HOPE TECH3 E4 Braided
Hope Tech3, in quest’ultima evoluzione E4, sono i freni oggetto di questo test, che ho potuto provare per oltre un mese messi a disposizione dall’importatore DSB di Davide Bonandrini.
Hope è un produttore inglese di componenti di altissima qualità. Tutti hanno sentito parlare almeno una volta dei freni Hope, ma tra i prodotti di questo marchio troviamo anche cerchi e mozzi, manubri, pedali, insomma una miriade di componenti sia per mountain bike che per bici da strada, gravel, ciclocross ed ebike. La parola chiave di Hope è QUALITÀ, prendiamo ad esempio i freni oggetto del test: sono ricavati dal pieno!
Sì, avete letto bene. Quasi tutti i componenti dei freni Hope sono ricavati da un blocco di metallo, lavorato tramite frese a controllo numerico fino ad arrivare al prodotto finito. Tali lavorazioni, più costose di un più classico stampo in cui viene colato il metallo, permettono di ottenere una maggiore rigidità, maggior precisione negli accoppiamenti e…un impatto estetico sbalorditivo.
COME SONO FATTI:
Come preannunciato, i freni Hope Tech3 E4 fanno parte di questa famiglia di prodotti curati fino al midollo dell’osso. Vi siete mai chiesti cosa siano tutte quelle righe presenti sulla superficie? Ecco, sono proprio i segni di lavorazione della fresatura, una libidine per chi ne mastica qualcosina di meccanica.
Ma andiamo a vedere i dettagli di questo impianto frenante.
Le pinze -composte da un unico pezzo- sono realizzate da un blocco di alluminio 2014-T6 e prevedono 4 pistoncini 4x16mm. Sono collegate alle leve tramite un tubo tradizionale (nero) o in treccia metallica, in base alla versione scelta. Per questo test il distributore DSB mi ha mandato la versione con tubazione in treccia metallica, dall’aspetto molto racing e più adatta a utilizzi intensi ed estremi.
Il serraggio delle pastiglie è di tipo tradizionale, composto da un perno avvitato (che le mantiene in sede) e da una copiglia di sicurezza. Le pastiglie si possono estrarre dalla parte superiore della pinza senza doverla smontare.
Le pinze sono compatibili con dischi da 160 fino a 220mm di diametro, io ho utilizzato dischi Hope flottanti da 203mm per entrambi i freni. Hope realizza dischi freno di tipo flottante, l’esigenza di “svincolare” il disco del freno dal suo supporto nasce dal forte riscaldamento a cui esso è sottoposto nelle violente staccate, tipiche dell’impiego agonistico o quando ci sono masse più pesanti in gioco, come la presenza di ruote 29+, l’aggravio di peso dovuto alla presenza del motore eccetera, che porta inevitabilmente a deformazioni della pista frenante, ma grazie al fatto di essere svincolata dalla campana mantiene la centratura tra le pastiglie.
Le leve, anch’esse ricavate dal pieno, sono ergonomiche e pluri-regolabili tramite due ghiere poste nella parte frontale. Una di queste ghiere regola il Reach, cioè la distanza della leva dal manubrio, l’altra il BPC cioè il punto di contatto delle pastiglie sul disco. In questo modo è possibile cucirsi addosso la leva, in relazione all’ergonomia della mano e delle dita. Le leve sono inoltre compatibili con i manettini Shimano I-Spec A, I-Spec 2 e con quelli SRAM. La vaschetta dell’olio è posta sulla parte superiore della leva.
Hope raccomanda l’utilizzo di olio sintetico DOT 5.1, una tipologia d’olio utilizzata anche in ambito motociclistico a cui bisogna fare molta attenzione in fase di riempimento o di spurgo dell’impianto, in quanto anche una sola goccia di olio potrebbe danneggiare parti sensibili del telaio, come la vernice o l’abbigliamento di chi sta operando. Allo stesso modo, sconsiglio di aprire la vaschetta se non in ambiente pulito e privo di agenti contaminanti come polvere o umidità.
IL TEST:
Ho montato gli Hope Tech3 E4 sulla Transition Patrol presente in redazione, un’endurona pura e cruda alla quale montare un impianto frenante del genere. Come scritto in precedenza ho scelto entrambi i dischi da 203mm in quanto avevo pianificato alcune uscite in bike park per mettere veramente alla frusta questi freni.
Con un peso di 300g che comprende l’insieme pinza, pompante e circuito idraulico in treccia metallica del freno anteriore, si posiziona a circa 20 grammi in più del concorrente Shimano XT Trail, mentre il disco Hope da 203mm segna a bilancino quota 173g, solo 13g in più rispetto a un disco XT IceTech della medesima misura. Differenze impercettibili che fanno presagire quanto accurate siano le lavorazioni e le scelte dei materiali utilizzati.
Il montaggio è molto semplice, i freni mi sono arrivati in una confezione già collegati e spurgati, pronti all’uso e con la viteria necessaria a corredo. Le leve adottano un fissaggio a due mezzelune così da non richiedere lo smontaggio delle manopole, inoltre la precisione dei componenti in questione è estrema e dona una sorta di soddisfazione mistica –non credetemi pazzo– al momento del fissaggio.
I dischi da 203mm invece li ho montati sulle nuove ruote Shimano XT Trail dotate di mozzi CenterLock, ho dovuto quindi usare degli adattatori della Braking.
La regolazione delle leve è molto semplice, le due ghiere di regolazione sono molto sensibili e ruotandole anche di 1/4 di giro si nota la differenza. Se avete dubbi su come regolare le leve dei freni vi rimando all’articolo dedicato mtbtech.it/video-tutorial-come-regolare-le-leve-freno.
Inizio finalmente a parlarvi delle sensazioni che mi ha trasmesso in frenata questo impianto Hope Tech3 E4, che dopo un paio di discese di rodaggio ha iniziato a dare il meglio di sé.
Pinze a 4 pistoncini, dischi degni di un impianto di derivazione motociclistica, tubi in treccia. Gli Hope Tech3 E4 hanno tutte le carte in regola per essere i primi della classe.
Si tratta di un impianto frenante molto modulabile, oserei dire tra i più modulabili che io abbia mai provato. La sensibilità che si ha sulla leva del freno è ai massimi livelli. Tale sensazione deriva sicuramente dalla rigidità dell’insieme, basti pensare a quanto è preciso lo snodo della leva freno, solo per citare un esempio, ma anche per il fatto che siano presenti 4 pistoncini anziché 2. Una volta iniziata la frenata si riesce a modulare con molta facilità la forza impressa senza rischiare inutili e pericolosi bloccaggi, una manna dal cielo quando si tratta di correggere traiettorie al limite del grip.
Non mi hanno sorpreso in termini di potenza frenante, sia chiaro non occupano il primo gradino del podio ma sono lì appena sotto. La potenza massima non è il punto di forza dei freni a 4 pistoncini e questi Hope confermano questa sensazione rispetto invece a modelli dotati di 2 pistoncini per pinza. Nelle frenate realmente al limite la leva va strizzata di più rispetto ad altri freni, ma si tratta pur sempre di circostanze al limite che non rispecchiano la situazione di ogni staccata.
Piuttosto ho riscontrato una resistenza alle lunghe frenate nettamente superiore a molti altri impianti. Sarà per il tubo in treccia, sarà per l’utilizzo dell’olio DOT o per la tipologia di dischi flottanti, fatto sta che anche nelle lunghe discese in bike park non hanno mai dato segni di cedimento: mai una corsa allungata della leva e mai un disco storto. Con il senno di poi la differenza rispetto ad altri l’ho riscontrata nell’insieme delle caratteristiche tecniche, meccaniche e costruttive; ribadisco che meccanicamente i Tech3 E4 adottano lavorazioni di altissima qualità…che vengono poi espresse in termini di performance durante il riding.
Ottime le pastiglie prodotte da Galfer, entrano in temperatura in tempi discretamente rapidi garantendo frenate pronte e immediate. Il consumo rimane allineato alla media.
CONCLUSIONI:
I Tech3 E4 portano avanti la dinastia dei freni di altissima gamma prodotti da Hope. Ideali per un utilizzo enduristico, li ho ritenuti idonei al montaggio sulla Patrol utilizzata in test. Le lavorazioni sono pura libidine per gli amanti della meccanica e inoltre sono disponibili in molte varianti di colore. Si sono rivelati freni molto modulabili e dalle elevate doti di resistenza alle alte temperature, le quali mi hanno permesso di godermeli a fondo anche in bike park dove si sa, le velocità e il tempo che si passa con le dita sui freni sono superiori rispetto alle classiche uscite enduristiche. I Tech3 E4 potrebbero essere apprezzati anche dagli amanti del downhill sebbene ci sia il modello Tech3 V4 dedicato e idoneo ad utilizzi ancora più gravosi. Per gli stessi motivi ritengo gli Hope Tech3 V4 validi anche per essere montati sulle moderne ebike da trailriding/enduro.
Il prezzo di listino è in linea con la qualità del prodotto, rispecchia l’utilizzo di materiali di altissima qualità e le lavorazioni raffinate. La ciliegina sulla torta è la garanzia di poter reperire i pezzi di ricambio anche a distanza di anni.
Prezzo:
Freni Tech3 E4 Braided 239.90€ (singolo impianto)
Dischi 203mm flottanti 65.90 € (singolo disco)
Prezzo impegnativo.
Qualità dei materiali molto elevata;
Impatto estetico eccezionale;
Prestazioni sia in situazioni normali che estreme.
Link al sito HOPE: www.hopetech.com
Link al sito DSB-Bonandrini: dsb-bonandrini.com
Testo: Matteo Pedrech
Foto: Matteo Pedrech