Transition Patrol NX 2020
Una domenica soleggiata di fine ottobre, temperature miti e terreno asciutto: un’occasione perfetta per poter toccare con mano la Transition Patrol modello 2020 da 27.5”, una bicicletta rivista nel suo allestimento rispetto agli anni precedenti. Al Bike Fest Valle Verde nei pressi di Villaga (VI) i ragazzi di Zanella Schio, rivenditori Transition a Schio (VI), ci hanno gentilmente permesso di analizzare un primo contatto con la Patrol per poterne evidenziare le novità e le caratteristiche della nuova versione 2020.
COM’È FATTA:
La bici in prova è la Transition Patrol NX – 2020 in taglia L.
Sostanzialmente il telaio rimane lo stesso della versione 2019, in alluminio con 160mm di escursione posteriore, ma la novità è l’adozione su tutti gli assemblaggi di un ammortizzatore posteriore a molla. La scelta di allestire tutte le Patrol con un ammortizzatore a molla è stata spinta dalla volontà di voler enfatizzare la natura discesistica della bici, come ci spiega Roberto di Tribe Distribution, importatore per l’Italia di Transition.
Ma prima di entrare nei dettagli diamo un’occhiata al montaggio di questa bici:
- Telaio in lega di alluminio con 160mm di escursione, perno Syntace X12 con battuta 148mm
- Forcella RockShox Lyrik Select RC, 170mm
- Ammortizzatore RockShox Super Deluxe Coil Select R, 205 x 65 mm, Trunion
- Freni SRAM Code R con dischi Centerline (200/180mm)
- Trasmissione SRAM NX Eagle (11-50t)
- Ruote 27.5” con cerchi Stans Flow D su mozzi NovatecD791SB/D462SB
- Componentistica RaceFace Aeffect R, Chester
Come anticipato precedentemente il telaio rimane lo stesso del 2019, con il sistema di sospensione GiddyUp 2.0HH e “Speed Balanced Geometry” la cui logica è di garantire agilità alle basse velocità, trazione della ruota anteriore e il bilanciamento del peso del rider, pur aumentando la fiducia sui terreni ripidi e ad alte velocità. Le geometrie la rendono una bicicletta visivamente bassa e lunga. Simpatica, come è solito fare in casa Transition, l’idea di apporre al telaio grafiche come il “Loam Shelf Meter” ovvero il misuratore di fango e l’utile indicazione sul setting del SAG dell’ammortizzatore (20-23mm).
Sono rimasto piacevolmente sorpreso di vedere la RockShox Lyrik montata su una bici dall’allestimento base, una forcella che vanta l’idraulica Charger e la possibilità di regolazione della compressione alle basse velocità.
L’ammortizzatore a molla è la vera novità della Patrol 2020. La versione nelle nostre mani monta un RockShox Super Deluxe Coil Select R con montaggio Trunion, un modello che definiamo “semplice” che possiede solamente il registro del rebound, posto in basso, e non ha la possibilità di essere bloccato tramite una levetta del freno in compressione. Nel nostro caso l’ammortizzatore monta una molla da 450lbs.
Un altro punto di forza della bici sono i freni: è equipaggiata con gli SRAM Code R, dischi da 200mm all’anteriore e 180mm al posteriore. Non teme le discese! Ancora una volta, con questo componente, Transition dimostra l’interesse per l’affidabilità e le prestazioni in discesa anche nei modelli dall’assemblaggio meno raffinato, senza scendere a compromessi.
TEST:
Il test è giusto un assaggio di ciò che in realtà la Transition Patrol può offrire, limitato ad un paio di discese, selezionate per poter far emergere l’anima enduro di questa gran bici.
I ragazzi di Zanella Schio, molto gentili e disponibili, hanno preparato la bici per darmi la possibilità di utilizzarla per un primo contatto.
Una volta in sella mi sono diretto verso un sentiero che conosco bene e che percorro abitualmente sui colli di Barbarano Vicentino (VI), non molto lontano dalla zona test.
Una salita asfaltata di qualche chilometro mi ha permesso di valutare la scelta di montare un ammortizzatore a molla anziché ad aria. Presupposto che per natura la Patrol, fra tutta la gamma Transition, è forse la bici che soffre maggiormente la salita, si è comunque rivelata pedalabile e abbastanza scorrevole. L’ammortizzatore a molla soffre leggermente dell’effetto bobbing, dovuto anche alla mancanza della levetta per il bloccaggio della compressione, ma è un problema a cui si può trovare una soluzione se si acquista un modello con allestimento migliore, provvisto di ammortizzatore FOX DHX2 – 2 position.
Le ruote da 27.5” (rispetto alle 29er), l’angolo di sterzo di 64° molto aperto e il peso non dei più leggeri (15,96kg dichiarati) non favoriscono la pedalata, rendendola più faticosa di tante altre biciclette dello stesso segmento. Nonostante ciò la posizione in sella è confortevole e non troppo estremizzata, e l’ultimo tratto sterrato di salita rende onore alla Patrol che supera gli ostacoli e le asperità del terreno senza difficoltà.
Dopo una trentina di minuti ho raggiunto la partenza del sentiero e mi preparo per affrontare la discesa. Il percorso è un misto di tratti stretti, guidati, scorrevoli e tratti tecnici, caratterizzati da curve strette e pietraie. Come mi aspettavo fin da subito, la Patrol ha dimostrato di avere uno spirito da vera discesista. Ho percepito una bici molto maneggevole e stabile che restituisce un senso di fiducia permettendo di osare qualcosa in più soprattutto in condizioni di gara. Precisa nei cambi di direzione e sensibile alle asperità del terreno grazie anche all’ammortizzatore a molla che rende la corsa più lineare.
Le sospensioni fanno il loro dovere e si sono dimostrate all’altezza della bici, vista la destinazione d’uso di questo modello, e anche gli SRAM Code R, potenti e modulabili, non hanno avuto problemi su queste discese di circa 3-4 minuti. Un aspetto che forse si tralascia spesso sulle biciclette di allestimento base sono i copertoni, ma anche su questo Transition non è scesa a compromessi e ha scelto di montare di serie Maxxis Minion DHF 3C MaxxTerra da 2.5” all’anteriore e Minion DHR2 3C MaxxTerra da 2.4” al posteriore che la rendono una bicicletta pronta all’uso più estremo, cosa che mi ha fatto molto piacere.
CONCLUSIONI:
Sebbene abbiamo provato questa bici soltanto poche ore, ma già con questo piccolo assaggio la Transition Patrol ha dimostrato di essere una bici adatta a chi cerca maggiormente le prestazioni in discesa, dando meno importanza ai tratti pedalati o ai lunghi giri trail. Seppur il montaggio sia base, i componenti scelti sono di qualità e ben dimensionati all’utilizzo che se ne deve fare. La salita non è certo il suo ambiente preferito ma si può chiudere un occhio considerando le prestazioni -ed emozioni- che la bici restituisce in discesa.
È una bicicletta che si adatta meglio a terreni tecnici, impegnativi, rocciosi e con la nuova adozione di un ammortizzatore a molla è in grado di enfatizzare ancora meglio le qualità discesistiche del telaio, anche nelle lunghe sessioni di bike park dove si tiene sotto torchio la bici per giornate intere. Transition si conferma un marchio di riferimento per i modelli del segmento gravity e ci auguriamo di poter testare meglio in futuro la Patrol, per raccontarvi nel dettaglio tutto ciò che ha da dimostrare.
Sito Transition: https://www.transitionbikes.com/Home.cfm
Sito Tribe Distribution: https://www.tribedistribution.com/
Testo e Foto: Riccardo Cerato
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