TREK SUPERCALIBER 9.8 GX 2021
Supercaliber è il nome di una rivoluzione nell’ambiente cross country agonistico. Supercaliber è il punto di giunzione tra le rigide e reattive mountain bike front e le più comode ma efficienti in discesa full. Si tratta della cross country definitiva?
Attraverso questo test cerchiamo di dare risposta a una delle domande che molti appassionati si fanno quando si parla di TREK SUPERCALIBER.
Il produttore americano ci ha messo a disposizione la Supercaliber in allestimento 9.8 GX, con telaio e cerchi in carbonio, sospensione IsoStrut e un insieme di componenti declinati a un utilizzo cross country puro. Ve la raccontiamo in tutti i suoi dettagli.
COM’È FATTA:
Non potevamo mancare la prova di una cross country pura, una di quelle che nell’ultimo anno ha scosso il mondo agonistico mettendo in discussione da una parte i fanatici delle front e dall’altra gli amanti delle full-suspended.
La TREK SUPERCALIBER è chiaramente declinata al cross country. Si tratta di una mountain bike dotata di un modernissimo telaio interamente in carbonio OCLV Mountain e sospensione posteriore con ammortizzatore IsoStrut.
È proprio il sistema IsoStrut il cuore pulsante della SUPERCALIBER. È un ammortizzatore integrato direttamente nel telaio che offre ai rider XC 60mm di escursione smorzata e regolabile. L’ammortizzatore è racchiuso in un montante strutturale che impedisce torsioni, flessioni, deflessioni e danni all’ammortizzatore stesso. Esso garantisce il trasferimento diretto della potenza e offre la sensazione di guida di una hardtail. I progettisti TREK hanno abbandonato il perno posteriore e hanno adottato dei foderi obliqui ampi e piatti che si flettono verticalmente invece che lateralmente. In sostanza l’ammortizzatore funziona come un classico pistone, dotato di regolazione della velocità di ritorno, della quantità d’aria al suo interno ed è inoltre dotato di bloccaggio al manubrio.
Rimanendo a parlare del telaio, troviamo un insieme di soluzioni atte ad incrementarne la rigidità torsionale. Innanzitutto il sistema IsoStrut, come già spiegato, e in secondo luogo la giunzione oversized tra la tubazione diagonale e il piantone sella che ingloba il movimento centrale. Non meno importante la serie sterzo, molto bassa ma altrettanto voluminosa. Essa include una serie sterzo conica dotata del sistema KnockBlock che vincola la rotazione del manubrio limitandola, e un ordinato passaggio cavi interno coadiuvato da guaine che impediscono l’entrata di umidità e polvere.
Due sono i portaborraccia installabili, ed è presente anche la predisposizione per il montaggio del reggisella telescopico. Sulla parte inferiore della tubazione diagonale, vicino alla serie sterzo, troviamo due porzioni di gomma che proteggono il telaio da eventuali impatti con la piastra della forcella.
Geometrie moderne ma da cross country pura, numeri che invogliano a correre forte anche solo leggendoli. La TREK SUPERCALIBER prevede un piantone sella inclinato a 70.5° mentre lo sterzo si posiziona a 69°. In taglia ML il REACH è pari a 440mm quindi adatto a stature fino al metro e ottanta.
Per quanto riguarda i componenti, come si deduce dal nome dell’allestimento, GX è la serie di SRAM che compone la trasmissione. Pacco pignoni Eagle a 12 velocità (10-52) e corona da 32 denti, quest’ultima montata su pedivelle in carbonio da 175mm.
Abbinata di tutto rispetto tra ruote e copertoni, entrambi Bontrager. Le prime sono dotate di cerchi in carbonio Kovee PRO 30, tubeless ready, 28 raggi piatti e mozzi boost, mentre i copertoni XR2 Team Issue da 29 pollici misurano 2.20” di larghezza.
Impianto frenante Shimano, con pinze Deore XT M8100 e dischi differenziati: 180mm all’anteriore e 160 al posteriore.
Abbiamo parlato in precedenza degli ammortizzatori citando il nuovo IsoStrut con ammortizzatore Fox al posteriore. È Fox anche la forcella, 32 Step-Cast Float EVOL Performance con 100mm di escursione e manettino di bloccaggio al manubrio. Tale manettino è combinato per entrambe le unità ammortizzanti e permette di utilizzarle in modalità “bloccata” o “aperta”.
Cockpit formato da un bel manubrio in carbonio Bontrager Kovee Pro da 720mm di larghezza e 35 di diametro, fissato ad un attacco Bontrager da 70mm di lunghezza e con piega negativa di 13 gradi. La lunghezza dello stem dipende dalla taglia della bici: parte dai 60mm della taglia S fino agli 80 della XL. Le manopole sono ESI Grip in silicone.
Sella Bontrager Montrose Elite con binari in titanio e reggisella Bontrager in carbonio da 31,6mm di diametro.
GEOMETRIE:
VIDEO:
IL TEST:
TREK ci ha mandato la SUPERCALIBER in taglia ML, ricordiamo che Trek è uno dei pochi produttori che propone le proprie bici anche in taglie intermedie rispetto alle classiche S, M e L. La SUPERCALIBER ad esempio è disponibile in ben 6 misure!
Una volta montata, al bilancino ha fatto segnare 11kg, con ruote già tubeless e pedali XT installati. Un peso di tutto rispetto tenendo conto del fatto che è una biammortizzata da 29 pollici.
Le regolazioni si sono rivelate semplici. Il classico SAG si regola anche per l’ammortizzatore tramite una normale pompetta ad alta pressione, piuttosto facciamo notare come ancora una volta abbiamo rilevato che le unità ammortizzanti FOX richiedano un paio di uscite di rodaggio prima di dare il meglio di sé. Durante questo periodo è necessario agire un po’ più di frequente nella messa a punto, prima di trovare il setup ottimale.
Adottando moltissimi componenti in carbonio, come ad esempio reggisella e manubrio, raccomandiamo di mantenere la coppia di chiusura indicata nelle varie viti, tramite l’utilizzo di una chiave dinamometrica.
IN SELLA:
La TREK SUPERCALIBER 9.8 GX in taglia ML è consigliata secondo Trek fino a 179cm di altezza del rider, misura che, come sappiamo bene, dipende molto dal fisico di ognuno. Per quanto possiamo essere d’accordo con Trek ci permettiamo di ampliare il range fino a circa 180-181cm di altezza. Chi occupa le altezze intermedie, a partire da 178cm, e soprattutto chi non ha gambe lunghissime potrebbe trovarsi meglio con la taglia L, quindi con un Reach più abbondante.
È una mountain bike race e lo si nota fin da subito. Il peso del pilota grava molto sul manubrio, senza esagerare ma garantendo un controllo ottimale e una posizione tutto sommato comoda. Difficile ritenere comoda una cross country da gara, ma l’ottimizzazione delle dimensioni permette di sentirsi veramente a proprio agio su questo telaio che, seppur rigidissimo, asseconda la pedalata rendendola molto efficace. Per questo motivo si capisce che la TREK SUPERCALIBER è una parente alla lontana delle “vecchie” front… Sorpresi? Ma andiamo avanti con il test.
IN SALITA:
Ricapitoliamo: siamo alla guida di una cross country biammortizzata ma con “soli” 60mm di corsa al posteriore. Il dubbio che ci siamo posti in fase preliminare al test è stato: “l’escursione posteriore sarà controproducente rispetto a una classica front?” E di conseguenza, pensando alla discesa, “i 60mm saranno sufficienti per assicurare stabilità e velocità?”.
Il telaio della TREK SUPERCALIBER è un concentrato di tecnologia incredibile. Mai prima d’ora è stato posizionato un ammortizzatore in questa posizione e realizzato in questo modo. Il fodero dell’ammortizzatore è parte strutturale del carro, è il punto di giunzione dei foderi alti, mentre lo stelo è parte integrante del top-tube. Dire che l’ammortizzatore è un elemento strutturale e intrinseco al telaio non è utopia, è realtà.
Soprattutto grazie a questa particolarità, ma anche per merito delle tecnologie applicate al triangolo anteriore, la TREK SUPERCALIBER 9.8 GX si rivela un esempio pratico di come possa essere alta l’efficienza in pedalata, soprattutto dove questa qualità è molto importante: in salita.
L’abbiamo messa sotto torchio lungo i trail delle Prealpi Venete, terreno variegato che si presta molto alla pratica del cross country e quindi ideale per conoscere da vicino la TREK SUPERCALIBER.
Nelle salite lunghe e mediamente ripide, come ad esempio le strade forestali, la SUPERCALIBER trasmette un senso di efficienza in pedalata da prima della classe. Il carro, grazie ai 60mm di corsa, assorbe le deformazioni del terreno rendendo la guida redditizia e filtrando molto bene anche le vibrazioni che altrimenti si scaricherebbero lungo la schiena del rider. Lavoro ineccepibile dell’ammortizzatore IsoStrut che in salita lavora fino al 60-70% della corsa utile, in termini pratici siamo tra i 3 e i 5cm, misura più che sufficiente per garantire inoltre accelerazioni fulminee quando ci si alza in piedi sui pedali e si erogano più Watt.
Il bloccaggio, che ricordiamo essere simultaneo per entrambe le unità, l’abbiamo ritenuto utile solamente nei tratti asfaltati o al massimo lungo strade di ghiaino compatto, in pratica dove non sono presenti sconnessioni che potrebbero far perdere aderenza alla ruota posteriore. Niente paura invece per chi teme cali di rendita dovuti al movimento delle sospensioni settate con bloccaggio aperto: se regolate leggermente più rigide (soprattutto la forcella) la risposta rimane altamente performante anche in questo frangente. Ci ha sbalorditi!
La sella Bontrager presenta una forma tendente ad alzarsi verso la parte posteriore, design che stiamo apprezzando sempre più (soprattutto nelle e-bike) in quanto aiuta a gravare il peso sulla ruota posteriore in pedalata, aumentando di conseguenza la tenuta del battistrada.
Ecco che entrano in gioco anche i cerchi Bontrager molto rigidi e leggeri che, assieme alle gomme della stessa marca, concorrono a donare scorrevolezza. Tali gomme sono andate in crisi solo in presenza di fango pesante, mentre in situazioni di terreno compatto hanno dato il meglio, rivelandosi addirittura comode grazie all’alto volume d’aria al loro interno.
Nelle salite tecniche la SUPERCALIBER rimane ben piantata a terra grazie alla posizione di guida del pilota caricata sull’anteriore, senza accennare a impennamenti che potrebbero compromettere la stabilità.
La leggerezza complessiva aiuta nelle situazioni più trialistiche e dov’è necessario spostare le ruote a colpi di reni per oltrepassare tronchi, rocce e radici, mentre il range di rapporti molto ampio permette anche ai meno allenati di divertirsi senza soffrire troppo.
Abbiamo sentito la mancanza del reggisella telescopico? SÌ. Per divertirsi ancor di più nei trail estremamente tecnici.
IN DISCESA:
Il manubrio esce già di fabbrica da 720mm, quindi non è necessario accorciarlo visto che secondo noi è della misura corretta per questa destinazione d’uso. L’inclinazione dell’attacco implica che nelle discese più ripide si debba prestare attenzione, spostando il peso verso la parte posteriore per mantenere le ruote bene aderenti a terra. Questa è stata un’altra situazione in cui abbiamo sentito la mancanza del reggisella telescopico, visto come la posizione fuori sella tenda a irrigidire anche il rider durante la guida. Potendo invece abbassare la sella si avrebbe più mobilità sulla bici.
La sezione abbondante e la forma del battistrada rotondeggiante rendono i copertoni Bontrager XR2 Team Issue facili nell’utilizzo, scendendo in piega in modo lineare senza generare transizioni vuote di tasselli. Le ruote nel complesso si sono dimostrate molto precise e rigide al punto giusto anche grazie a una corretta tensionatura dei raggi.
Il telaio della TREK SUPERCALIBER 9.8 GX contribuisce in prima persona ad una guida sempre molto reattiva assicurando un’ottima agilità anche nelle sessioni guidate. Grazie ad un alto indice di rigidità torsionale, per essere una biammortizzata, e alla presenza dell’ammortizzatore posteriore sorprende nella precisione di guida in percorrenza di curva facendo dimenticare le sensazioni di deriva che davano le vecchie 29er. L’ottima Fox 32 Step-Cast Performance permette alla ruota anteriore di contare sulla massima tenuta: è un’ottima forcella discretamente lineare che quindi rimane ben sostenuta anche nella parte intermedia della corsa, permettendo quindi di non arrivare troppo facilmente al fine corsa.
È nell’affrontare i tratti più tecnici che l’unico limite dell’ammortizzatore si è fatto sentire: la poca escursione non asseconda gli ostacoli più importanti, costringendo a una guida molto più fisica, quasi come nelle cross country front. Tale limite si fa notare -in maniera molto meno invadente- anche in staccata, quando ci si accinge ad affrontare l’entrata di curva, portando certe volte alla perdita di grip della ruota posteriore. Niente di eclatante nella valutazione complessiva, ma è nostro dovere (etico e professionale) segnalarvelo.
Ennesima conferma per i freni Shimano Deore XT, in questa versione a due pistoncini per pinza e dischi anch’essi Deore XT da 180-160mm: si sono rivelati una delle migliori soluzioni attualmente in commercio per questa destinazione d’uso, e non solo. Garantiscono ottime performance in tutti i frangenti del cross country, mantenendo il peso basso e un costo corretto.
NOTE:
Ottime le protezioni poste sotto la serie sterzo. Sarebbe stata un’ottima cosa trovarle anche nella parte bassa della tubazione diagonale. No?
Per la regolazione dell’ammortizzatore IsoStrut è necessario smanettare un pochino soprattutto se è nuovo. Poi una volta rodato, essendo la corsa di “soli” 60mm, non abbiamo mai sentito la necessità di modifiche radicali al tuning da un percorso all’altro.
CONCLUSIONI:
TREK ha realizzato una mountain bike di riferimento, una di quelle che si prestano a diventare pietre miliari. Il telaio della SUPERCALIBER è una vera e propria rivoluzione nel cross country, artefice di saper colmare il divario tra le front e le full.
La TREK SUPERCALIBER 9.8 GX è una mountain bike destinata a un utilizzo agonistico ma riesce ad esprimere il meglio di sé anche in mano agli amatori più sofisticati e allenati. Nella sua destinazione d’uso trova poca concorrenza dello stesso livello, soprattutto in salita dove secondo noi esprime al meglio il suo potenziale. Nelle discese più ardue si sente il limite della sospensione dalla corsa corta, ma lo stile di guida del pilota e l’utilizzo del reggisella telescopico possono aiutare a limare questo gap.
Il reggisella telescopico è l’unico upgrade, secondo noi necessario e utilissimo, che consigliamo. Per il resto, l’allestimento 9.8 GX lo riteniamo il giusto rapporto per avere ottime performance a un prezzo corretto.
Prezzo di listino: 5499€
Manca il reggisella telescopico.
XC pronto-gara dalle performance molto alte;
Ottima qualità del telaio e dei componenti;
Prezzo corretto.
Link al sito TREK: www.trekbikes.com
Testo: Matteo Pedrech
Foto: Matteo Pedrech e Silvia Rech