Canyon Neuron CF9.0 SL


In un momento dove le grandi enduro stanno lasciando un segno con le loro geometrie molto spinte, c’è anche una grande evoluzione nel mondo delle trail bike, che dimostrano di essere sempre più complete e versatili in contesti sempre più ampi.

Nel mese di agosto, grazie al supporto del brand tedesco Canyon, abbiamo avuto modo di strapazzare sotto ogni aspetto la loro trai bike di punta, la Neuron CF 9.0 SL.

Dopo il primo contatto con la Spectral 27,5 e successivamente la presentazione della nuovissima Strive 29 pollici con il rivoluzionario Shapeshifter a Terlago, non poteva mancare questa trail bike.

Con ruote da 29 pollici e un’escursione di 130 mm al posteriore e 130 mm all’anteriore, la Neuron si presenta come una trail bike in grado di affrontare con disinvoltura i trail più comuni, senza per forza dover puntare a mountain bike troppo discesistiche.

Fin dal primo contatto si è dimostrata una mountain bike che mette subito a proprio agio grazie ad una guida molto intuitiva e a nostro parere dopo le prime curve si riesce a trovare immediatamente un buon feeling. Con un peso di 12,90kg senza pedali in taglia M, si è dimostrata un’ottima scalatrice e nello stesso tempo un mezzo molto disinvolto e stabile in discesa.

Cominciamo ora a scoprire più da vicino questa nuova trail bike.

COM’È FATTA:


Telaio in carbonio curato nei minimi dettagli, con un passaggio cavi parzialmente interno grazie alla protezione rimovibile posta sotto il triangolo anteriore, soluzione che mantiene una linea molto pulita ma allo stesso tempo comoda come nel caso dei passaggi esterni. È dotato dell’Impact Protection Unit, il sistema montato nella parte superiore del tubo orizzontale in zona sterzo, ideato per evitare il contatto accidentale del manubrio con il telaio in caso di eccessiva rotazione dello sterzo.
 
130 i millimetri di escursione all’anteriore, gestiti dalla forcella FOX 34 Performance Elite, con cartuccia FIT4, mentre per i 130 mm al posteriore troviamo l’ammortizzatore FOX FLOAT DPS Performance con un interasse da 210 x 50 mm. Già le sue sospensioni la presentano come una bici molto aggressiva.
 

 
Passando alla trasmissione, completamente firmata Sram, troviamo il deragliatore 12 velocità XO1 Eagle, comandato da un manettino SRAM X01 Eagle, e un pacco pignoni SRAM XG-1275 Eagle a 12 velocità, rapportato 10-50.
Trasmissione azionata dalle pedivelle Truvativ Stylo 7K da 175 mm (per la taglia M) con corona da 30 denti, inserite nel movimento centrale SRAM formato da calotte BSA 73mm, quindi avvitate.
 

 
Si continua con la firma Sram anche nell’impianto frenante, con i Guide R abbinati sempre ai dischi Sram Centerline Rounded Edges da 180 mm per entrambe le unità e attacco Centerlock.
 
Passando al reggisella torniamo in casa Fox. Con un’escursione da 150 mm il FOX Transfer Performance Elite è il modello scelto per il montaggio CF 9.0 SL, abbinato ad una sella Iridium Trail.
 

Passiamo alle ruote: 29 pollici per le taglie M–L–XL in questo montaggio troviamo le Reynolds TR 309, cerchi in carbonio con canale da 30 mm, per un peso di 1053 grammi per la posteriore con attacco XD e 702 grammi per l’anteriore.
Abbinata di copertoni Maxxis, al posteriore il Forekaster 2.35″: involucro con tecnologia EXO (carcassa più resistente) e mescola 3C MaxxSpeed, mentre all’anteriore sempre il modello Forekaster 2.35″ EXO con mescola 3C Triple, entrambi tubeless ready.
 

 

 
Per concludere questa descrizione non possiamo tralasciare il manubrio da 760 mm Canyon H15 Riserbar in alluminio con rise da 15 mm e manopole Ergon GA20, il tutto abbinato ad un attacco manubrio da 60 mm modello Canyon V12.
 

 

IL TEST:


Come prima cosa abbiamo analizzato la posizione in sella. Fin da subito la Neuron si è dimostrata molto comoda, in grado di far mantenere al rider una posizione veramente centrata sia in salita che in discesa. Secondo noi questo è dovuto alla lunghezza del tubo orizzontale di 603 mm e al suo reach di 433 mm. A detta del sito Canyon la taglia M va da 174 a 182 centimetri e questo ha giocato a nostro favore, per entrambi i tester alti 179cm, soprattutto per quanto riguarda la manovrabilità che vedremo più avanti.
 

 
Ci teniamo a sottolineare che questo test è stato svolto su diverse tipologie di percorsi. Dal trail “pettinato e spazzolato” ricco di diversi fattori come rocce, radici e ripidi – insomma il classico trail da enduro – a quello più wild in piena montagna dove il dislivello sia negativo che positivo non è mancato, come non sono mancati percorsi più insidiosi ricchi di passaggi tecnici che solo in montagna si possono trovare.
 

IN SALITA


 
Già dall’inizio questo è stato il suo punto forte, dove diversi fattori come l’angolo sella di 74,5 gradi e un’ottima accoppiata tra cerchi e gomme rendono questa trail bike facilmente pedalabile, paragonabile quasi ad una XC marathon, senza tralasciare le sospensioni, entrambe completamente bloccabili, dove a sorprendere è soprattutto l’ammortizzatore posteriore FOX FLOAT DPS Performance che offre (come anche la forcella) tre posizioni di frenatura della compressione: aperto, chiuso e una posizione intermedia.
 

 
Nel nostro caso per quanto riguarda la salita ci siamo focalizzati sulle posizioni “chiuso” e “intermedia”. Iniziando con la modalità “chiuso” possiamo dire che è veramente eccezionale: l’ammortizzatore blocca totalmente il carro e rende la Canyon Neuron CF 9.0 SL molto rigida, garantendo una pedalata senza dispendio di energie. Ovviamente tale modalità è ottima su terreni compatti e non sconnessi, come strade bianche, trasferimenti asfaltati e risalite molto battute.
 

 
La questione cambia quando si incontrano passaggi tecnici, rocce smosse e tratti dove bisogna contare su una buona trazione, in questo caso abbiamo riscontrato i primi cenni di pattinamento soprattutto quando si applica molta forza e si tende ad alzarsi sui pedali. Infatti, in tale contesto siamo passati alla modalità “intermedia” dove si sblocca leggermente la frenatura della sospensione e il carro inizia a lavorare, riuscendo a far mantenere la ruota aderente al suolo garantendo maggior trazione. Questa sensazione si è manifestata anche grazie alla buona sensibilità del carro soprattutto sui piccoli urti.
 
Una scelta molto azzeccata, è la trasmissione a 12 velocità che si vede moltissimo anche nell’enduro ma non da tutti è apprezzata. Nel caso della Canyon Neuron CF 9.0 SL lo Sram Eagle X01 con il pacco pignoni 10-50 ed una corona da 30 la riteniamo una delle trasmissioni migliori per questa tipologia di mountain bike.
 

 
A nostro parere questi aspetti positivi sono veramente importati per una trail bike, perché tali vantaggi possono scatenare un vero divertimento anche in salita. Ovviamente bisogna avere un minimo di allenamento, ma la sensazione di maneggevolezza è sorprendente soprattutto nei passaggi più tecnici e secondo noi tale vantaggio porta a superare il proprio limite, invogliando ad affrontare strappi, dislivelli notevoli e passaggi tecnici che molto probabilmente in precedenza non si avrebbe pensato di provare.
Per concludere, la sensazione in salita è veramente ottima soprattutto per questi fattori, e ovviamente ci teniamo a sottolineare che anche i 12,90 kg fanno la loro parte.
 

IN DISCESA


 
Lanciandoci in discesa abbiamo trovato subito un giusto feeling con la Canyon Neuron CF 9.0 SL. Come detto in precedenza abbiamo capito che bisogna mantenere una guida molto centrale per trovare la giusta stabilità ed ottenere una buona maneggevolezza, consapevoli di essere alla guida di una trail bike 29er e con 130 di escursione, in grado di regalare grosse emozioni ma con limiti più bassi rispetto alle endurone.
 

 
I primi approcci sono avvenuti su percorsi molto flow, dove abbiamo capito subito che con questa tipologia di mountain bike è difficile trovare un limite in questi frangenti; agilità e precisione di guida sono sorprendenti, e sicuramente questo è dovuto principalmente a tre fattori: la lunghezza del carro di 440 mm (per le taglie M–L–XL, mentre per le teglie XS e S passiamo a 430 mm), l’angolo sterzo di 67,5 gradi e le ruote in carbonio Reynolds TR 309 con canale da 30 mm. Questo tris a nostro parere gioca un ruolo fondamentale sull’agilità, sulla maneggevolezza e soprattutto sulla precisione di guida.
 

 
Andando avanti cominciamo ad affrontare i primi tratti insidiosi, ripidi e notevolmente più scassati, dove ovviamente dobbiamo ridurre la velocità cercando di utilizzare più tecnica possibile perché come detto prima, questa è una trail bike e non un enduro.
Aspetto molto interessante è il comportamento del carro con una corsa iniziale molto lineare, per concludere con l’ultimo tratto di corsa molto progressivo. Queste caratteristiche trasmettono una sensazione di buona sensibilità sugli impatti più bassi e allo stesso tempo evitano fine corsa altrimenti troppo frequenti in presenza di salti o drop.
 
Stessa sensazione l’abbiamo riscontrata con la forcella Fox 34, che con i suoi 130 millimetri di escursione trasmette una buona dose di fiducia grazie anche al sostenimento già dopo il primo terzo di corsa, che porta a forzare sempre di più sull’anteriore trovando rapidamente un buon grip.
 

 
Nei trail più sconnessi e molto lunghi abbiamo notato un leggero irrigidimento della sospensione posteriore, sensazione comunque veramente minima, che può essere ulteriormente ridotta utilizzando un ammortizzatore con piggyback, in grado di dissipare meglio il calore.
 
Passando ai tratti trialistici invece, la Canyon Neuron CF 9.0 SL supera gli ostacoli con una buona scioltezza e come sempre in agilità, e questo è dovuto sicuramente alle ruote da 29 pollici molto leggere e all’altezza del movimento centrale da terra, giusta per ottenere una buona stabilità ma allo stesso tempo buona per non urtare con le pedivelle. Anche il telaio molto basso, compatto e dalla forma particolare agevola gli spostamenti del corpo in queste circostanze.
 
Una piccola parentesi vogliamo dedicarla anche alle sensazioni avute nei tratti ripidi, dove uno degli aspetti fondamentali per ottenere una buona guida di questa trail bike con ruote da 29 pollici, è quello di mantenere una posizione di guida tendenzialmente centrale, senza quindi eccedere nel fuori sella, sebbene l’angolo sterzo di cui è dotata non ponga la ruota anteriore in posizione troppo avanzata.
 

 
Un particolare che sicuramente va preso in considerazione è la lunghezza dell’attacco manubrio da 60 mm di serie, che a chi ha una visione discesistica molto “spinta”, quindi abituato ai 35-40 mm, può trasmettere una sensazione di stravolgimento geometrico visto il peso più spostato verso l’avantreno. Detto ciò non vogliamo consigliarvi di cambiarlo subito, ma di provarlo in più uscite ese tale sensazione non dovesse svanire ecco che questo potrebbe essere un primo upgrade.
 
Stesso ragionamento deve essere fatto con i copertoni Maxxis Forekaster 2.35, che inizialmente sono stati la cosa che ci ha “spaventati” di più ma nell’andare avanti con il test ci hanno veramente sorpreso, soprattutto l’anteriore. La loro scorrevolezza è veramente ottima come anche il loro grip, certo non possiamo paragonarli ad un Maxxis DHF o DHR ma per quanto riguarda l’anteriore una volta capito quanto si può forzare possono sorprendervi veramente molto per la tenuta e stabilità in curva.
In presenza di terreno bagnato lo scaricamento del fango è molto buono, ma il battistrada dotato di tassellatura medio-bassa non è adeguato a queste situazioni.
 

 
Per concludere le sensazioni in discesa non possiamo tralasciare un aspetto che molte volte viene sottovalutato, ovvero il comportamento nei rilanci, aspetto fondamentale per una trail bike e la Neuron ci ha entusiasmato subito. La rigidità di questo telaio è impressionante ed accoppiata a queste ruote in carbonio dà l’impressione di avere quasi un motore, forte è la sensazione di schizzare in avanti. Questa affermazione può sembrare esagerata ma le emozioni che ci ha trasmesso sono state palesi.
 

NOTE:


Possiamo ritenere la Canyon Neuron CF 9.0 SL un’ottima trail bike veramente versatile che offre la possibilità di divertirsi a 360 gradi, facendo però notare che ci sono degli aspetti che non ci hanno esaltato molto, come l’impianto frenante Sram Guide R: purtroppo da molto tempo anche altri brand montano questi freni “base” su modelli di gamma medio-alta come in questo caso. A nostro parere, sulla Canyon Neuron CF 9.0 SL dotata di questo montaggio veramente ottimo (tra sospensioni, trasmissione e ruote) sarebbe stato sicuramente migliore almeno il modello Guide RS. Se proprio non vi va di fare l’upgrade, vi consigliamo vivamente di sostituire almeno le pastiglie posteriori con il modello semi-metallico (di serie troviamo infatti le organiche) nel caso foste orientati ad affrontare dei trail molto ripidi e piuttosto lunghi, dove il freno posteriore è molto sollecitato.
 
Un batticatena leggermente più grande avrebbe protetto di più il fodero destro dagli urti della catena e un piccolo ferma-cavi sotto il movimento centrale avrebbe rimosso il pericolo che i cavi possano urtare contro la ruota posteriore.
 

CONCLUSIONI:


Questo non è stato il nostro unico contatto con Canyon. Come vi abbiamo detto all’inizio sono state diverse le mountain bike che abbiamo provato, e finalmente con questa trail bike siamo riusciti a completare questa linea che è partita dall’enduro 29 pollici all’all-mountain 27,5” fino a questa Neuron da 29” con 130 mm di escursione.
 
L’agilità e la precisione di guida sono i suoi punti forti perché vengono esaltati sia in salita che in discesa, ma sbalordisce il feeling che trasmette nell’immediato, facendosi sentire la mountain bike che “usiamo da sempre”.
 
Nel complesso la Canyon Neuron CF 9.0 SL rimane una delle migliori trail bike che abbiamo testato, forte anche del suo eccellente rapporto qualità/prezzo: il modello CF 9.0 SL oggetto di questa prova è venduto a 3.699 euro. Difficile trovare altri brand che a tale cifra offrono un prodotto cosi completo con una cura nei minimi dettagli veramente elevata.
Possiamo tranquillamente affermare che questa è una trailbike che può soddisfare dal rider che muove i primi passi nel mondo della mountain bike a quello più esperto con delle esigenze più elevate; è una trail bike moderna che può esaltare diverse tipologie di guida, da quella più orientata alla salita a quella più discesistica.
 
Prezzo di listino: 3699.00€
 
 
Cosa non ci è piaciuto:
Freni sottodimensionati.
Cosa ci è piaciuto:
Versatilità;
Dettagli ben curati e componenti molto validi;
6 anni di garanzia;
Rapporto qualità/prezzo vantaggioso.

 
Link al sito Canyon: www.canyon.com
 
 
Testo e foto: Carlo De Santis
 
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