GIANT XTC Advanced 29 – 1
Una cosa è certa, le hardtail non sono morte! Lo affermiamo e lo ribadiamo visto come in questo lasso di tempo dove l’innovazione tecnologica porta ad avere biciclette da cross country biammortizzate sempre più leggere e performanti, in molti iniziano a sceglierle a discapito delle più classiche front, ma come molto spesso diciamo, la scelta giusta dipende dalla destinazione d’uso. Proviamo quindi ad inquadrare la nuova GIANT XTC Advanced 29 – 1, la mountain bike front di alta gamma del brand taiwanese.
COM’È FATTA:
Inferiore solamente al modello Advanced 29 – 0, la GIANT XTC Advanced 29 – 1 rappresenta la scelta di alta gamma per chi vuole rimanere all’interno di un budget relativamente contenuto, sotto i 3500€ ma senza rinunciare alle ultime novità in termini tecnologici e di materiali.
Vi sveliamo già un’altra caratteristica importantissima della GIANT XTC Advanced: è predisposta per montare anche cerchi e gomme da 27.5+.
Come?
Continuate a leggere il test…
Telaio
Il telaio è interamente in fibra di carbonio denominato da Giant “Advanced”, nel dettaglio il triangolo anteriore è realizzato in monoscocca. Giant realizza telai in carbonio fin dal 1987 ed è uno dei maggiori produttori al mondo di frame, anche per altri brand.
Torniamo alla nostra GIANT XTC Advanced 29 – 1. Il telaio presenta una forma che va al di fuori dei tradizionali connotati, dove spicca immediatamente il fissaggio dei foderi superiori più basso rispetto al top-tube, caratteristica che determina un carro nel suo insieme più compatto.
In più, hanno una forma che si allarga agli estremi e si restringe al centro, con l’obbiettivo di migliorarne l’assorbimento delle vibrazioni e di far spazio ai copertoni da 27.5+, quindi dalla sezione più larga.
I foderi inferiori sono molto corti, 425mm per la taglia L e caratterizzati da una sezione che aumenta dal perno ruota verso il movimento centrale, arrivando a quest’ultimo nettamente oversize. Il passaggio cavi è esterno ma mantenuto bene in ordine da dei passacavi e dalla gomma protettiva molto utile montata di serie. Le dimensioni del perno ruota sono quanto di più aggiornato ci si possa aspettare, 12mm di diametro e 148mm di larghezza conosciuto ai più come BOOST: qual è il vantaggio che questo apporta? Ve lo spieghiamo tramite un articolo dedicato a questo link: https://goo.gl/2j5W5Y
Come anticipato, il movimento centrale di dimensioni imponenti si presenta come un massiccio intersecamento di tubazioni in carbonio che determinano un insieme volto alla massima rigidità, anche grazie a dei cuscinetti di tipo Press Fit (inseriti a pressione). Per amplificarne la modulabilità i tecnici Giant hanno aggiunto degli attacchi ISCG05, utili per montare un guidacatena o un paracorona. Per chi volesse montare il deragliatore anteriore (o il guidacatena) ci sono i fori predisposti lungo il piantone sella, coperti e protetti da tappini in gomma.
Il triangolo anteriore prevede il passaggio cavi interno, con le uscite ai lati della serie sterzo e nella parte bassa del tubo obliquo. Quest’ultimo, essendo di grosse dimensioni, e quindi più esposto agli urti, prevede di serie una protezione in gomma abbondante e decisamente funzionale.
Frontalmente la serie sterzo angolata a 70° rispetta la media per quanto concerne la disciplina d’uso di questa bicicletta, mentre la dimensione conica (1 1/2 inferiore e 1 1/8 superiore) ha lo scopo di irrigidirla.
Molto particolare il collarino che stringe il tubo sella, completamente interno e protetto da una parte superiore in gomma. Si aziona tramite una classica vite a brugola, e cogliamo l’occasione per ricordarvi che, trattandosi di carbonio, è bene usare sempre la chiave dinamometrica!
La verniciatura è un insieme di parti lucide sovrapposte al fondo arancione opaco, nell’insieme molto bella e accattivante, non passa di certo inosservata. Due le predisposizioni per i portaborracce.
Componenti
Vi abbiamo anticipato il prezzo, 3499€, rimarrete increduli leggendo l’allestimento di questa GIANT XTC Advanced 29 – 1.
Partiamo dal cambio che prevede il montaggio del nuovo SRAM GX Eagle a 12 rapporti, con il 50t che fa da rapporto massimo e garantisce un 500% di range in tutta la scala disponibile. Anteriormente la corona è “ovviamente” singola, da 34 denti montata su una guarnitura in alluminio TruVativ Stylo 6k Eagle con pedivelle da 175mm.
La sola unità ammortizzante presente è la forcella ROCKSHOX SID RL con precarico ad aria, 51mm di offset e bloccaggio remoto tramite levetta posta sul manubrio. La battuta è Boost 110mm mentre la corsa utile della forcella è di 100mm.
A gran sorpresa troviamo dei cerchi in carbonio, GIANT XCR 1, prodotti da Giant e dedicati al CrossCountry. Il paio di cerchi tocca quota 1630g in questa misura da 29 pollici, sono caratterizzati da 28 raggi Sapim Laser e Sapim Race a testa radiale, canale Tubeless Ready da 21mm interno e mozzo posteriore con ruota libera da 36t e angolo d’ingaggio di 10°. Come già detto i mozzi sono da 110mm all’anteriore e 148mm al posteriore.
Di serie sono montate le gomme MAXXIS Ikon con larghezza 2.20, tubeless ready e mescola 3Compound MaxxSpeed. Abbiamo dedicato un test approfondito a queste gomme, lo trovate a questo link: www.mtbtech.it/test/gomme-maxxis-ikon-29
SRAM anche l’impianto frenante, modello LEVEL TL, composto da pinze a 2 pistoncini accoppiate a dischi da 180 e 160mm fissati con le classiche e sicure 6 viti.
Termina il montaggio la sella Giant Contact SL sorretta da un tubo sella in carbonio anch’esso Giant dal diametro di 27.2mm. Anteriormente troviamo un manubrio flat Giant in materiale composito largo 750mm e un attacco lungo 80mm.
IL TEST:
Abbiamo ricevuto in test la GIANT XTC Advanced 29 – 1 in taglia L, ideale per un rider alto da 180cm fino circa a 188, al bilancino il peso è di 10.5 kg con ruote tubeless e senza pedali.
Il test è stato effettuato in oltre un mese di prove tra single track, percorsi collinari e strade bianche, oltre ovviamente alla “nostra palestra” che usiamo per comparare le varie biciclette e componenti.
In sella
XTC Advanced 29 per GIANT è sinonimo di vera mountain bike da cross country agonistico, e questo vuol dire che chi cerca la comodità nel percorrere strade bianche in compagnia della famiglia deve puntare ad altro. La posizione di guida è posizionata centralmente ma caricata in avanti grazie ad un attacco manubrio molto basso e ad un manubrio flat.
Le regolazioni di base contemplano quelle predisposte dalla forcella, quindi precarico e ritorno, mentre per il posizionamento in sella, oltre a regolare il manubrio, è necessario agire sul morsetto “stealth” per la regolazione dell’altezza sella. Questo morsetto è coperto e protetto da una gomma che funge proprio a tale scopo. L’inclinazione del piantone sella (non dei più verticali) implica di dover regolare l’avanzamento sella se si effettuano modifiche importanti al setup, per mantenere la distanza sella-manubrio definita.
La zona del manubrio è ordinata, avendo solamente il manettino di destra, riteniamo invece parecchio esposto agli urti il bloccaggio della forcella.
In salita
Potevamo immaginare delle ottime doti da scalatrice, essendo una pura mountain bike da crosscountry, ma l’analisi che abbiamo fatto va oltre questa sensazione generalizzata…e non sempre vera. Ci troviamo infatti alla guida di un mezzo molto tecnico e nato per le gare, dai dettagli importantissimi e ricercati.
La risposta del telaio è molto precisa, possiamo esprimere a terra tutta la forza di cui siamo capaci senza incorrere in flessioni che comporterebbero una diminuzione delle performance. L’intersecazione delle tubazioni che formano il movimento centrale molto imponente, la serie sterzo conica, il carro molto corto e le tubazioni oversize sono solo alcuni dei dettagli che rendono questo frame molto rigido sia alla torsione che alle spinte laterali. Questa rigidità si tramuta in reattività durante gli scatti e in un ottima trasmissione dell’energia ai pedali e di conseguenza alle ruote.
È stato fatto un ottimo lavoro dal centro sviluppo Giant nel riuscire a realizzare un carro dalla forma particolare, come visto prima, soprattutto riguardo i foderi superiori, in grado di assorbire la maggior parte delle vibrazioni trasmesse dalle ruote sul terreno. Nelle lunghe salite di ghiaia caratteristiche delle competizioni marathon è fondamentale avere una mountain bike che garantisca questo tipo di caratteristica. La rapportatura offerta dal pacco pignoni SRAM garantisce anche a chi è meno allenato di affrontare le salite più ripide, mentre gli agonisti puri preferirebbero liberarsi del rapportone da 50 denti per avere piuttosto una scalatura meno estrema degli altri rapporti rimanenti.
Non diversamente nelle circostanze più tecniche, come i single trail in salita, la leggerezza generale della GIANT XTC Advanced 29 – 1 assieme a dei componenti di alta qualità come i cerchi in carbonio, permettono di superare molto agevolmente gli ostacoli che il percorso presenta. Il carro molto corto avvantaggia moltissimo in questo frangente rendendo la bici più compatta e facendo dimenticare quelli che fino a qualche tempo fa erano gli svantaggi delle 29er.
Di alto livello anche la forcella RockShox SID, essa è sinonimo di competizioni fin dalla sua nascita più di 15 anni fa, sebbene il comando non sia molto comodo da raggiungere con il pollice. La rigidità, una volta bloccata, è superlativa.
Tornando ai cerchi, questi GIANT XCR 1 Carbon da 29 pollici sono delle ruote da competizione molto rigide grazie alla battuta allargata Boost, divenuta quasi d’obbligo per avere delle 29er performanti.
In discesa
Discutibile la scelta di adottare ancora un reggisella rigido, tradizionale, rispetto ai più innovativi telescopici ormai sempre più utilizzati soprattutto nelle gare a livello mondiale. Di serie è montato il reggisella Giant in carbonio dal diametro di 27.2mm, misura relativamente fina che però rende la tubazione leggermente flessibile, garantendo un minimo assorbimento delle vibrazioni a bassa frequenza. Reggisella telescopici se ne trovano sul mercato anche per questo diametro e tale oggetto potrebbe essere un ottimo upgrade per chi necessita di più sicurezza o pretende maggiori performance in discesa, visto come il telaio nel suo insieme infonda già un ottimo feeling permettendo di raggiungere velocità elevate senza incorrere in pericolosi sbacchettamenti.
La larghezza del manubrio garantisce sicurezza e controllo in qualsiasi frangente, e lo stesso possiamo dire dell’egregio lavoro che compie la forcella. La GIANT XTC Advanced è molto leggera e permette di saltare gli ostacoli in modo agevole.
Attenzione nelle fasi di forte pendenza, l’impostazione caricata in avanti e l’altezza fissa della sella potrebbero mettere in crisi chi è meno pratico. Questo tipo di ostacolo va affrontato con una buona dose di tecnica ed esperienza che non sempre si limita al “fuori sella”.
Abbiamo dedicato un test alle ottime gomme montate di serie, Maxxis ha dotato questa Giant di gomme “tuttofare” se il terreno è asciutto, confermiamo l’ottima base di partenza quindi per chi si appresta ad acquistare tale bicicletta.
In curva
Vi abbiamo preannunciato l’alto indice di rigidità del frame, e vi confermiamo che in percorrenza di curva si nota moltissimo la sensazione di precisione che elargisce.
In entrata di curva è come un treno sui binari, difficilmente la GIANT XTC Advanced si intraversa o si rende imprevedibile, tutt’altro. Risulta molto stabile in frenata sebbene non ci abbiano convinto del tutto i freni SRAM LEVEL TL, come spesso capita con i freni del noto brand americano quando l’impianto arriva a toccare temperature importanti e la forza frenante tende a calare. Siamo chiari, non pregiudica in alcun modo la sicurezza e nemmeno l’affidabilità, ma il rider pignolo si accorge di un leggero calo di performance. Tempo addietro abbiamo comprovato come è possibile ridurre tale fenomeno montando innanzitutto dei dischi più ventilati ed eventualmente delle pastiglie differenti.
Nelle situazioni di percorsi misti la guida risulta molto precisa, i cambi di curva sono fulminei ma implicano di adottare una guida attiva a livello di gambe per garantire la massima stabilità essendo il carro particolarmente rigido.
Non solo merito del telaio, sia chiaro, ma è il lavoro sinergico dell’insieme telaio-ruote-forcella che fa arrivare a performance molto alte, apprezzate in primis dagli agonisti ma anche dai rider amatoriali che non lasciano nulla al caso.
NOTE:
Come avrete visto dalle foto, la bici provata ha la tubazione della forcella troppo lunga, consigliamo di tagliarla onde evitare sporgenze pericolosissime in caso di caduta.
Gli ottimi cerchi GIANT XC1 sono tubeless ready, come anche le gomme Maxxis Ikon. Inutile dire che tale modifica è ormai scontata e quasi obbligatoria.
XC full o Front? Due diversi tipi di riding. Abbiamo conosciuto a fondo questa GIANT che si è rivelata un’ottima bicicletta per affrontare percorsi crosscountry. La differenza più diretta rispetto alle avversarie biammortizzate è indubbiamente il peso più basso di almeno un paio di etti. L’assenza di ammortizzatore rende il frame più nervoso e reattivo, ma non dimentichiamo che le nuove tecnologie di costruzione del carbonio permettono di assorbire molto bene le vibrazioni, è dunque una scelta del tutto personale e dettata anche dal budget a disposizione.
CONCLUSIONI:
Qualità, performance e prezzo. Possiamo riassumere con queste parole il risultato del test appena compiuto. La GIANT XTC Advanced 29 – 1 è indubbiamente un punto di riferimento in ambito crosscountry agonistico per le preformance che riesce a trasmettere, ma non solo, si rivolge ad un vasto pubblico grazie ad un prezzo molto competitivo rispetto alle dirette avversarie. Con 3499€ di listino GIANT ha realizzato una purosangue da crosscountry allestendola in modo molto intelligente, dando priorità ai componenti “più importanti” e piuttosto risparmiando su quelli periferici. Lo confermano il telaio in carbonio di altissima qualità tecnica e costruttiva, come anche i cerchi XC1 e la forcella SID. Se valutiamo cambio, freni e il cockpit rimanente potremmo avere qualcosa da ridire, come visto durante il test, ma non dimentichiamoci che possono sempre diventare le basi per i primi upgrade!
Cosa ci è piaciuto:
Performance
Prezzo molto invitante
Cerchi in carbonio
Cosa non ci è piaciuto:
Bloccaggio della forcella
Freni poco convincenti
Sito del produttore: www.giant-bicycles.com
Testo: Matteo Pedrech
Foto: Matteo Pedrech e Silvia Rech