RUDY PROJECT FOTONYK
Abbiamo testato per voi gli occhiali Fotonyk di Rudy Project. Vediamo perché sono interessanti e versatili.
COME SONO FATTI
Estraendo gli occhiali dalla custodia si nota come sempre il packaging curato a cui l’azienda Trevigiana ci ha abituati. In dotazione c’è il classico astuccio in stoffa ed un case un plastica rigida per ulteriore protezione dell’articolo. Tra i documenti presenti nella confezione si viene subito incuriositi dalle istruzioni per montaggio e smontaggio dei bumper.
Il modello in test è il Carbonium ovvero il modello con montatura nera e arricchito da un motivo che ricorda la fibra di carbonio.
Il nasello è regolabile con una leggera pressione delle dita in base alle proprie necessità. Le aste, realizzate in materiale plastico, sono relativamente sottili e rettilinee in modo da poter essere usate comodamente con qualsiasi tipo di casco.
IL TEST
I Fotonyk hanno una forma avvolgente e una volta indossati appaiono comodi e la leggerezza contribuisce alla sensazione di comfort.
Il nasello presenta due alette in gomma ma che contengono una anima in metallo e possono essere regolate finemente in modo da appoggiare il peso della montatura in maniera uniforme e su una superficie ampia.
A nostro parere una delle soluzioni migliori mai provate. Le aste con la loro forma longilinea e praticamente rettilinea sono facili da indossare anche con il casco e la curvatura nella parte finale fascia la testa in maniera salda ma mai fastidiosa. Abbiamo svolto varie prove in varie condizioni di utilizzo.
Se nelle sessioni a velocità medie ed elevate non si evidenziano fastidi relativi a turbolenze o vortici d’aria, nei tratti dove la velocità è bassa e lo sforzo rilevante, per esempio in caso di salite con forte pendenza, abbiamo notato un leggero limite nell’areazione e nello smaltire l’umidità della parte superiore della montatura. Per limitare l’accumulo di condensa si può regolare facilmente il nasello in modo da allontanare la montatura dal viso e permettere lo sfogo dell’aria verso l’alto.
La visibilità è ottima anche coi bumper montati anche se ovviamente si notano ai margini inferiori del campo visivo. Questi bumper sono dei profili in gomma, disponibili in vari colori ed intercambiabili (nero, rosso, verde lime e bianco) che si possono montare o meno nella parte inferiore della lente. Ma il consiglio che diamo è quello di montarli sempre, per ragioni principalmente legate alla sicurezza.
Le montature che prevedono il sostegno della lente solo nella parte superiore, hanno il pregio di avere un’ottima ampiezza visiva ma al tempo stesso espongono gli zigomi a possibili lesioni in caso di caduta o urti accidentali. Con questi Fotonyk invece abbiamo sia capra che cavolo. Il fatto che le lenti siano smontabili per permettere il montaggio dei bumper, permette anche di poterle cambiare a seconda dei gusti. Sul sito del produttore infatti si possono acquistare separatamente sia lenti che bumper.
CONCLUSIONI
Troviamo questi Fotonyk molto interessanti e versatili, il loro utilizzo è veramente molto ampio dato che sono a loro agio in tutte le sfaccettature della mountain bike, dal crosscountry all’allmountain, ma anche in escursioni ed aperitivi di fine giro.
La comodità e i materiali utilizzati rispecchiano una sicurezza che ormai da tempo ci fa apprezzare i prodotti Rudy Project, sebbene per questi occhiali non sia il prezzo l’elemento d’attacco.
Sito del produttore: www.rudyproject.it
Modello in prova € 139.00
Bumper extra € 7.00
Lenti extra € 23.00 (nere) , € 49.00 (rosso, blu o arancio), € 75.00 (fotocromatiche!)
Testo: Paolo Forner
Foto Marco Bordin
Seguici, metti MI PIACE alla pagina Facebook MTBTECH.IT –> facebook.com/mtbtech.it