GT Force 29 Expert 2020
Dopo il primo contatto con la Force 27,5 avvenuto l’anno scorso (www.mtbtech.it/test/2018/10/gt-force-pro-2019-video-prova-e-prime-impressioni), abbiamo avuto l’onore di provare in anteprima la nuova GT Force 29, l’endurona di GT dal formato ruote maggiorato ma che riprende lo stesso cinematismo della versione 27,5.
Telaio completamente nuovo in alluminio, geometrie riviste e adattate al formato ruota, escursione maggiore, ereditando il Flip-Chip dalla sorella minore. Così si presenta la GT Force 29, una bici che promette prestazioni discesistiche importanti. Ma andiamo per gradi e vediamola nel dettaglio.
COM’È FATTA:
Il test della nuova GT Force 29 è stato un po’ una sfida essendo, almeno su carta, una mountain bike molto particolare, dalle geometrie molto spinte e rivolta a una destinazione d’uso che non lascia spazio a molte sfaccettature.
GT ci ha inviato la Force 29 in allestimento Expert, taglia L vista l’altezza dei tester di 178 e 180cm.
IL TELAIO
Il telaio, come dicevamo completamente riprogettato e realizzato interamente in lega leggera è formato da linee piuttosto morbide e diametri delle tubazioni molto generosi. La sospensione posteriore è caratterizzata da un classico quadrilatero con giunto Horst e bilanciere che unisce i foderi alti all’ammortizzatore, quest’ultimo infulcrato sulla giunzione tra la tubazione sella e quella diagonale. Tutti gli snodi del telaio sono dotati di cuscinetti dalle dimensioni discretamente ampie per aver una maggior rigidità e resistenza alle sollecitazioni, che poi si tramuta anche in maggior durata nel tempo.
Molto interessante il sistema Flip-Chip che permette di variare le geometrie del telaio in modo da adattarlo a diverse situazioni. Grazie ad un eccentrico posto alla base dell’ammortizzatore è possibile infatti alzare o abbassare il punto d’ancoraggio dell’ammortizzatore stesso, e di conseguenza variano l’angolo di sterzo, l’angolo del piantone sella e l’altezza del movimento centrale. Due caratteri per questa GT Force 29, ereditati dalla sorella 27.5.
Il triangolo anteriore dispone di ben due zone di irrigidimento: la prima è composta dal triangolo che congiunge il top-tube al piantone sella, la seconda è una saldatura sapientemente congegnata nel punto di infulcro del top-tube e tubazione diagonale con la serie sterzo. Quest’ultima è di tipo conico con cuscinetti integrati.
La lunghezza ridotta dei foderi inferiori li ha resi piuttosto larghi per permettere di farci stare una quantità di luce dignitosa per il copertone e per adattarsi al perno ruota di tipo boost 148×12.
Troviamo un passaggio cavi totalmente esterno, dove questi sono mantenuti saldi attraverso dei fissaggi sulla parte superiore della tubazione diagonale, dove c’è anche spazio per un portaborraccia.
Parlando di geometrie troviamo un Reach nella media per questa tipologia di mountain bike, che in taglia L misura 470 mm (con Flip-Chip in posizione Low) e grazie ad un piantone sella discretamente verticale ne consegue una posizione in sella centrale. Piuttosto è l’interasse a risultare molto lungo a causa di un angolo sterzo di addirittura 64,6 gradi nella posizione più aperta, che cala poi a 65,1° nel momento in cui si sposta il Flip-Chip in posizione High. Misura destinata a qualche bici da downhill fino a qualche anno fa, che permette di osare ancora di più con le velocità e le pendenze in discesa, e che ora viene raggiunta dalle enduro più estreme, come questa GT Force 29.
I COMPONENTI
La versione Expert è dotata di un montaggio di buona qualità e ponderato per avere tutto ciò che serve senza dover rinunciare alle performance.
Iniziamo dal parco ammortizzatori, dove troviamo entrambe le unità marchiate FOX, forcella 36 Performance con cartuccia FIT4 ed escursione di ben 170 mm, mentre al posteriore, a comandare la sospensione c’è l’ammortizzatore DPX2 dotato di piggy back e tecnologia VOL che prevede un extra volume d’aria. Entrambe le unità ammortizzanti sono dotate di precarico ad aria, regolazione del ritorno e bloccaggio della compressione in 3 step tramite la levetta blu.
Guarnitura monocorona SRAM da 32 denti e pedivelle Truvativ da 170 mm, al posteriore il deragliatore SRAM NX Eagle gestisce il pacco pignoni a 12 velocità rapportato 50-10.
Reparto ruote affidato a degli ottimi STANS Flow da 29 mm di larghezza interna e 32 raggi, con montata l’accoppiata d’eccellenza Maxxis DHF e DHR II, entrambe da 2.4 di larghezza, mescola 3C Maxx Terra e protezione EXO+.
Freni TRP Spec Trail S, pinze a 4 pistoncini che mordono dischi rispettivamente da 200 mm all’anteriore e 180 mm al posteriore.
Reggisella da ben 150 mm brandizzato GT e sella Fabric. Manubrio Spank (rise 30 mm e larghezza 780 mm) e attacco manubrio GT da 45 mm.
VIDEO:
IL TEST:
“Lunga e muscolosa”, sono i primi due aggettivi che ci sono venuti in mente appena saliti sulla GT Force 29 Expert. Certo non siamo abituati a salire su 29er con un angolo di sterzo così aperto. La ruota anteriore è laggiù distante, invoglia ad aggredire una discesa fin da subito. Ma torniamo a noi, le regolazioni di base si rivelano semplici grazie alla presenza di un OR ben visibile su entrambe le unità ammortizzanti. Siamo partiti con una taratura del SAG al 30% per l’ammortizzatore posteriore e altrettanto per la forcella, mentre l’eccentrico Flip-Chip l’abbiamo tenuto in posizione LOW, quindi con angolo sella più inclinato, movimento centrale più basso e angolo di sterzo più aperto.
La posizione di guida è abbastanza centrale al mezzo in questione, il manubrio non troppo basso mantiene una postura relativamente comoda e non troppo caricata verso la parte anteriore. Attenzione al reggisella telescopico molto lungo, potrebbe diventare d’intralcio per chi non ha una lunghezza delle gambe molto elevata, come capitato con un tester dall’altezza sella di 74 cm (dal movimento centrale), misura limite per poter sfruttare tutta la lunghezza del reggisella.
IN SALITA
Guardando le quote geometriche e anche assaggiando la Force 29 nei primi metri di sentiero, ci accorgiamo che la salita non è il suo punto d’eccellenza. Complice anche il peso, che in questa taglia L tocca quota 16kg, la salita dev’essere presa con filosofia, pensando alla discesa che ne conseguirà. Il telaio e soprattutto il cinematismo posteriore lavorano discretamente bene, rimanendo sostenuti durante la pedalata e accennando un minimo fenomeno di bobbing facilmente arginabile grazie alla buona idraulica del FOX DPX2, che permette di frenarlo anche del tutto. Anche la forcella è bloccabile ma non ne abbiamo mai sentito il bisogno se non in trasferimenti asfaltati, preferendo quindi la frenatura intermedia, già apprezzabile.
Una volta settata in questo modo, con la GT Force 29 si riescono ad affrontare anche parecchi metri di dislivello, avendo comunque una buona dose di allenamento e senza pretendere prestazioni da trailbike.
La rapportatura è sufficiente per affrontare anche pendenze notevoli, potendo contare anche sul buon grip offerto dal copertone MAXXIS DHR II montato al posteriore. Nei tratti di salita tecnici la lunghezza dell’interasse non aiuta di certo ad oltrepassare ostacoli o curve dal raggio molto corto, e in questi frangenti sono le abilità trialistiche del rider ad acquistare valore.
Molto valido il reggisella telescopico GT da 150 mm di corsa, non ha mai dato segni di cedimento o di imprecisioni lungo tutto il periodo di test, lo abbiamo utilizzato molto non solo in discesa ma anche in salita visto come sempre più ci impegniamo ad affrontare salite tecniche cercando di non mettere i piedi a terra. Abbassando la sella si ha molta più mobilità sul mezzo e si scarica il peso sui pedali, abbassando quindi il baricentro. Ne escono delle belle sfide con gli amici, avete mai provato? 😉
IN DISCESA
Ma finalmente entriamo nel cuore di questa GT Force 29 Expert, sblocchiamo le frenature delle idrauliche, giù due rapporti e iniziamo la discesa.
Il test si è svolto lungo i sentieri delle Prealpi Venete che conosciamo molto bene, e non sono mancate un paio di giornate in bike park a Fai della Paganella come potete vedere nel video e nelle foto. paesaggi e situazioni molto diversi tra loro ma che ci hanno dato la possibilità di conoscere a fondo la GT Force 29 2020.
Le geometrie molto spinte della GT Force 29 esaltano le prestazioni nelle discese molto veloci, come in bike park, dove ci siamo divertiti veramente molto ad affrontare le linee flow del park (come la Willy Wonka o la PeterPan), circostanze in cui la stabilità della bicicletta è fondamentale, se si decide di affrontarle a tutto gas. Sul lato opposto della medaglia ci mettiamo i trail più lenti e tecnici, e le sessioni molto guidate, dove l’interasse decisamente lungo, ma non solo, limitano l’agilità di guida.
Allo stesso modo la stabilità nelle curve in appoggio è incredibile: mantenendo una posizione di guida leggermente caricata sull’anteriore si dà modo alle unità ammortizzanti di assorbire le deformazioni del terreno e nel contempo avere un buon feeling con l’avantreno. Il leveraggio del carro posteriore e il tuning dell’ammortizzatore secondo noi azzeccato, rendono la corsa della sospensione molto sensibile nella prima parte per poi diventare mano a mano più progressiva garantendo un buon sostegno anche in atterraggio dai drop più alti.
Valutazione a parte la dedichiamo alle sessioni in salto dove la GT Force 29 si è rivelata molto equilibrata anche per merito del maggiore effetto “volano” derivante dalle ruote. Nel momento dello stacco il peso leggermente superiore alle classiche enduro (magari con telaio in carbonio) rimane comunque avvertibile e alla lunga tende a stancare maggiormente i muscoli dorsali soprattutto ai piloti meno allenati.
Il montaggio Expert prevede un’abbinata di copertoni conosciuta e molto apprezzata dai biker, le MAXXIS DHF e DHR II sono infatti idonee ad un utilizzo anche piuttosto gravoso, il grip non manca e la solidità della carcassa dona una certa sicurezza sia nei confronti delle pizzicature che delle forature in generale. La tripla mescola di cui sono dotate, inoltre, aiuta ad assorbire le micro asperità derivanti dal terreno migliorando anche la comodità di guida. Rispecchiano la positività riscontrata anche gli altri componenti del gruppo ruote, quindi i mozzi, i raggi e i cerchi marchiati Stans Flow. Non si tratta di ruote superleggere ma GT ha puntato a dotare la Force 29 di componentistica solida e affidabile, senza ovviamente compromettere le performance. Questi cerchi rispecchiano appieno questa filosofia, sono discretamente rigidi e resistenti, inoltre il canale interno di 29 mm lo riteniamo ideale per copertoni da 2.4 di larghezza.
Per la prima volta abbiamo il piacere di utilizzare i freni TRP, ricordiamo che sono formati da pinze a 4 pistoncini e dotati di dischi da 200 all’anteriore e 180 al posteriore. Di primo impatto siamo rimasti felicemente sorpresi dalla modulabilità dell’impianto frenante, sebbene richieda parecchia forza sulla leva in caso di frenate al limite. A lungo andare, se usati in modo intensivo come in bike park, la forza “extra” che è necessario imprimere alla leva stanca presto le dita della mano obbligando a delle soste per non compromettere la sicurezza. Condizione da non sottovalutare soprattutto se ad usare questi freni è una donna o un neofita, quindi con dita meno forti o meno allenate a compiere questo gesto.
In fase di rilancio il carro della GT Force 29 risponde molto bene senza affondare troppo, il telaio poi è molto rigido torsionalmente per merito di tubazioni e cuscinetti con sezioni generose, in grado quindi di scaricare piuttosto bene la spinta impressa. Per le stesse qualità il controllo in curva è eccellente, con un comportamento positivo durante la percorrenza, visto che mantiene molto bene la traiettoria impostata, a patto di non aver timore nell’inclinare la bici.
Nello scassato è un piacere portare al limite la GT Force 29, sempre se si è in grado di farlo, tanto è distante il limite stesso. Sospensioni dalla corsa allungata, ruote da 29 e geometrie prettamente discesistiche, sono le tre qualità che permettono alla Force 29 di far parte della categoria “schiacciasassi”. È impressionante la facilità con cui si possono affrontare radiciaie e pietraie, anche in situazioni di pendenza molto marcata.
FLIP-CHIP
Le geometrie sono regolabili tramite il Flip-Chip integrato nell’attacco inferiore dell’ammortizzatore. Due le posizioni, “Low” e “High” che consentono di cambiare angolo di sterzo e altezza del movimento centrale. A seconda della posizione troviamo un angolo di sterzo di 64,6°/65,1°, posizione eretta per la seduta con un angolo del tubo sella di 76,6°/77,1° e altezza movimento centrale 34,9/35,6 mm.
Ma in sostanza cosa cambia? La GT Force è un’enduro dai due caratteri sebbene non sia così netta la differenza girando il Flip-Chip: in posizione High risulta meglio pedalabile in salita grazie ad una posizione di guida più eretta e più spostata in avanti. Per lo stesso motivo ne guadagna anche in agilità sul misto-lento. D’altro canto però dobbiamo tener conto che la GT Force 29 ha caratteristiche da discesista purosangue anche a prescindere dai singoli valori geometrici, oltre ad un peso non di poco conto, giungendo alla conclusione che il miglior assetto e bilanciamento l’abbiamo riscontrato con il Flip-Chip in modalità Low.
NOTE:
Durante tutto il periodo di utilizzo abbiamo notato che molto spesso abbiamo impattato la parte interna del tallone contro i foderi alti del carro a causa della loro larghezza. Situazione che ci ha obbligati ad applicare del nastro trasparente protettivo.
CONCLUSIONI:
GT ha sviluppato la Force 29 per coloro che amano le discese e i bike park, ambienti in cui la Force 29 2020 esprime al meglio le sue potenzialità. Le salite si riescono ad affrontare con una buona dose di allenamento, e sebbene posizionando il Flip-Chip in modalità High le geometrie diventino meno estreme, è comunque difficile pensare di variare geometrie durante un’uscita. Questo sistema di regolazione va utilizzato e valutato in base al tracciato che si andrà a percorrere.
Nel complesso il telaio della GT Force 29 è molto rigido e performante, le saldature sono curate ed anche la verniciatura è resistente, dettaglio non trascurabile su un mezzo come questo.
La componentistica mette in risalto le doti della GT Force 29: cerchi Stans Flow resistenti e performanti abbinati a copertoni Maxxis tra i migliori sul mercato, e sospensioni Fox molto efficaci anche nelle lunghe discese dei bike park. Altri componenti favoriscono un prezzo molto concorrenziale, come il gruppo NX Eagle, compiendo comunque molto bene la loro funzione in questo ambito d’utilizzo.
Prezzo di listino: 3299.00€
Peso relativamente alto;
Prestazioni limitate in salita e nei tratti molto tecnici e lenti.
Prezzo molto buono;
Allestimento ottimizzato per la discesa;
Telaio molto efficiente alle alte velocità.
Link al sito GT Bicycles: www.gtbicycles.com
Testo: Matteo Pedrech
Foto e Video: Silvia Rech e Matteo Pedrech
Location: Fai della Paganella bike park
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