Vi starete sicuramente chiedendo come mai pubblichiamo il test di un paio di scarpe modello 2014, naturale come domanda. Ebbene, le scarpe oggetto di queste righe le abbiamo utilizzate e strapazzate tra sole, polvere, fango ed acqua per quasi un anno. Non avremmo potuto farlo certamente con modelli nuovi, coscienti del fatto che per l’utente medio una scarpa non dura qualche mese, almeno per dovere morale verso la spesa sostenuta!
 

Gaerne e All Mountain

Con oltre 50 anni di esperienza nel mondo calzaturiero, GAERNE conferma di anno in anno la propria forza immettendo nel mercato calzature da ciclismo di altissima qualità e dal look inconfondibile. Consapevoli che nuove discipline stanno prendendo piede, infatti negli ultimi anni è stato rivolto lo sguardo anche verso specialità più di nicchia come l’all mountain. Effettivamente definire l’all mountain “di nicchia” non è propriamente corretto, visto che comprende una vasta cerchia di ciclisti che forse supera quelli più agonisti!
L’all mountain non è proprio una disciplina, infatti lo spirito è soprattutto verso il freeride nel vero senso della parola, quindi correre liberi! Possiamo dire che è la mountainbike alle origini, che nasce dalla semplice voglia di fare giri epici senza il ritmo imposto dalle gare, salire per versanti ripidi, ammirare panorami e poi scendere fino a valle, attraversando guadi, dovendo smontare dalla bici e rimanendo a contatto con la natura per molte ore. Ecco, le scarpe oggetto di questo test, le G.NEMY appunto, sono destinate a questo tipo di riders.
 

COME SONO FATTE

Di primo impatto, colpisce subito l’aspetto esteriore, forse più simile ad una scarpa da trekking piuttosto che ad una classica scarpa da mountainbike. Scelta sensata, tenendo conto che il piede dovrà rimanerci dentro per giornate intere e calpestare terreni di vario genere. La tomaia è formata da diversi strati di materiale sintetico, posizionato in base alla tipologia in zone che necessitano di aerazione, tipo quella frontale e laterale, e protezione, come il tallone o la parte alta del collo del piede. La cura dei dettagli è notevole, sono stati inseriti degli appositi rinforzi laterali per mantenere contenuta la deformazione in senso verticale della scarpa nel momento di tiro (attenzione, non confondere con la spinta), nel tallone sono presenti degli inserti catarifrangenti e la chiusura è affidata a dei classici lacci, collaudati e resistenti, con l’aggiunta di una fascia in velcro che permette anche il fissaggio dei lacci una volta stretti.
 
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Abbastanza semplice la soletta, comoda e sufficientemente traspirante, senza particolari degni di nota. La suola è il punto di forza, GAERNE ha affidato all’azienda Vibram la responsabilità di donare a questa scarpa una suola tuttofare. Dal canto suo, Vibram non ha deluso le aspettative e, forte dell’esperienza in quest’ambito, ha dotato la G.Nemy di una suola tecnologica, formata da tipi di gomma con densità differenti in base alla locazione, stessa logica per il disegno del battistrada: zone di grip, di trazione, di frenata, di assorbimento dei colpi e di stabilità, uniti ad un’ utilissima caratteristica autopulente. Ricordiamo che la suola è predisposta per alloggiare la tacchetta d’attacco per i pedali, gli inserti filettati sono facilmente accessibili svitando un tappo in gomma.
 
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IL TEST

Per spremerle fino in fondo le abbiamo utilizzate in tutte le situazioni possibili, durante i corsi, dove dove in qualità di istruttore si passa quasi più tempo in piedi che in bici, nelle gare marathon come la Sellaronda Hero, abbiamo fatto giri dolomitici, calpestato neve, terra, rocce ed acqua.

In gara: non sono scarpe da gara, è doveroso dirlo e specificarlo, in primis la suola che non è sufficientemente rigida per aiutare il rider ad esprimere la massima potenza nella pedalata, secondariamente per la tomaia che non avvolge stringendo in modo aderente il piede, e poi per il peso di circa 500g a scarpa, compresa la tacchetta Shimano, che non avvantaggia in questa tipologia d’utilizzo.

Escursionismo: ecco, tutti i “difetti” che abbiamo riscontrato in gara, in quest’occasione si sono rivelati una manna dal cielo! Partiamo dalla tomaia che non stringendo troppo il piede permette di poter indossare calzini anche più spessi, necessari quando le temperature iniziano ad irrigidirsi, e (non meno importante) lascia quel leggero margine di comodità che facilita la circolazione sanguigna senza mai però creare dell’attrito tra piede e tomaia, azione che indurrebbe a sconvenienti problemi. La suola è a dir poco miracolosa, queste scarpe permettono di camminare in maniera sufficientemente comoda, grazie alla leggera flessibilità e alla dentatura gommata che assicura sempre un ottimo grip anche su rocce bagnate. Ottimo il posizionamento della tacchetta spd, più interno rispetto alla gomma che lo circonda così da non toccare per terra quando si cammina su fondi lisci e rigidi, come la roccia. Questa caratteristica non ha causato alcuna difficoltà ad agganciare pedali anche con un perimetro importante come per esempio gli Shimano XT Trail. La proprietà autopulente garantita dal disegno del battistrada è funzionale, non ci siamo mai trovati in difficoltà ad allacciare la scarpa al pedale tramite attacco spd neanche dopo aver camminato nel fango. Attenzione quando si attraversano guadi, la resistenza all’acqua è buona fino a metà scarpa, poi anche grazie alle proprietà traspiranti della tomaia, un po’ d’acqua tende ad entrare.
 

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In action durante la Sellaronda Hero 2014

 

CONCLUSIONI

Con le G.NEMY abbiamo trascorso quasi tutto l’anno e non possiamo che esserne pienamente soddisfatti, non abbiamo mai avuto problemi di calzata o di usura prematura, anzi, le useremo ancora per molto tempo. L’importante è utilizzarle per quello che sono state ideate, in questo modo sapranno regalare veramente molte soddisfazioni avendo anche un prezzo molto invitante che si aggira attorno ai 90-100€

Tutto ciò rispecchia la filosofia GAERNE: ha fatto la storia e ancora la farà, continuando a sfornare scarpe tecniche di altissimo livello.
Per l’anno in corso i modelli sono stati rinnovati, le G.Nemy rimangono molto simili a queste testate da noi ma la vera novità è la versione in Gore-Tex!
 
Foto di Matteo Pedrech
Testo di Matteo Pedrech

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