per muovere questo laboratorio viaggiante, completato da una batteria da 670wh.

chimera fil palmer

Ultima particolarità, quando abbiamo chiesto a Fil quante ore c’ha messo per lucidare a specchio così il telaio, ha sorriso e ha risposto: nemmeno 10 minuti, il tempo di imballarlo e spedirlo a Danigarage per farlo wrappare!

Che dire, siamo curiosi di sapere come va la Chimera, che dimostra quanto inventiva e determinazione possano letteralmente muovere le montagne!

www.facebook.com/ProgettoChimera

Testo: Redazione Mtbtech
Foto: Cristiano Borghi

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